Il pci a Cossiga: Craxi si dimetta di Luca Giurato

Il pei q Cossiga: Cimi si dimetta Napolitano e Chiaromonte chiedono che intervenga il Quirinale Il pei q Cossiga: Cimi si dimetta Molta tensione anche nella maggioranza - Spadolini: se le cose non cambiano subito «il pri lascerà il pentapartito che ha smarrito le ragioni della propria identità» - Biondi sollecita un immediato chiarimento - Una crisi o solo un rimpasto: contrastanti opinioni nella de ; ROMA — Una delegazione ufficiale del pel è andata ieri al Quirinale ed ha chiesto al Capo dello Stato le dimissioni immediate del governo. Il motivo: dopo le ripetute sconfitte nelle votazioni sulla Finanziarla e sul bilancio alla Camera si è creata una situazione istituzionale Insostenibile e il governo ne deve prendere atto. I capi dei gruppi parlamentari Chiaromonte e Napolitano hanno spiegato a lungo al Presidente le loro ragioni. Cossiga li ha ascoltati con attenzione. Il Quirinale non ha rilasciato commenti sull'udienza, né ufficiali, né ufficiosi. Si sa, però, che Cossiga, malgrado la situazione che si è creata dopo le bocciature sul bilancio, rimane contrarlo ad una crisi di governo. Venerdì scorso, fu proprio Cossiga a convincere Spadolini a non dimettersi dopo 11 tonfo del «budget» della Difesa. Da molti giorni, poi, il Presidente della Repubblica ha avviato consultazioni Informali con ministri e leader della maggioranza per tentare di attenuare i contrasti tra de e psi. Cossiga ha sempre fatto sapere che tutto può essere discusso e rldlscusso tranne due cose: 11 «no» alla crisi al' buio e ad ogni eventuale ipotesi di elezioni anticipate. Non risulta che a Chiaromonte e a Napolitano abbia detto cose diverse, anche se sembra abbia preso atto che, in questi ultimi giorni, la situazione si è fatta ancora più delicata. I due leader del pel sono stati molto fermi e duri nella loro denuncia. »Abbiamo espresso al Presidente della Repubblica la nostra più viva preoccupatone per il grave e crescente deterioramento istituzionale provocato dal trascinarsi della crisi politica dell'attuale maggioranza*, dice un comunicato del pei. Più tardi, 11 leader del pel Natta ha spiegato in modo ancora più netto la linea del pel. In una lunga dichiarazione, Natta afferma tra l'altro che né gli obblighi costituzionali di definizione delle leggi di bilancio, né le esigenze di adempimenti e di scelte congressuali dei partiti -possono impedire, o far tardare, un chiarimento politico di fondo-. Il leader del pei sembra dunque disposto a rinviare anche il congresso del suo partito, che si terrà in aprile, pur di arrivare alle dimissioni del governo, Non solo 11 pel, ma anche il msl ha ieri chiesto a Craxl di dimettersi. Oli attacchi del due più forti partiti di opposizione sono iniziati proprio nel momento in cui tra quelli della maggioranza regna la maggior confusione. Neppure nei mesi scorsi, quando Spadolini apri la crisi per la vicenda della «Lauro», i contrasti sembravano cosi radicati e diffusi. Nel pentapartito, proprio 11 leader del pri ha ieri rilasciato le dichiarazioni più preoccupate e gravi. Spadolini annuncia che se le cose non cambiano subito 11 pri lascerà «una maggioranza pentapartito che ha smarrito le ragioni della propria identità'. Anche Spadolini, come 11 leader del pel, parla di crisi Istituzionale «che si somma alla crisi di identità dei partiti componenti la coalizione: se non saranno ripristinate le condizioni di funzionamento della maggioranza (che oggi non esistono più) verranno a mancare le chiarificazioni o le premesse per verifiche di qualsiasi tipo». 8ia pure in termini meno ultimativi e drammatici, anche il leader liberale Biondi ribadisce l'urgenza di un chiarimento politico: «E' necessario sia che il governo resti questo, sia che venga rimpastato o che se ne formi un altro». Psdi e de tendono invece a sdrammatizzare la situazione su ogni fronte. Il leader socialdemocratico Ni-' colazzl è stato 11 primo a replicare al pel: «La strategia del tanto peggio tanto meglio, che ha visto sulle stesse posizioni pel e msl, ha contribuito a confermare le nostre opinioni: Voblettlvo del pei è il crac economico e finanziarlo del Paese. La maggioranza deve reagire registrando per prima cosa la propria compattezza». Di compattezza, almeno per ora sembra ce ne sia assai poca anche all'interno della de. Negli Stati Uniti, Piccoli ha affermato di non credere alle -modifiche di vertice: credo che si debba agire attraverso una crisi formale». Sul Popolo, Galloni contesta apèrtamente la tesi di Piccoli favorevole ad un ampio rimpasto. Sono assai cauti anche De Mita e Andreottl. Dalle rispettive dichiarazioni sembra però di capire che se ci sarà una crisi al buio molte cose verranno indiscusse, e la presidenza del Consiglio per prima. «L'esseneiafe — dice Andreottl — è mantenere la regola sportiva del girone di ritorno». «Non potremmo rinunciare ad essere termine di riferimento sicuro per l'equi llbrio democratico del Paese». ammonisce De Mita buttan do, sin che può, acqua sul fuoco. Luca Giurato

Luoghi citati: Chiaromonte, Roma, Stati Uniti