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nelle elezioni presidenziali Campagna elettorale tniliardafia, domani si vota nelle elezioni presidenziali SAN JOSE' — Domani dovrebbe completarsi un nuovo mosaico politico per l'America Centrale: l'ultimo tassello lo metterà il Costa Rica che, in questa regione marcata da regimi autoritari e colpi di Stato, è tra le poche nazioni con una consolidata tradizione elettorale. Sono poco meno di un milione e mezzo 1 votanti che si recheranno alle urne per eleggere 11 nono Presidente della Repubblica (che in Costa Rica è anche Capo del governo con la Costituzione in vigore dal 1949) due vicepresidenti, i 57 deputati del Congresso e 495 sindaci. OH eletti saranno Insediati l'8 maggio e resteranno in carica quattro anni. I candidati alla presidenza sono sei. ma previsioni e sondaggi indicano che la lotta, assai equilibrata, per la nomina, è ristretta a due: Oscar Arias Sanchez, 45 anni, economista, del partito di Liberazione nazionale (pln), di tendenza socialde¬ mocratica (al potere) e Rafael Angel Calderon Fournier, 37 anni, avvocato, del partito di Unità soclalcrlstlana (pusc), democristiano. Se dovesse prevalere quest' ultimo, la de assumerebbe il governo del terzo Paese in America Centrale, dopo El Salvador e Guatemala. Le manifestazioni pubbliche, che negli ultimi giorni hanno mobilitato centinaia, di migliala di persone, e le più recenti inchieste hanno confermato che 1 due principali contendenti si divideranno oltre il 90 per cento del voti. Oscar Arias, ex ministro della programmazione, superate le iniziali difficoltà dovute alla lotta interna che ha dovuto affrontare per ottenere la candidatura, sembra ora godere del pieno appoggio del partito e, quindi, di tutto l'apparato governativo. Rafael Calderon, già ministro degli esteri e candidato sconfitto nelle presidenziali del 1982 (ottenne 11 34 per cento contro 11 57 di Monge) ritenta la scalata alla presidenza Entrambi si dichiarano sicuri della vittoria con un buon margine. In mancanza di grandi differenze In politica economica (appoggiano ambedue la Ubera Iniziativa; ed in politica estera (conferma degli stretti legami con gli Stati Uniti) la campagna elettorale, che dura praticamente da quasi un anno e nella quale sono stati spesi oltre 20 milioni di dollari (circa trentatré miliardi di lire), è vissuta soprattutto sullo scambio di accuse personali. Calderon è stato attaccato perché genero dell'ex governatore dello Stato messicano di Morelos, Armando Leon Bejarano, ricercato dalla polizia perché accusato di gravi frodi. Arias è stato coinvolto, con il partito, nelle imputazioni rivolte all'attuale vicepresidente della Repubblica, Armando Arauz, di aver partecipato allo storno di somme destinate al fondo nazionale