FilmFest Berlin
FilmFest Berlin FilmFest Berlin » DAL NOSTRO INVIATO SiBERLINO — Berlino all'Italiana: ; nel primi tre giorni continuerà), il 36* FilmFest st. dedica al nostro Paese che,, scrivono 1 giornali, •nell'arte] ctyemàtograflca è agli sgoc-l ctjpli*. Inaugurazione di gala oggi con Ginper e Fred: e a ri- J ce vere gli applausi c'è pure. Fellini. Gran serata di Lusso e*Retro domani con Pane, astore e fantasia di Comèhcl-j ni: in omaggio alla protagonista Gina Lollobrlglda che è presidente delia giuria. E al ta*rzo giorno Internò berlinése di'Liliana CavanI, accompaggato da malignità: 11 film,! dicono, doveva uscire nel cinema tedeschi 1116 febbraio;] dopo averlo fatto vedere al, critici, la società produttrice! Ojnnon ha ottenuto che venisse Invece presentato prima al festival; sdegni del direttore de Hadeln: «La Cannoli ci è sempre stata molto amica, ina trovo orribile che st creino pettegolezzi soltanto perché una proiezione per la stampa non ha funzionato». '•H& già funzionato benissimo per la Wertmuller che partecipa al festival con Un complicato intrigo, ti làncio di due film mal presentati prima In Germania, Amore e anarchia e Pasqualino Sette bellezze; grande successo, file, entusiasmo del pubblico tedesco tanto amante del disordine mediterraneo, della cqncitazlone e del barocco latino. Sul giornali, tra molte notizie di scandali per tangenti che gli industriali hanno dovuto pagare al partiti politici, titoli incoraggianti esortano: *Play it agaln, Federico», suonalo ancora, 11 tuo motivo. Giulietta Maslna, ricevuta con tutti 1 fiori, le televisioni, i ^microfoni e le richieste d'autografo dovuti alla Diva, é reduce da molti viaggi di accompagnamento di Ginger e Fred: «Cose incredibili. A Copenaghen, otto minuti di applausi in piedi. A Lugano, dodici settimane di proiezioni, anziché le tre settimane previste. In Italia è al quarto posto. In Francia, un ■ po' meno. Gente commossa. Stupendo». Lei capisce benissimo, dice, perché questo film abbia avuto un successo maggiore rispetto agli ultimi di Fellini: «Ce la storia, c'è l'amore, c'è il sentimento struggente dell'età, c'è la tivù, c'è il fascino del ballo...». Berlino all'italiana, e polemiche tedesche: echeggia altissimo «das Lamento» per l'assenza dal festival di registi tedeschi allarmati dalla severità del critici tedeschi, spaventati all'idea di 'esporre i propri film a frustrazioni, a un clima in ogni senso gelido-; soprattutto si rimpiange la mancanza del film-evento tedesco dell'anno, La pazienza di Rosa L. di Margarete von Trotta. Il direttore Moritz de Hadeln non si scompone: •Dopo aver partecipato ai fé-, stivai di Venezia e Berlino, è logico che la regista voglia andare a Cannes. Io credo che Stammhelm di Reinhard Hauff e Heilt Hitler! di Herbert Achternbusch siano film tedeschi contemporanei di grande significato, capaci di far riflettere In profondita*. Sarà certo cosi, ma nessuno si nasconde la ripetitività p la semiparallsl del cinema tedesco nel presente, mentre il passato tedesco domina 11 FilmFest: film sulla seconda guerra mondiale, il genocidio degli ebrei nel monumentale Shoah di Lanzmann; film sugli ebrei tedeschi emigrati a Washington e sul loro Impatto con la,società americana, sul sopravvissuti all'annientamento del ghetto di Vilna su processi nazisti e sulla capacità nazista di distruzione attraverso 11 lavoro, sulla nera epopea nazista vista da tedeschi e da ebrei nati dopo la seconda guerra mondiale, Persino nel teatri berlinesi, fuori del festival, c'è una pièce intitolata (ironicamente, si suppone): Non è colpa mia, è stato Adolph Hitler. In questo festival complessivamente ricco di 650 film, che trasforma Berlino In una Film-Metropoli dell'Est e dell'Ovest, del Nord e del Sud persino le due retrospettive 1986 sono dedicate a «artisti costretti all'emigrazione dal nazismo»,. l'attrice Henny Porteli e 11 regista Fred Zin nemann, che ha 79 anni e arrlvando all'aeroporto dice: «E la prima voltò che rimetto piede in questa città dopo SS anni di assenza». Dice anche «Allora, da ragazzi, eravamo tutti ubriachi di cinema Adesso ne slamo soltanto ossessionati». Lietta Tornabuonl •sldSHf Fellini con Gina l>ollobrigida, presidente della giuria al l'ilnil'csl
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