Vagone gelido, niente cibo, ritardi Elisabetta trasformata in pendolare

Vagone gelido, niente cibo, ritardi Elisabetta trasformata in pendolare Odissea ferroviaria per la regina (che non protesta) Vagone gelido, niente cibo, ritardi Elisabetta trasformata in pendolare DAL NOSTRO CORRISPONDENTE . LONDRA — «Un vtaggto noioso» ha diplomaticamente commentato un portavoce di Bucklngham Palace. Ma in realtà per la regina Elisabetta il viaggio in treno dal castello di Sandrlngham a Londra è stato un incubo: tre quarti d'ora di ritardo, innumerevoli soste lungo il tragitto, una velocità media inferiore alle 45 miglia orarle, un improvvisato cambio della locomotiva rotta in aperta campagna. I dirigenti della Brltish Rall hanno detto umilmente •sorry» all'augusta viaggiatrice. Ma 1 passeggèri abituali hanno commentato sarcasticamente «bene, cosi anche la regina saprà come funzionano male le nostre ferrovie. Ha provato quello che a noi capita quotidianamente». I Di certo è un viaggio da dimenticare. Elisabetta il l'aveva intrapreso accompagnata solo dalla dama di compagnia (11 principe Filippo era nella capitale) per incontrarsi a Londra con 11 figlio Andrea, orgoglioso di riceverla a bordo del «Brazen», la nave da guerra sulla quale aveva servito come pilota di elicottero durante il conflitto delle Falkland e che attualmente e ormeggiata sul Tamigi. Sveglia di buon mattino e partenza da Klng's Lynn,1 dunque, in una giornata sferzata da vento polare. I guai sono cominciati quasi subito: una prima sosta imprevista, poi andatura lenta come al tempi del viaggi in carrozza, altre fermate Improvvise, mentre nella carrozza speciale la temperatura scendeva sempre più per un guasto all'impianto elettrico. Per combattere 11 freddo non o'è niente di meglio, anche per una regina, di una buona tazza di tè. Elisabetta, speranzosa, ha fatto ordinare li breakfast-tipo servito dalle ferrovie inglesi al prezzo di sette sterline e mezzo (circa 18 mila lire). Ma l'attendeva l'ennesima delusione della giornata: la porta di comunicazione fra 11 vagone reale e la carrozza-ristorante era chiusa a chiave, per motivi di sicurezza: e la chiave non si trovava più. La sovrana ha dovuto cosi aspettare l'ennesima sosta del treno con cambio di locomotiva in una stazionerà di campagna perché 1 camerieri potessero scendere dal convoglio e arrivare direttamente al suo vagone con i vassoi d'argento. L'odissea ha avuto fine alla, Llverpool Station di Londra, dove una limousine di servizio ha portato la regina (sempre puntuale) con quasi un'ora di ritardo all'appuntamento con 11 figlio e 11 marito. Ma' Elisabetta non s'arrende facilmente: non ha voluto cambiare programma per il ritorno e nel tardo pomeriggio è risalita sul treno, dando una seconda chance alle ferrovie inglesi: è stata ripagata con un ritardo di soli quindici mi- nut1' : p.pat.

Persone citate: Elisabetta, Rall

Luoghi citati: Falkland, Londra