La Confindustria: dollaro e greggio ci aiutano l'Italia non deve sprecare un'occasione d'oro

La Coniindustria: dollaro e greggio ci aiutano l'Italia non deve sprecare un'occasione d'oro BOLLETTA ENERGETICA/ L'ufficio, studi #gli industriali smorza gli entusiasmi La Coniindustria: dollaro e greggio ci aiutano l'Italia non deve sprecare un'occasione d'oro ROMA — Non è proprio come una manna che cada dal cielo, è piuttosto un dono labile, che si può dissolvere fra le mani se non se ne fa buon uso. Il contemporaneo ribasso del dollaro e del prezzo del petrolio in dollari può alleggerire di un terzo la •bolletta petrolifera, che l'Italia pagherà all'estero nel 1986; ma senza alcuni, precisi sforzi un'occasione d'oro andrà perduta, hanno sostenuto ieri gli economisti chiamati a discutere le previsioni economiche del Centro Studi della Coni Industria. Il dono Imprevisto, questo massiccio mutamento delle regioni di scambio, Investe tutta l'Europa, quindi anche 1 Paesi principali concorrenti del nostro sul mercati; e se l'Italia, marginalmente, se ne gioverà di più è forse proprio per le debolezze sue proprie e per i problemi irrisolti perché è più dipendente dal petrolio degli altri, perché ha avuto meno successi nel risparmio di energia, perché è più accentuatamente un Paese trasformatore. L'occasione che può essere colta è. tuttavia, davvero Importante. Innocenzo Cipolletta, direttore del Centro Studi Confindustrla, mette in guardia contro -l'illusione che il miglioramento delle ragioni di scambio porti a un aggiustamento automatico-, e pone con i numeri delle sue previsioni econometriche una secca alternativa: o si riesce a mantenere l'incremento del salari entro 11 «tetto» programmato, e il deficit pubblico nei limiti già stabiliti, e si avranno del risultati abbastanza buoni senza che il Paese avverta sensibili sacrifici; oppure, se si perde 11 controllo o del salari o della finanza pubblica, o peggio di tule19fidisazipofaqugllesafel'e tutti e due, a un 1986 passabile succederebbero un 1987 e 1988 neri. Da un punto di vista confindustriale, è chiaro che il discorso si appunta di più sul salari; d'altra parte la situazione politica attuale lascia poche speranze che si possa fare per }a finanza pubblica qualcosa di più che rispettare gli originari obiettivi della legge finanziarla (come pure sarebbe desiderabile, ha affermato, nel dibattito di ieri, l'esperto della Banca d'Italia Carlo Tresoldl). Secondo la Confindustrla, già adesso, senza rinnovi contrattuali, 1 salari sono su una direttrice d'aumento del 5,5% nel 1986, quindi appena sotto 11 tetto del 6%. E' implicito 11 suggerimento di rinviare all'anno prossimo gli aumenti contrattuali, visto che ogni diecimila lire mensili rappresentano un aumento dello 0,7%, Il crollo sempre più accen tuato del prezzi del petrolio negli ultimi giorni rischia già di rendere superate le elaborazioni che sono uscite dai calcolatori nelle scorse settimane. Ma, avverte Cipolletta, se le variabili esterne possono essere corrette in meglio (con la possibilità per l'Italia di raggiungere un attivo del conti con l'estero nel 1986, invece che un faticoso pareggio), «le variabili interne vanno casomai corrette in peggio*. L'Italia entra nel 1986 con una eredita di inflazione elevata (già tre punti acquisiti) e con spinte Inflazionistiche ancora vive dal settore dei servizi, poco sensibile alla concorrenza internazionale, e dalle tariffe pubbliche. Per la finanza pubblica, 1 tre grossi nodi della sanità, delle pensioni, degli enti locali sono tutt'altro che sciolti. Il pericolo è che il dono del petrolio a buon mercato sia addirittura Ingannevole, se l'Italia agisce male; 11 calo dell'inflazione che comunque si avrà quest'anno, nasconde rebbe che 1 problemi non sono stati risolti; 11 Paese andrebbe Incontro a un duro risveglio nei 1987, accorgendosi di -avere sprecato una occasione irripetibile*, e di avere spostato «a un oriseonte sempre più lontano il rilancio dell'occupazione*. Stefano Lepri Gli scenari di Lucchini ROMA — Ecco In sintesi le previsioni del rapporto per Il prossimo triennio (variazioni %, salvo diversa Indicazione): Inflazlone 8,8 T,C 5.1 4,8 Prod. Interno lordo 2,0 2.5 2,8 tfi Importazlonl 7,0 W> 5,7 6,1 Esportazloni 6,0 , 4,7 5,0 Consuml prlvati 1,9 8,3 2,5 t£ Consuml pubbllcl 1,7 1,9 2,5 Invest, flssl lordl 4,5 4,1 4,5 44 Bilancla pagamentl correntl • —6,824 80 75 160 Indebitamento netto dellaP.A.** 13,8 12,4 12,2 I2J0 Retrlbuz. lorda per addetto nell'ind. 10,1 6,0 5,0 4,0 • Miliardi di lire; •♦ In % del pll. Luigi Lucchini

Persone citate: Bolletta, Carlo Tresoldl, Cipolletta, Innocenzo Cipolletta, Lucchini, Luigi Lucchini, Stefano Lepri

Luoghi citati: Europa, Italia, Roma