«All'Est non c'è nulla di nuovo» così Derevianko balla in Italia

«All'Est non c'è nulla di nuovo» così Derevianko balla in Italia Oggi al Nuovo insieme alla Cohen e martedì con TAter al Massaua «All'Est non c'è nulla di nuovo» così Derevianko balla in Italia TORINO — E' in Occidente da neanche tre anni (sposato a una ballerina dell'Opera di Roma, aspetta In primavera 11 passaporto Italiano) ma gli sono bastati per girare moltissimo 11 mondo: Parigi, Londra, Tokyo. Amburgo. Il ruolo di guest star si addice a Vladimir Derevianko. Ora per un po' starà In Italia: da poco più di un mese infatti, Insieme ad Elisabetta Terabust, è stella ospite dell'Aterballetto che martedì e mercoledì sera sarà al Massaua. Oggi pomeriggio balla al Nuovo con Gabriella Cohen. Con l'Ater proporrà un programma di tre balletti: Raimonda pas de dix, Mazapegul e Coccodrilli in abito da sera, coreografie di Balanchlne, la prima, e Amodio. Da quando ha lasciato 11 Bolsclol per venire in Occidente ha ballato soprattutto molto repertorio classico: «Mazapegul * il primo balletto costruito su di me. Ed era anche la prima volta che lavoravo con Amodio: è stato un lavoro duro perché non ci conoscevamo; ma si è sviluppato un rapporto molto bello fra ballerino e coreografo e sono soddisfatto del risultato.. E Mazapegul, strano follet¬ to padano che abita le notti ed è foriero d'amore, creatura lunare che ben si adatta a Derevianko, è anche il risultato della collaborazione con Azio Corghl: dunque un musicista contemporaneo che scrive musica per un balletto, anche questa una novità per la danza italiana. Ma Intanto Derevianko, nato ad Omsk nella Siberia occidentale, entrato a 11 anni alla scuola del Bolsclol, ballerino dalla grande tecnica, nel panorama delle stelle sovietiche In fuga si distingue nettamente: nessun repentino dietrofront all'aeroporto mentre la troupe ritorna in Urss, nessun taxi agguantato sotto gli occhi del Kgb all'uscita del teatro; lui semplicemente si è sposato con una italiana. Dice: «A Mosca il lavoro era routine, ogni atomo uguale a Quello precedente. Ballare come guest star è più interessante perché giri il mondo, conosci stili, scuole, mentalità diverse, aiuta a crescere come ballerino, sviluppa punti di vista diversi. Da noi le innovazioni sono rarissime e difficili da introdurre: io ho avuto modo di ballare cose nuove, costruite su di me .da Vassllev: uno spettacolo su musiche del Settecento e poi il Macbeth dove avevo la parte di una strega^ e ballava sulle punte, cosa che la dice lunga sulla sua tecnica. Ne II Sole a mezzanotte il film di Harkford dove Baryshnlkov fa il ballerino russo scappato all'Ovest che per un disastro aereo si ritrova in Urss, c'è un momento che sembra Incredibile: è quando la stella del Kirov confessa a Baryshnlkov che forse riuscirà a organizzare una serata di coreografie di Balanchlne. Ma Derevianko conferma: «£' proprio cosi, da noi Balanchlne al Kirov o al Bolsclol non si balla. Qualsiasi cosa che riguardi la cultura di danza non russa è bandita dai grandi teatri statali. Certo il Balletto Classico di Mosca di Kasatklna e Vasiliov hanno in repertorio Béjart, oppure a Leningrado Boris Eifman, che è un coreografo geniale, ha creato balletti molto moderni, ma tutto ciò non ha nulla a che vedere con i grandi enti statali: Contento delle sue scelte occidentali («Afa con l'Vrrs ho buoni rapporti, scrivo, telefono ad amici e parenti'), Derevianko per ora ha In programma questa tournee italiana con L'Ater. Nel futuro estivo c'è Invece una novità su cui non si scuce troppo: •faremo una compagnia per uno spettacolo sintetico di prosa, canto e danza. Ma è ancora tutto da creare. La coreografia comunque sarà di Marcello Stramaccl, coreografo televisivo». s. tr. Derevianko c Gabriella Cohen