Gli «scalatori» della Falck ricorrono a Mediobanca?

Gli «scalatori» della Falck ricorrono a Mediobanca? Difficile collocare sul mercato il 32% delle azioni rastrellato Gli «scalatori» della Falck ricorrono a Mediobanca? -1 - - ■ " — 1 -T La Nuova Italsider ha perso 440 miliardi MILANO — Il gruppo dei ventidue scalatori che, sotto la guida di Giorgio Cappellaro e Carlo Ciglia, hanno rastrellato nei mesi scorsi 11 32% delle azioni Falck, sta diventando nervoso. Non solo finora tutti coloro al quali si sono rivolti per vendere questa partecipazione hanno risposto con un rifiuto, ma la famiglia FaUc ha reagito sindacando i suoi titoli e, affiancata da due «amici» di ferro come Pesenti e Pirelli, può contare su un pacco di controllo superiore al 56%. Pesenti, Italmobiliare e Imi sono solo alcune delle controparti che hanno già detto di no a Ciglia; ora sembra che la trattativa sia arrivata sul tavoli di Mediobanca. Può darsi che questa volta uno sbocco si trovi, anche perché l'istituto è forse l'unico a poter ammortizzare con accorgimenti di tipo finanziarlo' un Investimento che, secondo le richieste degli scalatori, non dovrebbe essere inferiore ai 150 miliardi. Proprio sull'entità della richiesta sono naufragate alcune delle precedenti trattative. Ma, se da una parte per gli scalatori l'affare sarà un vero affare solo se si chiuderà entro bre ve (più il tempo passa più gli oneri finanziari si mangiano l'utile), è anche certo che per chi controlla la Falck non è piacevole avere alle calcagna un azionista di questo peso. D'altra parte, se il gruppo siderurgico è uscito dalla crisi, ha ritrovato negli ultimi mesi l'utile operativo e avrà del conti avvantaggiati dal ribasso del petrolio, esso opera in un settore non di prospettiva immediata, e il prezzo chiesto da Capellaro e Ciglia, che si situa ben oltre le 15.000 lire per azione, viene giudicato eccessivo. Un'ultima curiosità: sommando le quote sindacate a quelle in mano al gruppo romano, si sfiora 11 90% del capitale, il che lascia in giro pochissimo flottante . Eppure l'azione Falck continua a salire: ieri ha toccato quota 13.490. Chi rigira i titoli? Forse gli stessi scalatori? v. s. • NUOVA ITALSIDER — Nel corso del 1985 le perdite nette della nuova Italsider sono risultate pari a 440 miliardi di lire con una riduzio¬ ne di due terzi rispetto all'esercizio '83 e della metà rispetto all'84. L'anno scorso, informa una nota della società, la Nuova Italsider ha perso 9 lire ogni 100 lire di fatturato (nel 1983 la perdita era stata pari a 32 lire). Dal 1983 all'85 il valore aggiunto è passato da circa 900 miliardi a 1400 miliardi con un aumento del valore prò capite del 78%. n costo del capitale investito rispetto al ricavi è sceso dal 30% dell'83 al 15% dell'esercizio scorso e per l'86 è prevista un'ulteriore riduzione al 12%. Rispetto all'83 la produzione prò capite di prodotti a caldo è aumentata del 28% e il costo industriale si è ridotto di 70 lire al chilo a seguito di un incremento di produttività e della razionalizzazione dell'intero ciclo produttivo. • EXPORT — Nel quadro delle iniziative promozionali 1986 in programma per il settore macchine ed attrezzature agricole, il Centro Estero Camere Commercio Piemontesi organizza una partecipazione collettiva a Saudi Agriculture 86 (Salone delle macchine ed attrezzature agricole per l'irrigazione, animali da allevamento e impianti relativi), in programma a Riyadh (Arabia Saudita) dal 6 al 10 aprile. LE FALCK IN ORBITA QUOTAZIONE AZIONI 12000-1 90004 6000 3000 12.400 WT GFMAMGLASONDGF

Persone citate: Capellaro, Carlo Ciglia, Ciglia, Giorgio Cappellaro, Pesenti, Saudi Agriculture

Luoghi citati: Arabia Saudita, Milano, Riyadh