Raffaella in Usa: carissima sfida

Raffaella in Usa: carissima sfida La Carrà a New York per le cinque puntate dello show in diretta via satellite Raffaella in Usa: carissima sfida Un centinaio di persone con Luotto e la Laurìto in America: la Rai attribuisce molta importanza all'esperimento «anti Berlusconi» ROMA — Nella mattinata di ieri, il gruppo formato dal tecnici e dagli artisti di .Buonasera Raffaella» e partito da Roma per New York, e ha raggiunto gli studi della Silver Oup della Rai Corporation per preparare la sua serie americana. Sono partiti anche Andy Luotto e Marisa Laurito, due trasfughl di <Quelìl della notte» improvvisatisi coppia comica per le «candid camera», realizzate appositamente per 'Buonasera Raffaella». A New York dovranno girare quindici diverse scenette, tre per ognuna delle cinque puntate, alle prese con la gente nelle strade. Pezzo fisso del loro numeri sarà una coppia di contadini italiani piombati Improvvisamente nella grande America: tutto 11 resto è da stabilire e lo si deciderà fra qualche giorno. Soddisfatti per aver mantenuto una loro autonomia all'Interno di questo gigantesco programma contenitore, soddisfatti per aver allargato 11 loro pubblico servendosi di un programma che riesce a fare una media di sette milio¬ ni di spettatori, soddisfatti' per esser stati scoperti come una delle poche coppie comiche dello spettacolo formate da un uomo e da una donna, Andy Luotto e Marisa Laurito si dichiarano soddisfatti perfino per questo loro lungo soggiorno negli Stati Uniti anche se non sanno spiegarne esattamente la ragione. Ufficialmente infatti la lunga trasferta negli Usa è stata organizzata dalla Rai per offrire al molti milioni di italiani che vivono negli Stati Uniti la possibilità di partecipare a uno dei programmi televisivi più popolari, ufficiosamente invece sembra sia stata voluta per mostrare la potenza del mezzi tecnici di cui la Rai dispone e contrastare l'immagine pubblica di Berlusconi trasmettendo dall'America via satellite. Se Berlusconi si prende Parigi, insomma, noi ci prendiamo New York, sembra si siano detti i dirigenti della Rai. Ma una cosa è installare una televisione privata in Francia in grado di produrre programmi e una altra cosa è realizzare cinque puntate di uno spettacolo negli studi della Rai di New York, Certo è che mantenere in America per cinque settimane un centinaio di persone è impresa assai costosa che non può essere ripagata dalla presenza In studio di ospiti americani, sia pure illustri. Raffaella Carrà, autoproclamatasl ambasciatrice dell'Italia in America, sembra trionfante. 81 è perfino sbilanciata fornendo due nomi del possibili nuovi ospiti del 6uo programma: il senatore repubblicano Marchi e il presidente della Chrysler Iacocca, ma 1 nomi fatti non Bono tali da entusiasmare 11 grosso pubblico. A differenza di tutti gli altri Raffaella Carrà è partita un giorno prima per gli Stati Uniti: la notizia di questa partenza è stata preceduta da una comunicazione di agenzia di stampa e seguita da un servizio sull'avvenimento trasmesso dal telegiornale delle tredici. E' un segno dell'Importanza che la Rai attribuiva a questo esperimento. Le cinque puntate americane di «Buonasera Raffaella» verranno trasmesse infatti sul Canale 31 della televisione di New York dalle 14,30 alle 17,30 e potranno quindi esser viste anche dal pubblico americano. •Problemi di lingua non ce ne sono — ha spiegato Iandolo, 11 funzionarlo della Rai addetto al programma che in questi giorni sostituisce il capo struttura Salvi — perché la Carrà praticamente è bilingue^. Dopo la pausa di giovedì prossimo dovuta al festival di Sanremo, 'Buonasera Raffaella» andrà in onda giovedì 20 febbraio e, nelle due settimane succsslve, 11 giovedì e 11 sabato. E anche questo è un altro segno. La sensazione, qualunque siano poi le ragioni che stanno dietro questa scelta, è che la Rai considera molto importante il risultato di questo tentativo: trasmettere via satellite un programma in diretta e, per di più, un programma che coinvolge 11 pubblico attraverso giochlnl telefonici, viene considerata una operazione tecnologicamente assai avanzata. E per farla la Rat non bada a spese. si. ro. Raffaella Carrà: si è proclamala ambasciatrice d'Italia a New York