E' Carnevale, meditiamo amici ci parla il saggio Montesquieu

E' Carnevale, meditiamo amici ci parla il saggio Montesquieu In scena domani al Ridotto le «Lettere persiane» con Pino Micol E' Carnevale, meditiamo amici ci parla il saggio Montesquieu ROMA — E' stato un Incontro tra due entusiasmi — l'entusiasta Maurizio Scaparro e l'entusiasta Lucio Vlllarl — a far decidere l'adattamento teatrale delle Lettere persiane di Montesquieu, un testo che domani sarà portato .al Carnevale di Venezia intitolato «Porta dell'Oriente». Lo storico Lucio Villarl per una volta ha deciso di improvvisarsi regista oltre che curatore della riduzione teatrale dell'opera di Montesquieu. Maurizio Scaparro ha deciso di dare credito a un esordiente e si è impegnato a produrre lo spettacolo. E cosi al teatro «Il ridotto» andranno In scena le Lettere Persiane, tempo unico di un'ora e mezzo intervallato dalle musiche originali di Les Inder Galantes che Rameau compose negli stessi anni. Spiega Villarl: «Montesquieu pubblicò anonimo questo falso epistolario nel 1721 col chiaro intento di dif¬ fondere valori come la libertà di pensiero, la tolleranza individuale, il rispetto per l'essere umano. E le Lettere persiane rappresentano, meglio di ogni altro testo, lo spirito dell'Illuminismo, uno spirito che duecento anni dopo ancora ci riguarda e ci coinvolge perché a questa stessa razionalità cerca di rifarsi la nostra società contemporanea ». Delle centosessanta lettere che compongono l'opera Villarl ne ha scelte una trentina, quelle che meglio la esprimevano e la sintetizzavano. A recitarle (ma si tratta in realtà di una lettura recitata) è stato chiamato l'attore Pino Micol con la collaborazione di Mario Toccaceli!, Elisabetta Carta, Caterina Vertova, Ezio Marano. Non ci sono microfoni né scenografia, né costumi perché la parola di Montesquieu possa conservare meglio il gusto del suo tempo ed esprimere la contemporaneità della sua Ideologia. L'opera di Montesquieu, pur essendo una via di mezzo tra il romanzo moderno e il saggio antropologico, ha 11 pregio di essere costruita in chiave teatrale: 1 cinque personaggi, tre uomini, due donne e un eunuco guardiano dell'harem, si scrivono le loro reciproche Impressioni con una vivacità e un realismo pari a quelli che si usano durante la conversazione diretta. «E' un triangolo multiplo, quello costrutto da Montequteu — dice Villarl — sulle cui linee scorrono i sentimenti del protagonisti, un erotismo diffuso e lucidi messaggi politici e morali sui vizi e le virtù dell'Occidente-. Ma perché un uomo di stu di come è Villarl ha voluto misurarsi con 11 mondo del palcoscenico? La risposta è da erudito: «Citerò San Tommaso: mi dà fastidio chi fa una sola cosa-. si. ro

Persone citate: Caterina Vertova, Elisabetta Carta, Ezio Marano, Mario Toccaceli, Maurizio Scaparro, Pino Micol, Rameau

Luoghi citati: Roma, Venezia