Un poker di quattro autori riscatterà Cannes e Venezia di Stefano Reggiani

Un poker di quattro autori riscatterà Cannes e Venezia Un poker di quattro autori riscatterà Cannes e Venezia Ha fallo meglio di Cannes, ' è slato più abile di Venezia. Il Festival di - Berlino raccoglie una buona rappresentanza del cinema italiano, chiude la vec- : chia stagione e introduce la' nuova lasciando credere che il : nostro cinema non sia proprio così malato, suggerendo anzi che sia vicino alla ripresa. Sappiamo ormai che le occasioni dei festival ricalcano la stravaganza delle occasioni produttive, non consentono discorsi generali, entusiasmi intempestivi. Se un festival non riesce a raccogliere neppure un buon film italiano, il pessimismo è autorizzato; ma se trova un paio di filili meritevoli la sodistazione va temperata dalla prudenza. A Berlino, tuttavia, il gioco c riuscito intero: non due film, ma quattro, c l'apertura consa crata fuori concorso a Fellini getta un riflesso d'italianità su tutta la manifestazione, un ri flesso voluto, ricercato. Fellini, Morelli, Cavani, Wcrtmtlllcr: facciamo un po' i conti, visto che i film sono già usciti in Italia. Un maestro che torna con un'opera vitalissima e su scitatricc di dibàttiti (Cinger e Fred può occupare una serata o un rotocalco); un giovane ex comico che s'è ritrovato nell'asciuttezza dello stile e nella veemenza moralistica (Lo mes sa è finita come vera novità della stagione); un'autrice che nascono1 "«mpulso distruttivo dietro l'eleganza (Interno berli nese come esempio di professionismo internazionale); una altra autrice (uomini e donne in parità, benissimo) che ha piegato la sua enfasi postino-' dcrna a una rcinvenzione di Napoli drogala: appunto, Un complicato Intrigo di donne vi-, coli e delitti. Se togliamo Morelli, che all'epoca non era pronto, si tratta del cartellone italiano che Venezia aveva studiato per la mostra del cinema. Vi rinunciò a malincuore per i ritardi di Fellini e le paure, le esitazioni delle altre. Adesso, con la carta di Moretti, diventa . una buona mano di poker e si capisce che, a meno di una clamorosa concorrenza, un premio è nei piani, arriverà, il primo importante in coda a un anno inagrissimo. I pronostici vanno a Moretti ed è facile consentire; quel prete debolissimo e furente di la messa è finita, che obbliga alla coerenza e all'ordine sentimentale, ha un versante «tedesco» che potrebbe rendere più propizia l'atmosfera intorno alia giuria. Ma non bisogna dimenticare le chances di Wertmuller che porla un Sud molto amato nella mittclcuropa: un Sud di grandi ferite e di grandi anime, grida e balli, donne e canzoni, anche se YIntrigo non è solo complicato, qualche volta confuso. Però le 'nobili intenzioni (lotta alla droga) conteranno la loro parte. (Quanto a Cavani, la questione è delicata: porta a Berlino una Berlino inventata, gioca in casa da straniera, come se Rummcniggc facesse un film sulla borghesia lombarda Potrebbe essere favorita o vilipesa, intanto è coraggiosa). Stefano Reggiani Moretti: il suo film a Berlino