Il «caso Nusco» rientra nei ranghi tra i due De Mita vince il partito di Giuseppe Zaccaria

Il «€&§& Nus€0» rientra nei ranghi tra i due De Mita vince II partita Ieri zio e nipote sono andati «a rapporto» dal segretario provinciale de di Avellino Il «€&§& Nus€0» rientra nei ranghi tra i due De Mita vince II partita DAL NOSTRO INVIATO AVELLINO — Segreteria provinciale della democrazia cristiana. In una stanza disadorna Antonio Argenziano, componente 11 direttivo, Enzo De Luca, responsabile per gli enti locali, e Giuseppe De Mita, sindaco eretico, illustrano al cronista 1 complessi risvolti del «caso Nusco». Chi la spunterà? Giuseppe, giovane ed entusiasta nipote del segretario nazionale della de, o suo zio Michele, fratello del segretario e a sua volta segretario di sezione, che interpreta il «rinnovamento» in senso forse più realistico, certo più cauto? •Bisognerà valutare»; spiega, tranquillo, il responsabile degli enti locali: «Ascolteremo rutti, poi cercheremo di comporre il contrasto in seno al partito». Argenziano, che nella de di Avellino è in minoranza, appare più combattivo: «Le accuse volate in questi giorni — obietta non si possono trascurare: bisognerà accertare, indagare..... Un po' imbarazzato, 11 sindaco di Nusco aggiunge •lo mi riconosco nel partito, ma certo non mi tiro indietro: sono un De Mita...». La porta si spalanca, entra un signore attempato, dall'aspetto energico: è il professor Argenziano Pizza, settantanni, de della prima ora, già docente di educazione fisica. E col dito puntato verso il giovane sin- daco fa, tra il paterno e il minaccioso: • Giuse', questa storia dobbiamo finirla». Adesso, probabilmente, 11 professore sarà contento: «la storia», anche se nessuno ancora lo dichiara, è già finita. Il processo, o meglio l'istruttoria preliminare che si è svolta ieri dinanzi a Rosaria Repole (già sindaco della ricostruzione a Sant'Angelo dei Lombardi, oggi segretario de per la provincia di Avellino) sembra aver ricondotto lo scontro politico alle dimensioni di un contrasto di famiglia. Su questo, il giovane Giuseppe De Mita continua a non essere d'accordo: alle sue'test, alla convinzione di essere nel giusto, all'inedita forma di democrazia partecipativa Inaugurata a Nusco, lui continua a credere. Ma è pur vero che se lo scontro si acuisse, il Comune d'origine del segretario nazionale finirebbe con l'essere ingovernabile, a meno di sperimentare un'inedita alleanza fra mezza de e quattro giovani comunisti, fuorusciti e non si sa quanto dissidenti La parola d'ordine è «realpolitik»: e il richiamo alla disciplina di partito, ieri pomeriggio, per Giuseppe De Mita dev'essere stato persuasivo. •La prima regola del rinnovamento di De Mita — sottolineava verso le 15, seduta nella solita stanzetta, Rosaria Repole — consistè nel rispetto delle regole. Noi non esprimiamo giudizi, non sappiamo, adesso, chi ha ragione e chi no. Ma potrebbero anche aver torto tutti, e visto che per noi Nusco è come Grotte, PaternopoU o Grottaminarda, credo che in un caso del genere la cosa migliore sia dimenticare i cognomi». Michele De Mita, lo zio, si era incontrato col segretario provinciale nella mattinata. Giuseppe, il nipote, lo ha fatto nel pomeriggio, insieme col capogruppo de del suo Comune, Gennaro Passare Difficile ricostruire lo scambio di opinioni: Passare però, era stato tra i firmatari del documento con cui sette dei quattordici consiglieri di Nusco dichiaravano di schierarsi non con il sindaco ma con la sezione de, cui rinoscevano il diritto di dare indicazioni in materia politica e alla quale richiedevano solo «una certa autonomia per le materie dichiaratamente amministratie». L'incontro è durato poco Washington. Donna Ashlock, quattordici anni, è la ragazzina californiana a cui alcune settimane fa è stato trapiantato il cuore del compagno di classe Felipe Garza. Il giovane era morto all'improvviso e, quasi come in una premonizione, aveva deciso pochi giorni prima del decesso di donare il proprio cuore all'amica malata. Ieri, giorno di San Valentino, Donna ha tenuto una conferenza stampa nella capitale federale e ha mormorato il proprio commosso «grazie» a Felipe che le consente di vivere ancora (Afp) più di un'ora. Subito dopo, Giuseppe De Mita si è allontanato, mentre Rosaria Repole, soave, gettava altra acqua sul fuoco: «Direi che il problema è più o meno quello di prima. Per lunedi, ho chiesto comunque un incontro coi nostri consiglieri comunali di Nusco. Andrò lì, li ascolterò uno ad uno! è proprio per consentirmi una verifica, un approfondimento dei problemi, che ho chiesto a Giuseppe di rinviare il Consiglio comu naie fissato per domenica...». Il giovane sindaco, ufficialmente, si è riservato una risposta, ma la soluzione sembra già scontata. In fondo prima di incontrare il giudice istruttore del partito, non aveva ammesso anche lui che in questo clima, il Consiglio comunale di domenica rischiava di essere «più acceso di Italia-Germania»'! Giuseppe Zaccaria