Reagan apprezza la risposta data dall'Italia a Gheddafi

ggReagan apprezzala risposta data dall'Italia a Oheddaii Un messaggio del segretario di Stato americano Shultz a Craxi ri ggReagan apprezzala risposta data dall'Italia a Oheddaii In particolare, il blocco della vendita di armi, l'invito a Tripoli a prendere le distanze dal terrorismo e il rifiuto del vertice col leader libico - In settimana dibattito alla Camera DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — C'è piena intesa tra Italia e Usa sulla risposta da dare alle minacce di Qheddafl. Dopo il viaggio in Europa del suo vice, Whltehead, che ha Illustrato nelle capitali alleate la strategia Usa delle sanzioni, venerdì il segretario di Stato americano Oeorges Shultz ha trasmesso al presidente del Consiglio Craxi il pieno apprezzamento di Reagan per la posizione assunta dal governo italiano come reazione agli attentati di Roma e di Vienna. Oli Usa, dunque, non insistono più nel chiedere agli alleati europei un sostegno diretto alla politica delle sanzioni. Reagan anzi, attraverso il messaggio di Shultz, riconosce «la validità» della linea seguita dall'Italia per isolare chi appoggia il terrorismo, e si dice convinto dell'opportunità di spingere la Libia a cambiare strada. La decisione Italiana di New Delhi. Giovanni Paolo II fra il primo ministro indiano Rajiv Gandhi e la moglie Sonia (Tel. Ap) bloccare la vendita delle armi a Tripoli e di non sostituire 1 tecnici e le aziende americane che lasceranno la Libia viene giudicata nella lettera di Shultz molto mimportante», cosi come l'amministrazione americana 'apprezza* 11 contributo del governo italiano alle decisioni Cee del 27 gennaio, quando la Comunità — sottolinea il messaggio degli Stati Uniti — «ha deciso di prendere una posizione ancora piU ferma nel confronti del terrorismo*. Shultz rileva che 'Sfortunatamente* la dichiarazione della Cee «non specifica la Libia direttamente*: e in proposito gli Usa ^apprezzano* la dichiarazione fatta da Craxi nella conferenza stampa del 28 gennaio, «indicando apertamente nomi e responsabilità*. Craxi, com'è noto, denunciò in quell'occasione pubblicamente le collusioni della Libia e della Siria con le organizzazioni terroristiche legate alle frange dissidenti dell'Olp. Sulla stessa linea, a quanto ci risulta, si è mosso anche Andreottl nella riunione Cee, chiedendo esplicitamente che venisse citata la Libia come Paese colpevole di coprire e sostenere le attività terroristiche: 11 richiamo diretto alla Libia fu impossibile per l'opposizione della Spagna e In particolare della Grecia, che rifiutò di inserire il riferimento alla Libia persino nel processo a verbale della riu- nlone, ad uso strettamente interno. L'amministrazione Reagan, mentre prende atto delle iniziative decise dalla Cee contro 11 terrorismo intemazionale, sembra in qualche modo privilegiare dentro l'Europa la posizione italiana: «Con il suo aiuto — dice Shultz a Craxi — siamo certi che Oheddafi recepirà il messaggio: Il comportamento della Libia deve cambiare*. Congratulandosi con l'Italia per «la chiarezza e il coraggio* della sua denuncia contro 11 terrorismo, e confermando a Craxi la «piena volontà* di continuare a lavorare In stretto contatto, gli Usa sottolineano la necessità di «coerenza negli impegni*. Anche in nome di questa coerenza, e comunque con la preoccupazione di mantenere uno stretto raccordo strategico con la posizione Usa, 11 governo Italiano ha deciso di lasciar cadere la proposta maltese per un incontro tra Craxi e Oheddafi. Un «no» su cui sono d'accordo sia Craxi che Andreottl, convinti che un contatto diretto al vertice tra Italia e Libia possa tutt'al più rappresentare uno sviluppo futuro della crisi del Mediterraneo, dopo un chiarimento «concreto e serio» da parte di Tripoli. Per ora, mentre si segue con attenzione ogni possibilità politico-diplomatica di portare la Libia a prendere le distanze dal terrorismo, assumendo impegni precisi, va avanti 11 plano di misure decise per una 'revisione* del rapporti con Tripoli. Il blocco della vendita di armi 6 stato totale: non sono escluse misure ulteriori. I rapporti itaUa-Llbla, 1 tentativi di mediazione maltese, la tensione nel Mediterraneo saranno comunque presto (forse già mercoledì) all'esame delle Camere, con un dibattito parlamentare.