Sepolti dalla neve per 8 giorni, sono vivi di Clemente Granata

Sepolti dalla neve per 8 giorni, sono vivi Due alpinisti di Biella si sono scavati un tunnel con le piccozze per salvarsi Sepolti dalla neve per 8 giorni, sono vivi DAL NOSTRO INVIATO BIELLA — Sono riusciti a salvarsi dopo essere rimasti per oltre una settimana prigionieri in una balta sepolta dalla neve. Protagonisti dell'avventura, drammatica e per certi aspetti incredibile, sono Roberto Migllettt di 22 anni e Alessandro Benna di 32, residenti a Biella. Erano partiti per un'escursione verso 11 lago del Mucrone e il rifugio Coda 11 28 gennaio scorso. Li aveva sorpresi la tormenta ed erano riusciti a raggiungere una balta. La neve aveva però superato 1 quattro metri impedendo loro di uscire dal rifugio. . Per riguadagnare la superficie hanno dovuto scavare con le piccozze un tunnel. Ore, giorni di durissimo lavoro mentre i viveri si assottigliavano. Infine l'uscita, la lenta marcia verso la «Bocchetta» del Mucrone e Ieri mattina la certezza di essere salvi quando hanno scorto un elicottero dell'«Ellalpl». I soccorritori, dopo inutili ricerche, dopo aver trovato deserto il rifugio Coda, già stavano perdendo le speranze. Ora Roberto Migllettl e Alessandro Benna sono all'ospedale di Biella nella stessa stanzetta al sesto plano. Alessandro ha un lieve shock, 10 assiste la moglie Nadia Buscagliene. Roberto è in condizioni eccellenti. 'Paura? — dice —, certo un po' di paura l'ho avuta, ma disperaeione mal, perché allora avrebbe potuto essere la fine. C'era sempre la consapevoìeeea che 11 mio amico ed io ce la saremmo cavata con i meeei in nostro possesso. E poi lui, il mio amico, è un alpinista esperto. Sa infondere calma e fiducia». sorride. Ha 1 capelli castani, 11 volto pallido dietro un filo di barba, le spesse lenti da miope. Giungono cono¬ scenti, amici, parenti. Teneri, lunghi abbracci, una carezza, una lacrima, un sospiro. •Quanto abbiamo sofferto e tu, poverino, chissà quanto hai penato». E lui: «Ho lottato, ho sempre lottato con il conforto di Alessandro». E' lucido e disponibile al racconto del giorni più lunghi della sua esistenza. Ascoltiamolo. Parte dunque dal santuario d'Oropa alle 11,30 del 28 gennaio per l'escursione con l'amico Alessandro, che è anche suo compagno di lavoro al Panta Market di Vigilano. La meta è 11 rifugio Coda. Sei ore di marcia previste. Ma la neve è fradicia, 11 percorso durissimo. Compiono una deviazione, incomincia a imbrunire, la meta 6 ancora lontana. 81 trovano in località Ohardon, un alpeggio con tre balte, una sola delle quali è in perfetta efficienza. E li decidono di trascorrere la notte. Nulla di grave. Sono attrezzati, hanno viveri, lattine di minestra e di carne, un po' di lardo, cioccolato in polvere, tè. Sono provvisti di un fornello, di pastiglie di combustibile e di due belle coperte. Dormono sodo. Al risveglio scende un velo di nevischio. Meglio non proseguire. Poi la neve diventa fitta e arriva la tormenta. Due giorni e due notti di tormenta. La balta offre un solido rifugio, ma gradatamente e sommersa dalla neve, tre, forse quattro metri di neve. Sono Isolati, sono prigionieri. Roberto Migllettl ha un moto di sconforto. Forse lo ha anche Alessandro. Ma non lascia trapelare 11 suo stato d'animo. Sorride e ha parole d'incoraggiamento: «Calma, ora la bufera è finita. Dobbiamo scavare un tunnel e guadagnare la superficie. Razioniamo l viveri e lavoriamo senea affannarci». Usano le piccozze. Avanzano pian plano. Ogni passo è una grande fatica. Scavano per un'ora, si fermano, riprendono. All'esterno l'allarme già è stato dato da tempo. Partono le spedizioni di soccorso, volteggiano gli elicotteri, ma le ricerche puntano in altre direzioni, non li, verso località Chardon, perché appare troppo distante dal percorso che 1 due avrebbero dovuto compiere. Le pattuglie tornano sconfortate. Roberto ed Alessandro, con puntiglio, con metodo, lavorano e non s'arrendono. Vanno avanti caparbi. Un metro, due metri, tre metri. A un certo punto perdono la nozione del tempo, mentre i viveri e le pastiglie di combustibile Clemente Granata (Continua a pagina 2 In quinta colonna)

Persone citate: Alessandro Benna, Chardon, Nadia Buscagliene, Roberto Migllettt

Luoghi citati: Biella, Ohardon