«Fermare la miseria»

«Fermare la miseria» «Fermare la miseria» A Shillong il Pontefice difende il proselitismo DAL NOSTRO INVIATO 1 CALCUTTA — «Lasciate finalmente parlare coloro che non hanno voce: lasciate parlare l'India-: Giovanni Paolo II ha lanciato ieri da Calcutta, città simbolo della disperazione e delle speranze del diseredati della Terra, un appello vigoroso a «tuffi gli uomini di buona volontà' perché agiscano concretamente in favore dello sviluppo. •Non fate nulla che possa alimentare l'odio, l'ingiustizia o la sofferenza; non fate nulla in favore della corsa agli armamenti; nulla per incentivare l'oppressione dei popoli e delle nazioni; nulla che sia ispirato da forme ipocrite di imperialismo o da ideologie disumane; lasciate parlare i poveri di Madre Teresa e tutti i poveri del mondo* ha esortato rivolgendosi a oltre centomila persone. Uno del temi delle due omelie pronunciate ieri, a Calcutta e prima a Shllong, fra le tribù dell'Assam, è stato 11 diritto della Chiesa cattolica di evangelizzare e operare conversioni. Le conversioni sono 11 fenomeno che gli hlndu temono e osteggiano, anche a livello di leggi, regionali o statali. In questo contesto si può inserire la «malattia diplomatica» di un notabile hlndu che avrebbe dovuto pronunciare un discorso di benvenuto al Papa nell'incontro di Giovanni Paolo II con 1 rappresentanti di altre religioni. Il Pontefice ha lodato lo •zelo senza paura* del missionari, ha ricordato le «innumerevoli difficoltà, fino a versare il proprio sangue*, ha lodato l'opera dei Salesiani. m. tos.

Persone citate: Assam, Giovanni Paolo Ii, Madre Teresa

Luoghi citati: Calcutta, India