Perché sei esorcisti

Perché sei esorcisti Torino s'interroga dopo la nomina decisa dal cardinale Bàllestrero Perché sei esorcisti La Curia spiega: «Vogliamo fugare le paure di gente che ritiene il diavolo all'origine di tutte le sue difficoltà» - Padre Agostino Gandolfo: «Ho incontrato mólti ossessi, ma non ho mai avuto la certezza di trovarmi di fronte al maligno» - Antiche storie di magie e fieri dubbi Se metà della (ama di Torino citta diabolica fosse vera, per esorcizzare gli Influssi negativi che si levano all'ombra della Mole ione non basterebbe trasformare In acqua santa tutto 11 Po. Ma' è certo che la capitale del lavoro e della tecnologia ha, con il magico e l'Irrazionale, un rapporto che è nello stesso tempo attrazione e paura: s'annoda in. messe nere e sedute spiritiche, negozi in cui gli oggetti e 1 manuali della magia nera si vendono come birra al tropici. Chi crede a queste cose ricorda, fra 11 resto, la profezia di un veggente del 700, f ratei Angelo, 11 quale asseriva che proprio a Torino, nell'ultimo decennio del nostro secolo, sarebbe apparso «per un battesimo di folla in una' luce luciferìna. nientemeno che rAnneriste E ancora si cita, in un rincorrersi di presagi più o meno sinistri e più o meno attendibili, l'immancabile Nostradamus. In questa società che crede di convivere con Satana l'esorcista rappresenta un bisogno e, nello stesso tempo, una sorta di rischio: da una parte, infatti, è l'uomo autorizzato a soccorrere chi soffre d'una supposta possessione diabolica, ma, dall'altra, la .sua nomina diventa ammissione della reale consistenza d'un problema e, quindi, potrebbe Innescare addirittura una crescita del problema stesso, n cardinale Bàllestrero conosce la portata di questo problema e, riferendosi al sei nuovi esorcisti, parla di uomini in grado di < confortare nella fede e fugare le paure di gente tribolata che ritiene Satana origine di tutte le sue difficolta*. La Curia tiene segreti i nomi di questi religiosi «di grande cultura, di grande fede e di grande esperienza. chiamati'a sostituire quegli esorcisti che l'età ha costretto all'abbandono. Padre Agostino Gandolfo è uno di questi sacerdoti eh*, fino a ieri, ha -pregato per al¬ lontanare U demonio eie tue Influente da chi credeva d'esserne posseduto^. Ha combattuto per 10 anni, •esercitando soprattutto la pazienza perché il demonio sa il suo mestiere e non si lascia scoprire facilmente anche se hai imparato a muoverti con prudenza e intuito». Quanti ossessi o presunti tali ha esorcizzato? • Un numero grande. Non ho, però, avuto spesso la certezza di trovarmi di fronte al diavolo. Diciamo che non più del 20 per cento di questi casi mi ha lasciato perplesso: Potrebbe tratteggiarci l'identìkit di chi si presenta all'esorcista per essere liberato dalla possessione diabolica? •Si tratta, a grandi linee, di tre tipi diversi: chi corre die¬ tro alla propria capacità di autosuggestionarsl e scorge segni diabolici in tutto ciò che lo circonda o gli accade; chi è malato e, per ignoranza o sfiducia, non si rivolge al medico e, magari, ci va in seguito, dietro nostro consiglio; chi, infine, legittima dentro di noi, con il suo comportamento, il dubbio d'una reale possessione del demonio: Sono i casi In cui, •anche appoggiandosi a medici e psichiatri., non si spiegano se non come assalti diabolici certe urla, certi sbattimenti, certi idiomi che fioriscono fluenti su labbra deturpate dalla bava. Mona, Balduccl, uno del massimi demonologl italiani, a proposito del «modi di esprimersi dell'Indemoniato parla di •vomiti di sostanze liquide e solide, spilli, vetri, chiodi. ; capacità a realizzare •attività mai apprese •• Lo scetticismo di parte della scienza di fronte a queste considerazioni ha la voce tra lo scherzoso e l'esterrefatto del prof. Michele Torre, di' rettore della Clinica psichiatrica dell'Università: 'Intanto, confesso di non credere al diavolo. Certi comportamenti sono, presumibilmente, frutto di suggestione o autosuggestione. Dico presumibilmente perché, tn tanti anni, non mi è mal capitato di analizzare casi di questo tipo. Ho vitto tanti malati di mente, ma t loro deliri hanno poco a che vedere con queste cose. I malati di mente sono persone serie: Renato Bizio Penombra-e silenzio rotti da brevi formule durante uh esorcismo celebrato nei pressi di Virle

Persone citate: Agostino Gandolfo, Michele Torre, Renato Bizio

Luoghi citati: Torino, Virle