Bologna, il rebus dell'Archiginnasio di Pierangelo Sapegno

Bologna, il rebus dell'Archiginnasio Mancano spazi, attrezzature e, dalla fine della guerra, un direttore Bologna, il rebus dell'Archiginnasio E' una delle biblioteche più insigni d'Italia (700.000 volumi, 2500 incunaboli, 500.000 documenti) - Molte le critiche al Comune accusato di non riuscire a governare questo monumento della cultura divenuto ormai il simbolo del rapporto sempre più diffìcile fra politica e cultura BOLOGNA — I suol guai sono diventati leggenda. AlrArchiginnasio, una delle biblioteche più insigni d'Italia, è successo un po' di tutto. Razzie, disordini, preziosi libri del Cinquecento accatastati a puntellare le travi, magnifiche sale del Rinascimento abbandonate nell'incuria, con la pioggia che veniva giù dal tetto, le ragnatele negli angoli e 1 topi che s'aggiravano fra volumi e scaffali polverosi. A sentirle raccontare sembrano storie incredibili. Ma non è tutto qui. Dall'immediato dopoguerra, l'Archiginnasio è rimasto anche senza un direttore. E adesso si dimette l'ar chitetto Franco Bergonzonl, che per 6 anni ne ha svolto le funzioni. In questo lasso di tempo molte cose sono mi gllorate. .Non piove più, non ci si inciampa nella ghiaia., le splendide sale sono state restaurate, 1 furti sono a'imfnuiti (.le perdite ora non superano l'l%.). I problemi però, non sono certamente finiti, -hi tutti questi anni io ho fatto il muratore., ama ripetere Bergonzonl. .Non potevo proprio fare altro. Ho cercato di mettere a posto le cose, di chiudere le crepe. Ora tocca a un altro, il mio compito credo sia finito. Certo, è un bel pasticcio Bologna la dotta trascura cosi 1 suol tesori? Pare prò-' prlo di si. E per capirlo basta rileggere la storia dell'Archiginnasio in questi ultimi anni. Settecentomila volumi stipati In 13 chilometri di scaffali, una ventina di sale cinquecentesche traboccanti di libri, manoscritti, carteggi. L'Archiginnasio non è davvero una biblioteca qualunque: 2500 Incunabuli, più di 20 mila edizioni rare e pregiate del XVI secolo, oltre 500.000 lettere e documenti sciolti, 15.000 incisioni. In compenso, non c'è spazio, 1 meravigliosi locali nel cuore di Bologna scoppiano, 50 mila libri sono ammucchiati nelle soffitte, Logico che sia cosi, protestano in tanti, il palazzo è un monumento del tempi andati, difficile adattarlo alle esigenze del giorni nostri. Lo fece costruire papa Pio IV per spegnere le velleità del bolognesi che sognavano nella piazza Maggiore una chiesa più grande di San Pietro. I lavori cominciarono nel marzo 1561 e terminarono due anni dopo. Da allora San Petronio è rimasta con una navata sola. E di fianco c'è questo palazzo che impedisce alla chiesa di allargarsi. La biblioteca comunale é nata all'inizio del secolo scorso, nel 1801, raccogliendo soprattutto materiale proveniente dal le Corporazioni religiose soppresse nel 1797. SI è ampliata e arricchita negli anni. E' di ventata una delle migliori d'Europa per alcuni studi sul 500 e per la storia della sclen za. Il declino e l'abbandono .cominciarono nella seconda guerra mondiale. Prima, la casa fu danneggiata da una bomba. Poi, battuto 11 fascismo, 1 problemi forse erano altri. Cosi, l'Archiginnasio Iniziò a restare senza un direttore. Dall'80 ne svolge le funzioni l'architetto Bergonzonl, uno che per sua stessa ammissione non possiede una specifica competenza in ma-, terla. Il suo lavoro comunque 10 fa bene, e glielo riconoscono in tanti. Nell'83 viene nominato un Consiglio di Biblioteca, una commissione di nove studiosi che deve progettare 11 futuro dell'Archiginnasio. Ne fanno parte fra gli altri Luigi Balsamo (uno dei maggiori esperti europei di organizzazione bibliotecaria), Ezio Raimondi, Nicola Matteucci, Pier Luigi Cervellata Paolo Pombeni. Le proposte del «Consiglio del saggi» si impantanano fra una polemica e l'altra con l'allora assessore comunale pel alla cultura, Sandra Soster. L'anno scorso, 1 nove si dimettono. A far precipitare gli eventi contribuisce l'esito del concorso per trovare finalmente 11 direttore della biblioteca: 1 due titolati candidati non' vengono neppure ammessi all'orale. E dal concorso — si dice — affiorano pure alcune irregolarità: sono spariti i verbali. Cosi, la situazione non cambia. L'Archiginnasio resta Incredibilmente fermo con 1 suoi mille problemi. .C'è bisogno soprattutto di ammodernare i sistemi di schedatura, catalogazione e riproduzione. E poi occorre trovare spazi nuovi., dice Bergonzonl. .Sono grattacapi che lascio a qualcun altro. Per me' questi sono rebus. Non so davvero come si potrà rimediare.. D'altro canto, sospira, «con 200 milioni all'anno non' si fa molta strada.. E 200 milioni, In fondo, possono sembrare già tanti (anche se il Comune magari ne spende molti di più per pubblicare le proprie riviste): due anni prima erano appena 90, contro i 150, ad esemplo, della biblioteca di Correggio. «// fatto è che l'Archiginnasio non porta voti., commenta 11 filosoio Nicola Matteucci. «/ soldi forse è meglio darli alle femministe per un centro sulle don- ne"' Pierangelo Sapegno

Persone citate: Ezio Raimondi, Franco Bergonzonl, Luigi Balsamo, Nicola Matteucci, Paolo Pombeni, Pier Luigi Cervellata, Sandra Soster

Luoghi citati: Bologna, Correggio, Europa, Italia