Finanziaria: estese a tutto l'86 facilitazioni fiscali per la casa

Martedì voto finale (ma resta lo scoglio dell'articolo 1) Martedì voto finale (ma resta lo scoglio dell'articolo 1) Finanziaria: estese a tutto P86 facilitazioni fiscali per la casa ROMA' — La Finanziaria' «vede» orinai 11 traguardò'. Là Camera nella seduta di Ieri ha completato la votazione di tutti gli articoli, tranne 11 primo, quello che fissa 11 tetto del deficit pubblico nell'66. Lo farà martedì, alla ripresa del lavori In aula. Dopo l'articolo I si voterà l'insieme della legge che poi dovrà tornare in «seconda lettura» al Senato. La novità più Importante uscita dagli scrutimi di Ieri è l'estensione della proroga a tutto dicembre (e non più fino a giugno) della legge Fòrmica che prevede benefici fiscali per l'acquisto della prima casa; abbattimento dal re al 2 per cento dell'imposta re glstro e riduzione del 60 per cento dell'lnvlm. SI tratta di due emendamenti identici all'articolo 36 presentati da comunisti e liberali, ma che alla fine hanno trovato un largo assenso politico. Contrari solo 1 repubblicani e la maggioranza del democristiani. I due giorni di pausa servi ranno al deputati per riprendersi dal virus influenzali che negli ultimi giorni hanno Invaso Montecitorio. Ma serviranno anche al governo per riformulare l'articolo uno dopo le numerose modifiche al testo apportate dalla Càmera. II relatore di maggioranza, II socialista Maurizio Sacconi, calcola che 1 maggiori oneri ammontano a circa 1500 mi- Hardt, dovuti principalmente al maggiori stanziamenti per la finanza locale ed agli sconti sugli aumenti delle tasse scolastiche. «£' un risultato di grande rl/let)o — sostiene Sacconi — perché in parte è attenuato dalla riadoeione di norme destinate a ridurre la spesa effettiva, come quelle relative alla revisione dei preeei delle opere pubbliche. Il Senato, poi, potrebbe verosimilmente riaggiustare le tasse scolastiche e l'andamento dei preeei petroliferi consente ulteriori margini di flscalieeaeione». Il «tetto» del 110 mila mi¬ La votazione più contrastata di ieri ha ri'guà'rdà'tò'1'àrticolo 31 che 11 governo, dopo averne chiesto l'accantonamento nelle sedute precedenti, ha completamente riscritto. La norma prevede, In sintesi, una contribuzione da parte del lavoratori dlpen denti e autonomi per 11 servi zio sanitario nazionale. Per 1 primi è prevista un'a Uquota del 10,05 per cento (9,60 a carico dei datori di lavoro e 1,35 a carico del dipendenti). Per 1 lavoratori autonomi, Invece, l'aliquota è del 7,50 per cento fino a 40 milio ni di reddito e del 4 per cento da 40 a 100 milioni. Nessuna aliquota aggiuntiva è prevista oltre 1 100 milioni. Ma sopra questa fascia sociale non si prevedono prestazioni sanitarie assistite. Sull'articolo 31 non è man cato un colpo di mano di de mocrlstlani, comunisti e socialisti 1 quali hanno bocciato una richiesta del repubblica ni, appoggiati da liberali e so cialdemocratlcl. Un colpo di mano clientelare: 1 dipendenti del partiti pagheranno al fondo sanitario contributi Inferiori rispetto agli altri lavoratori. Secondo 11 prl è Inaccettabile che 1 partiti, già abbondantemente finanziati dallo Stato, godano di ulteriori facilitazioni. Ma le grandi forze politiche evidentemente non la pensano allo stesso modo. e. p. - liardi del disavanzo pubblico potrebbe quindi essere rispettato, anche se a farne le spese saranno gli automobilisti che si vedranno negati ulteriori possibili ribassi del prezzo della benzina. L'imminente conclusione del dibattito alla Camera tranquillizza 11 ministro del Tesoro Oorla: «Con la Finanziarla di quest'anno si è messo mano ai molti distorcenti meccanismi strutturali della spesa pubblica che ne determinavano la vischiosità». Negli anni a venire, a giudizio di Oorla, sarà più facile 11 controllo della finanza pubblica.

Persone citate: Hardt, Maurizio Sacconi