La Svp medita sull'ultimatum delle donne «Dovremo riconciliare politica e mogli» di Giuliano Marchesini

La Svp medita sull'ultimatum delle donne «dovremo rttonciliare politica e mogli» Bolzano, almeno una volta al mese gli uomini dovranno rinunciare a riunioni di partito La Svp medita sull'ultimatum delle donne «dovremo rttonciliare politica e mogli» DAL NOSTRO INVIATO BOLZANO — Qualche tempo fa un'esasperata signora di Bassiano del Orappa propose di fondare l'associazione delle «vedove, bianche della caccia», cioè delle donne 1 cui mariti travolti dalla passione venatoria lasciano vuoti domenicali nelle case. Ora protestano le sudtirolesi, non proprio per lo stesso motivo, ma sempre per via di mariti lontani. Il movimento femminile della Volkspartel cerca di ridimensionare la frenetica attività degli uomini del partito di raccolta altoatesino, Impegnati ogni fine settimana in discorsi è manifestazioni varie. La politica della Volkspartel, si sa, è capillare: si ramifica dalle città al paesi delle valli dell'Alto Adige. Qui e là decine di appuntamenti, in prevalenza riservati alla rappresentanza maschile. Cosi si consumano 1 «weekend» in provincia di Bolzano: esponenti politici e iscritti sparsi nelle vallate, mogli in paziente attesa del rientro del mariti, tra lo sferruzzare e la tele visione. Ma la pazienza ha un limite. Ed è esplosa la prole sta delle sudtirolesi, con quel documento con cui si Invita la Volkspartel a provvedere perché almeno per un fine settimana ài mese rinunci a riunioni e ad altre iniziative. La strategia della battaglia è affidata a Waltraud Oebert Deeg, presidente del consiglio provinciale. La signora Oebert Deeg, dal sorriso dolce ma non per questo arrendevole, presiede anche 11 movimento femminile della Volkspartel, da una ventina d'anni. Dice: 'Prima di tutto voglio fare una precisazione: l'assemblea delle donne del partito che s'è tenuta a Bolzano aveva per slogan la famiglia, la propria terra, la disoccupazione femminile». Discorso più vasto, Insomma, di quello riguardante mariti troppo assenti. «Ed era importante che tutte le mogli e le madri ti battessero per i loro diritti». .Poi — ribadisce Waltraud Oebert Deeg — ci siamo fatte forti perché almeno un weekend al mese sia sgombero dalle manifestazioni della Volkspartel. Anche gli «omini del partito e i loro famigliari devono avere la possibilità di riposare davvero, di stare insieme una volta tanto, forse di pensare e programmare il lavoro». Una pausa di riflessione, 11 sapore domestico del sabato e della domenica, anche nell'Alto Adige percorso in lungo e In largo dalla politica e cosparso di incontri «ricreatl- vi» dedicati al cosiddetto sesso forte. «Qui — dice la presidente del movimento femminile — il senso della famiglia è molto sentito. Noi vogliamo difendere questo valore tradizionale». Le sudtirolesi hanno altri motivi di malumore: ad esemplo, si sentono poco rappresentate nel partito di raccolta altoatesino. Un altro fronte su cui combattere. •Tutto sommato — commenta Waltraud Oebert Deeg — vuol dire che in Alto Adige abbiamo aperto la strada alla donna: All'Impennata del movimento femminile risponde, a tratti con una punta d'Imbarazzo, Bruno Hosp, segretario amministrativo della Volkspartel e comandante degli schutzen, il corpo sudtirolese che ha molta parte nel raduni altoatesini. «Per la verità — dice — un anno e mezzo fa il direttivo del partito decise di inviare a tutti i gruppi locali una circolare, in cui si diceva appunto che ogni primo fine settimana del mese non dovevano esserci impegni: niente riunioni, inaugurazioni e non so che cos'altro. La mandammo due volte, quella circolare». Hosp allarga le braccia: «SI vede che la raccomandazione non è stata molto seguita. Così le donne hanno ripetuto l'appello. E hanno fatto bene. Speriamo che loro abbiano migliore fortuna». n segretario conferma che l'attività del partito è molto Intensa. «Da noi, è noto, si fa politica in modo particolare. Si va fuori ad occuparsi di cose diverse, specie dopo le Messe la domenica. Bisogna pensare che abbiamo oltre trecento gruppi locali, e che quasi tutti una volta l'anno, a turno, indicono una riunione. E poi ci sono le gare sportive, certe funzioni, le bande musicali, i raduni degli schutzen, la festa del pompieri». Di fronte al fitto calendario maschile di assemblee, competizioni, manifestazioni folcloristiche e festeggiamenti al vigili del fuoco volontari, si fa sempre più spessa la solitudine delle donne In Alto Adige. «Afa cercheremo di conciliare le esigenze politiche con quelle delle mogli». Mentre parla, Hosp ha di fronte la signora Oebert Deeg. Ride, ma poi si fa serio: sa che alle sudtirolesi è rimasta poca voglia di ridere. Giuliano Marchesini

Persone citate: Bruno Hosp, Hosp, Oebert Deeg

Luoghi citati: Alto Adige, Bassiano, Bolzano