Una tv privata ancora al buio

Una tv privata ancora al buio E' il consorzio «Pan» di Pavia Una tv privata ancora al buio Continua la battaglia legale sulle tv private. Dopo aver dato ragione agli avvocati Geo Dal Fiume, Zaccone, Siniscalchi e Bonoml, difensori del network Canale 5, Italia 1 e Retequattro, 11 tribunale della libertà dovrà ancora pronunciarsi sul sequestro ordinato dal pretore Giuseppe Casalbore nei confronti di Pan-tv. Anche 11 consorzio televisivo di Pavia s'era visto vietare 1122 gennaio scorso dal magistrato le trasmissioni nazionali in contemporanea e, come le emittenti di Berlusconi, aveva deciso di sospendere subito la programmazione nell'area piemontese. Gli avvocati Piccattl e Sasso, patroni dell'emittente pavese, chiedevano a Casalbore la revoca del sequestro, venerdì mattina il pretore accettava la richiesta, ponendo però una condizione: min Piemonte i programmi debbono Nuovo ricorso al tribunale della libertà andare in onda sfoltati rispetto alle altre regioni: Condizione ritenuta inaccettabile da Pan-tv: di qui, 11 ricorso al tribunale della libertà. I giudici hanno sei giorni di tempo per decidere., Ma la situazione, dal punto di vista giudiziario, continuerà a rimanere ingarbugliata sino a quando non sarà varata la regolamentazione dell'emittenza privata. Una regolamentazione attesa vanamente ormai da anni. Il 20 ottobre 1984, tre giorni dopo il primo blitz di Casal' bore contro le tv private (al' lora anche i pretori di Roma e Pescara avevano disposto l'oscuramento) il governo varò un decreto che consentiva di superare temporanea-; mente, in vista di una normativa definitiva, tutte le difficoltà. Il decreto però non venne convertito in legge, Palazzo Chigi emanò il cosiddetto 'decreto Berlusconi* che liberalizzava le trasmissioni sino al 31 dicembre scorso. Dal primo gennaio, si sono riproposti tutti 1 problemi. Per Casalbore, essendo scaduto il decreto, 1 networks che continuavano a trasmettere fuori dall'ambito locale commettevano un reato, violavano l'articolo 195 del codice postale. Prima, 11 magistrato diffidava le emittenti di Berlusconi, Rete A che fa capo all'editore milanese Peruzzo e Pan-tv, poi ordinava il sequestro delle cassette con 1 programmi nazionali prereglstratl.

Persone citate: Berlusconi, Dal Fiume, Giuseppe Casalbore, Peruzzo, Sasso, Siniscalchi, Zaccone

Luoghi citati: Casalbore, Italia, Pavia, Pescara, Piemonte, Roma