Un'Internazionale per chi dice «oui»

Un'Internazionale per chi dice «oui» Da Parigi un Commonwealth francofono Un'Internazionale per chi dice «oui» PARIGI — 61 è aperto Ieri al castello di Versailles il primo vertice mondiale del Paesi francofoni. Obiettivo, il rafforzamento della collaborazione politica, economica e culturale tra I 120 milioni di persone che parlano 11 francese come lingua madre. Nonostante l'aspetto estremamente composito del 42 Stati partecipanti, che vanno dal Belgio al Vanuatu e dal Vietnam alla Costa d'Avorio, Parigi spera di avviare un Commonwealth alla francese. La paternità dell'Iniziativa va all'ex presidente senegalese Leopold Sedar èenghor, che ne lanciò l'idea negli Anni Sessanta. Ma è stato necessario attendere un lungo periodo per dissipare la risonanza colonialistica attribuita al concetto di francofona e per permettere al Canada e al Quebec di trovare un' .intesa sulle rappresentanze (11 premier Brian Mulror.ey ritiene che 11 vertice contribuirà alla «riconciliazione nazionale» nel quadro della federazione, e il Quebec s' già autocandidato come sede del prossimo Incontro, fra due anni). Durante le sedute plenarie del vertice, che termina do mani, si parlerà soltanto di problemi sul quali non ci sono divergenze. Cosi verrà evitato l'esame della situazione ad Haiti o nel Ciad. Sul plano economico 1 15 capi di Stato e 1 12 capi di governo presenti discuteranno del debito del Terzo Mondo. Il presidente malgascio, DI dler Ratslraka, è Intervenuto per accusare 1 Paesi ricchi di non prendere In minima con siderazione le proposte afri cane. Ha detto che Mitterrand è «il campione della difesa degli interessi del Paesi poveri» e rivolgendosi •francesi con sentimenti raz zisti», ha aggiunto che do vrebbero sapere come quattro angoli del pianeta milioni di persone parlino la loro lingua e amino il loro Paese.

Persone citate: Leopold Sedar, Mitterrand