Misteri d'amore al femminile

Misteri d'amore al femminile LA LINGUA CHE PARLIAMO: DAI LATINI AL COMPUTER Misteri d'amore al femminile Nel 1927 Achille Campanile scrisse Afa cosa è questo amore e anche noi ce lo chiediamo ma In un senso molto diverso perché a noi interessa la parola amore di cui si fa tanto spreco nella vita. Amore, con amare, ha un'etimologia diretta priva di difficolta: vengono dal latino atnor e amare; ma, se vogliamo andare un po' più lontano nel tempo e ricerchiamo l'etimologia remota di queste voci, c'Imbattiamo in difficolta non facilmente superabili. Le due voci latine sono Isolate fra lingue Indoeuropee e 11 solo punto di riferimento per'tentare di saperne di più è l'etrusco che ha la denominazione di una divinità, Amlnth, spiegata, appunto, come Amore, Alcuni studiosi tedeschi hanno senz'altro considerato amare e amore come prestiti dall'etrusco, correndo forse un po' troppo. Una derivazione comune da voci del linguaggio Infantile forse è Ipotesi più prudente. Ma quello che probabilmente Interessa di più è vedere l'ampiezza dell'uso della parola amore nel vocabolario italiano. Se apriamo 11 lessico di frequenza della lingua Italiana pubblicato dalla Ibm Italia vediamo che amore occupa 11 posto 181, non 11 primo come qualcuno potrebbe supporre pensando alle canzonette. Ma in un altro volume, anche questo pubblicato dalla Ibm Italia, troviamo che tra amore, amor, amori e Amore personificato Dante ha adoperato la parola amore nella Divina Commedia ben centoclnquantaclnque volte, dunque più di una volta e mezzo ogni canto del poema. Del resto la Divina Commedia si chiude col celebre verso l'amor che move 'l sole e l'altre stetle. Più di cinque pagine a tre colonne del vocabolario di Tommaseo Bellini sono occupate dalla parola amore, circa quattro pagine per sette colonne del vocabolario della Crusca (ultima edizione) e cinque a tre colonne del grande dizionario di Battaglia. Ma, se si vuole avere un'idea più precisa dell'Importanza della voce nell'italiano e nel suol dialetti, bisogna leggere le 27 colonne che vanno da pagina 844 a pagina 871 del monumentale Lessico etimologico italiano di Max Pflster che si pubblica a dispense in Germania a Wlesbaden. Se nel nostri vocabolari della lingua italiana sono riportati passi di autore a partire dalle origini della letteratura, nell'opera di Pflster compaiono tutte le denominazioni dialettali registrate nel dizionari (che, come si sa, sono più di mille), dal veneziano amor al siciliano amuri, dal bresciano amur al ligure amit, dal bolognese amour e cosi via. Anche del vari significati di amore si danno 1 corrispondenti dialettali, non senza qualche sorpresa come quella di trovare In molti dialetti Italiani amore di genere femminili: cosi nell'autore pisano Panucclo del Bagno (morto nel 1272), cosi nel veronese antico (per nostra) amor, nel bergamasco amor (fina), nel veneto, nel trentino, nel maceratese, nel marchigiano, nell'aquilano, nel napoletano, nel salen tino, nel leccese. Ora, lo stesso fenomeno si. trova nel francese antico dov'è attestato amour come femminile. Qual è la spiega¬ zione di un cosi strano fenomeno? In francese la voce 6 entrata dal provenzale amor che era femminile. In francese la sua forma originarla era ameur (conservato in Piccar do col significato di «fregola») e, come le altre forme In -eur (douleur, «dolore», malgreur, «magrezza», eccetera), diventò femminile e tale si trova anche In Racine quando In Athall dice: une amour etemelle «un amore eterno». Ma la voce francese ritornò al genere del latino forse, è stato detto, per Influsso del nome del dio Amore, che femmina non e stato mal considerato. Intanto era passato col genere femminile in Italia e un francesismo sembra essere nel nostri testi antichi quando compare al femminile. Ma In francese rimane al femminile solo nel plurale nella lingua moderna quando esprime In forma letteraria «gli amori». Ma In questo complicato gioco di genere grammaticale, il problema si sposta al provenzale dove le forme In -or, pur venendo da voci latine maschili, si presentano al femminile. Cosi 6l ha amor, dolor, onor, eccetera. Tutti femminili. La sola ragione plausibile è che, come avviene del resto In francese del nomi in -eur, il carattere astratto di tali voci abbia propiziato il passaggio al femminile. Non sono forse forme femminili 1 nomi come bontà, bellezza, virtù (cardinali e teologali: prudenza, giustizia, saggezza, temperanza; fede, speranza, carità). Non è forse persino In greco (ma con questo ci spostiamo In un'area diversa) femminile 11 nome della eccellenza, della perfezione mm Tr,8tano Bolelll

Persone citate: Achille Campanile, Battaglia, Max Pflster, Racine, Tommaseo

Luoghi citati: Germania, Italia, Wlesbaden