Per il povero merlo la gabbia era la salvezza

Per il povero merlo la gabbia era la salvezza Per il povero merlo la gabbia era la salvezza li hi l hi till[ i dll ii f li vecchio merlo sonnecchiava tranquillamente nella gabbia, una prigione tanto frequentata, da diventare ' per lui una vera e propria casa. Cosi) quando il sottufficiale delle guardie provinciali decise di liberarlo, annaspò per un attimo nel cortile Innevato, provo a spiccare un timido volo, e alla fine decise di tornarsene dentro, al riparo dal freddo e dal pericoli. Ma la sua tranquillità doveva essere di breve durata. Pochi minuti e il piccolo uscio gli veniva nuovamente aperto. Cambiò II finale) un gatto, cui non pareva vero di trovarsi di fronte alla povera bestiola incapace di spiegare le ali, la ghermì e ne fece un succulento spuntino. Non e una fiaba, ma la cronaca dell'ispezione avvenuta a Torre Canavese II 14 febbraio 1983, nella cascina dell'agricoltore Angelo Bastlanello, che vi era arrivato qualche [anno prima dalla provincia df Venezia, portandosi appresso la gabbia ool simpatico amico. La vicenda si è conclusa Ieri in tribunale, dove Graziano Bastlanello, 89 anni, uno del tre figli di Angelo, è comparso per rispondere della detenzione abusiva dell'animale, vietata dalla legge. I merli sono infatti patrimonio indisponitele dello Stato, al pari di molti altri uccelli protetti dalle eccessive attenzione dei cacciatori. «Sapevamo che sarebbe morto, non riusciva più a volare tanto era vecchio» ha ripetuto al giudici, spiegando anche ohe il merlo non era suo ma del padre, all'epoca dell'Ispezione costretto a letto. E' stato assolto per non aver commesso il fatto. Né II pm Palumbo ha richiesto gli atti per procedere contro papà Angelo: Il merlo era finito In gabbia beh prima che la legge ne vietasse la detenzione.

Luoghi citati: Torre Canavese, Venezia