La partenza, rituale difficile

La partenza, rituale difficile La partenza, rituale difficile PERTH — Co?ne in quasi ' tutte le competizione sporti- > ve, quando si fa una buona1, partenza, si hanno sempre' molte probabilità di conclu- i \dere la gara nelle prime posi- j |*ioni. Anche nella vela però, • inon sempre è facile distri-\ ■carsi nelle manovre d'avvio. ' barcazlont, di dimensioni intorno ai 20 metri, che si devono disporre su una linea lunga poco piU di 200. Ma come avviene una partenza in una regata di flotta? SI inizia con un colpo di cannone (a salve), sparato dalla barca giuria, quale segnale per indicare ai concorrenti che mancano 10 minuti allo start. Le imbarcazioni cominciano a navigare lungo la linea di partenza, che non è altro che una retta immaginaria che congiunge una boa ad un'asta, posta sulla nave del giudici. I *12 metri' non devono attraversarla se non dopo ti segnale del via. Nel frattempo studiano qual è la posizione più vantaggiosa per partire e si concentrano nella manovra di avvicinamento alla linea. Un altro colpo di cannone segna i 5 mi¬ nuti al via. La tensione aumenta, mentre tutte le barche convergono di bolina verso la linea di partenza, stringendosi come venissero spinte in un imbuto. Chi è in anticipo lasca le vele, lasciandole sbattere per perdere velocità; quelli in ritardo, spingono al massimo, cercando dalle retrovie tino spazio per infilare la prua e partire. In questi momenti cruciati assume enorlme Importanti ifdiaTógS gestuale tivlì timoniere e il prodiere, che, in piedi all'estre-' mità della prua, può meglio traguardare i due riferimenti che definiscono la linea di partenza e darne la distanza. Il rumore del vento e delle onde, lo sbattere delle vele, impediscono al due di sentirsi chiaramente. Si comunica qutndi, come due agenti di borsa, con un insieme di gesti che vogliono dire 'avanza, mancano 30 metri' oppure 'riduci la velocità, slamo in anticipo di una lunghezza» e cori via. SI scandisce il tempo, trenta, venti, dieci secondi, si mettono a segno le vele, si orza lentamente e si parte con l'orecchio teso al colpo di cannone e la speranza di non essere in anticipo al taglio della linea, come è successo ieri proprio a Victory '83. Tiziano Nava

Persone citate: Tiziano Nava, Victory