Sotto il vestito c'è l'«Atelier»

Sotto il vestito c'è V«Atelier» Moliinari,; regista in tv Sotto il vestito c'è V«Atelier» MILANO — Alia Terrazza Martini hannó> premiato • Vanità», famosa, rivista di moda che all'ultimo ha inaspettatamente* sottratto il riconoscimento alla concorrente, •Atelier», ancora plii celebre. Ha consegnato il trofeo Marta Margotto; intorno, firme del \*made in Italy», modelle, giornaliste, esponenti della mondanità e delle pubbliche relazioni. Sembra tutto vero„invece è un momento dello* sceneggiato in otto punitale che Vito Molinoti sita registrando per la Rai\ «E' 11 tentativo di creare un ambiente talmente reale da risultare credibile — dice il regista — anche perché In una vicenda ambientata nel mondo della moda non si riesce a rendere verosimili personaggi non veri: o sono \proprlo loro, con quelle facce, quel modi di vestire, di muoversi, di guardare, di! essere truccati, di parlare, «oppure tutto finisce inesorabilmente con l'apparire falso». Milleduecento comparse, 135 attori dei quali una ventina fissi in ognii>untata (fra essi Elsa Martinelli, Paola Pitagora, Lino) CapoUcchio, Sabina Vanrtfuxht), 1750 abiti piU queliti delle sfilate, in ogni seratà,famosl sarti — Trussardi, Uissont, Vnparo, Kenzo, Cpveri, Ferré, Versace,' : Biapiolti, Soprani, Fendi, Curisi, Valentino, Yves St-Laurent — ospiti grazie ai servizi impaginati dalla rlvista'^Atelier», nella cut redazione si ,svolge lo sceneggiato. Cura la grafica di Atelier Marina Piatti, finora nota soprattutto per alcune^ «fnstallazioni» che l'hanno portata, tra l'altro, al Palazzo dei Diamanti di Ferrara per costruirvi labirinti con carta di giornale e plastiche iridescenti e alla Biblioteca Municipale .dell'Argentario con una mostra di centinaia di cartoline. ■ Che cosa c'entra Marena Piatti con la moda? «E' sitato rincontro con un mondo affascinante — risponde — che mi ha stimolato a lavorare In modo diverso, più agile, mobile, vivo. Ho steoperto la gioia di lavorare) In mezzo a movimento, gerite, luci, affanno, realtà, finzioni: un,ritmo profondamente diverso dall'abituale». E le difficoltà tli creare la grafica per una rivista inesistente? «Intanto, proprio Inesistente non è, perché per ogni puntata, no) impaginiamo realmente "Atelier"; in trasmissione, gli attori se la mostrano l'un altro, ne discutono, 'il pubblico la nota anche su scaffali e scrivanie». Vito Molinoli lavora in media 15 ore al giorno; tutti gli altri, una decina; sette mesi, le riprese; in onda, il prossimo inverno. Problemi di questa regia? «A parte la ricostruzione il più possibile "yera", i soliti: cioè non sballare neppure di un giorno le riprese di un lavoro che costa almeno 450 milioni a puntata, e continuare ad essere psicologicamente vigili al massimo grado, in maniera da prevenire Incidenti, frizioni, attriti». L'interprete meno docile? «Direi Elsa Martinelli, ma in senso positivo, perché le nostre discussioni servono a far crescere 11 personaggio di Anastasia, la dispotica proprietaria della famosa testata». ' Ornella Bota Paola Pitagora, «ria protagonista del nuovo sceneggiato tv

Luoghi citati: Ferrara, Milano