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Le cordate ferme in parete Le cordate ferme in parete ROMA — La sorte della Sme, la società alimentare pubblica sulla quale In questi mesi si è scatenata una battaglia economica e politica durissima, è legata al verdetto del tribunali. Per il momento, ma (orse per i prossimi mesi o addirittura per i prossimi anni, il gruppo non sarà ceduto dall'Ili a nessuno dei contendenti, anche se ormai il candidato con le .carte In regola è la Iar, società (ormata da Ferrerò, Balilla, Berlusconi e Conserve Italia. La decisione è stata presa ieri dal consiglio d'amministrazione dell'Istituto che ne ha discusso per due ore sotto l'accorta regia' del presidente Prodi. Due ore dedicate a mettere a (uoco tutti 1 risvolti giuridici della vicenda e a evitare passi (alsi. Cosi alla (Ine, all'unanimità, si è optato per l'attesa: prima dovranno essere superati tutti I conflitti giudiziari pendenti (sarà l'Ir! a stabilire il momento giurisdizionale più opportuno) e poi si aggiudicherà 11 gruppo alimentare. I timori del vertice delllri sono più che giustificati di fronte ad una cessione prematura: se infatti il tribunale desse ragione alla Buitoni di De Benedetti, che ritiene valido il «contratto» già sottoscritto (una tesi negata sempre da Prodi), l'istituto di via Veneto si troverebbe In un guazzabuglio Inestricabile. Oltre alla causa av vìata da De Benedetti, che sarà discussa In aprile, restano in piedi l ricorsi della Cofima, l'altra cordata (ormata da un gruppo di imprenditori napoletani, che interesseranno la Corte di Cassazione tra un mese. Del resto senza 11 chiarimento di questi procedimenti l'Iri sottolinea di non poter assicurare «la piena e incondizionata garanzia sulla proprietà e disponibilità dei pacchetti azionari da trasferire., come richiesto. Ieri il consiglio di amministrazione ha acquisito agli atti II supplemento di perizia sul valore del pacchetto azionario della Sme-Sidalm in mano all'Istituto, U 64%: 510 miliardi, epa.