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Lama ha vuotatoli sacco % Il leader Cgil non risparmia critiche neppure al suo successore Lama ha vuotatoli sacco % Al congresso della Filcams (servizi) - «Non esiste solo l'industria, il sindacato deve riconoscere la nuova realtà» - «Con la sola contrattazione non si fanno le riforme» DAL NOSTRO INVIATO GÉNpVA — «La proiezione a livello della società del "piano per il lavoro" è il "patto, tra produttori"'. Lama ha 'scelto il congrèsso tféiia~ìftl-' cams (11 sindacato dei. servizi, che raggruppa tutte lè categorie, dai «panlnarl» al softwaristi) per ribadire questo concetto che ha già suscitato critiche all'interno della Cgil e anche all'esterno. Ha privilegiato la Filcams 'perché è il sindacato dell'avvenire». • Con la sola contrattazione — ha affermato il leader della Cgil — non si fanno le riforme né si dà vita a strategie per l'occupazione. E' illusorio pensare che il "piano per il lavoro" sia realizzabile solo con gli orari, gli orari flessibili, le forme contrattuali flessibili, eccetera. Per raggiungere l'obiettivo occorre un cambiamento profondo della politica economica del Paese». ■ «Ci sono delle critiche — ha proseguito — ma non capisco il ragionamento. Se si vogliono conquistare modifiche della politica economica, rispetto alle tendenze recessive e stabilizzatrici di oggi, le nostre forze, per quanto grandi e-unite, non sono sufficienti. Ecco, allora, die si impone la ricerca di coloro che possono ricavare convenienze da questo cambiamento. Non nutro nessuna illusione sulla maturità ideologica di "lor signori" (Lama definisce cosi gli imprenditóri,- h.d.r:) però Itoti dobbiamo rinunciare alla.ricerca di coloro che al momento ragionano come noi su certi temi che sono anche di loro convenienza». Poiché quello di Ieri era uno degli ultimi discorsi prima del congresso della Cgil che si terra a Roma dal 26 febbraio al 4 marzo, Lama ha «vuotato 11 sacco». Riferendosi al segretario generale del metalmeccanici Oaravlnl (11 quale ha rivendicato la «centralità dell'industria») Lama ha ribattuto, senza nominarlo esplicitamente: 'Dal sindacato oggi si esige la capacità di aderire alle realtà nuove. Chi si sofferma a rimpiangere il passato è destinato ad essere travolto». ■ Una, battuta ironica non l'ha risparmiata nemmeno a Pizzlnato (che lo sostituirà alla guida della Cgil). I delegati che gremivano l'auditorium della Fiera del Mare e che l'hanno applaudito a lungo e affettuosamente, hanno capito che parlava di Pizzlnato quando ha accennato alle 'autocritiche che si traduco- no in critiche agli altri». Prendendo lo spunto dall'andamento del congresso della Filcams, 'dove ha dominato la ragione e non ci si è limitati a piangere», Lama ha sottolineato la differenza rispetto ad altri congressi nel quali le contestazioni sono state molto vivaci: 'Vanno evitati — ha detto — alcuni eccessi che nella nostra famiglia non hanno mai lunga vita. L'irrazionale e In rabbia sono il contrario di una riflessione seria che porti a sbocchi razionali». Un'altra botta l'ha indirizzata a quanti criticano 1 ri' sultatl raggiunti nell'azione sindacale: 'Nella società — ha sottolineato — contano i rapporti di forza. Bisogna tot tare con durezza per cambiarci a 7iostro favore. Però, biso gna sapere che è infantile criticare i toltati s,enza tener conto delle condizioni est stenti». La stagione contrattuale a giudizio del leader della Cgil «non sarà facile» perché «fra i padroni ha preso piede la li nea di indebolimento del sin dacato e per realizzarla tentano di toglierci la contratta zlone». Per spuntarla occorrerà fermezza, durezza di ca ratiere, grande Impegno 'Compresa la solidarietà tra le categorie». Con l'orgoglio di chi ha guidato la Cgil per sedici anni tenendola unita, Lama ha concluso, quasi urlando: 'La Cgtl non è diretta da una maggioranza. E' diretta da tutti a tutti i livelli. E'un'alleanza vera; slamo figli della stessa esperienza. In sedici anni solo due volte si è votato a maggioranza. Questa Cgil, la sua forza, l'efficacia della sua azione, sono demandate al suo jnodo di essere, alla sua composizione, a come si esep cita /q, direzione politica. E una garanzia di autonomia Sergio Devecchi l.iiciano l.nma