Imperversa il maltempo morti e feriti per la neve

Imperversa il maltempo matti e feriti per la neve Situazione drammatica, si spera in un miglioramento da domani Imperversa il maltempo matti e feriti per la neve 1 danni maggiori in Trentino-Alto Adige - Intere valli isolate dalle valanghe, già sette vittime, centinaia di turisti bloccati, colonne di auto ferme Acqua alta eccezionale a Venezia, furibonde mareggiate nell'Adriatico Un giorno e una notte d'angoscia. L'onda lunga dell'inverno ha colpito duro, ha ucciso (almeno 7 morti) e distrutto, dall'Alto Adige alla Romagna, dal Trentino a Venezia. Neve, pioggia, vento, acqua alta. Una miscela di forze scatenate a bloccare paesi e citta, a far cadere valanghe a decine, a sommergere Venezia, a strappare le spiagge di Romagna. Il quadro è desolato. In Alto Adige una nevicata pesante ha costretto all'emergenza. Tante valli Isolate: Badia, Venosta, Pusterla, Gardena. Le valanghe hanno tagliato le strade: fra Brunico e Bressanone centinaia di auto sono rimaste inchiodate, in un tratto di dieci chilometri 65 volte la neve s'è staccata dal costoni. Tanti drammi si sono consumati. Due ragazzi in auto sono in coma: avevano acceso 11 riscaldamento per non assiderare. Altri cinque automobilisti hanno corso lo stesso rischio. In Val Badia un ragazzo di Brescia che tornava a casa per il week-end è morto avvelenato dai gas di scarico dell'auto in un muro di neve. Da Trento le stesse notizie. Lo stabilimento della Coca Cola, in periferia, è crollato sotto 11 peso della neve. Una donna schiacciata dal muro di casa che crolla sotto la spinta della neve in vai di Rabbi. L'Altopiano di Lava- Torino. Mentre continua a nevicare, si cerca di far partire un'auto in una strada della zona precollinare rone-Folgaria tagliato fuori con centinaia di turisti bloccati (un dato: mille medici a congresso liberati dal mezzi pesanti degli alpini). A Madonna di Campiglio si sgombrano case, si cerca di rompere l'Isolamento. Intere vallate (Flemme, vai di Sole, Primiero, di Non) sono senza energia. Gli uomini della protezione civile (dagli alpini ai vigili del fuoco al volontari: si calcola almeno quindicimila persone) sono impegnati allo spasimo. Lo stesso spasimo che ha sconvolto la gente di Venezia. Venerdì notte le sirene hanno svegliato la Laguna di soprassalto: l'acqua alta arrivava violenta a sommergere per un metro e 56 centimetri la citta. Subito la corsa per le calli a salvare 11 salvabile da negozi, uffici, magazzini. Danni incalcolabili, anche qui subito lo stato d'emergenza. Che si allargava a tutto il Veneto: la pioggia e il vento provocavano altri quattro morti, sulle strade allagate gli Incidenti erano a catena. E più giù, da Ravenna a Cesenatico la furia del mare. (I servizi a pagina 9 e In Cronaca).

Persone citate: Badia, Pusterla