Un mercoledì da lenone di Gian Paolo Ormezzano

Un mercoledì da lenone COSI» PER SPORT di Gian Paolo Ormezzano Un mercoledì da lenone consiglieri, di aggiudicarsi uomini e anche cose (auto, set televisivi professionali, chissà se non anche palloni). C'è persino ammirazione per il gentiluomo di campagna che non si è difeso attaccando, come invece Viola: se al senatore si attribuisce un rictus di vendetta, per Farina si pensa ad una rìsatona. Tempo due-tre anni e lo riavremo fra di noi, attivissimo. Con quella faccia alla Amedeo Nazzari, potrebbe lavorare già adesso per una tivii di Berlusconi, in un certo senso rimanendo così nel Milan. Mangiar bene Convegno a Firenze sull'alimentazione nello sport, prende la parola, su richiesta degli astanti, l'ex ciclista Roberto Poggiali, uno dei personaggi più intelligenti e validi delle due ruote. Attesa di rivelazioni su come si mangiava ai suol tempi, i tempi di Gimondi, tanto per chiarire. Dice Poggiali: «Per me l'alimentazione nel ciclismo è Altlg che si alza il mattino presto, divora cetrioli, uova fritte, lardo, ci beve sopra un litro di birra, fa un gran rutto, sale in bici: e lo rivediamo 11 pomeriggio a Sanremo, primo». L'ex campione Indovinare chi è il ciclista non italiano, già campione del mondo, che ad un giornalista andato a intervistarlo ha chiesto, alla fine del colloquio, tutto òvviamente sul passato che non torna plit.se gli interessava comprare un bel servizio di posate: «Perché non ho soldi, e questo servizio non mi serve, specie quando non ho roba buona da mettere in tavola». Aldo Agroppl che, già bravissimo nell'affare Antognonl, anche con un richiamo ai guadagni del giocatore, ha definito vergognoso, l'altro giorno, il comportamento del giocatori della sua Fiorentina nella partita di Coppa Italia contro l'Udinese, sta facendo un buon lavoro di rottura all'interno del calcio, in prima anzi primissima persona. Il suo atteggiamento è stridente non solo nei riguardi del calcio tutto, ma anche della sua società, quando la Fiorentina a chi le ha portato il Flamengo di Socrates chiede, nella divisione del inagrissimo bottino (4000 paganti), il premio-partita per i suol giocatori, autori ài un 3 a 2 sui brasiliani stanchi, chiede cioè 8 milioni di lire, il che fa pensare a un mezzo milioncino per ognuno del presenti, in campo o in panchina^ Quando si prendono 500.000 lire per giocare anzi giochicchiare cosi la domenica, viene spontaneo pensare di essere pagati lo stesso per là qualificazione, comunque ottenuta, facendo pena o schifo il mercoledì. Una volta si diceva: un mereoledì da leoni. Basta aggiungere una enne, viene fuori un mercoledì da lenoni, e resta soltanto da definire quale è la prostituta sfruttata: se la società intesa come club, o la società intesa come società, cioè noi. Rictus e risata Mentre la polis-la di Sud Africa, Namibia e Botswana, su un territorio grosso modo vasto quanto l'Europa del Mec e privo di grandi vie di comunicazione, cerca Giuseppe Farina detto Giussy — nomignolo, -nlckname-, simpaticissimo per gli anglofoni —, su invito della stampa sportiva italiana prima ancora che della nostra giustizia (evidentemente per sottoporlo a intervista prima che a interrogatorio), c'è chi giura di averlo visto a Milano, e neanche troppo travestito, neanche troppo cauto. E davvero i giochi da fare sono forse quelli di -indovinare* Farina in questi giorni e fra qualche anno. Già'abblamo scritto della grossa simpatia -palpabile» del personaggio, e corrono adesso su di lui voci persino positive: gli si dà insomma del discolaccio, però si ammira la sua capacità di condurre affari e traffici, di plagiare Aldo Agroppi visto da Franco Bruna

Luoghi citati: Botswana, Europa, Firenze, Italia, Milano, Namibia, Sanremo, Sud Africa