Che fare se il figlio è un genio?

Che fare se il figlio è un genio? Che fare se il figlio è un genio? DOMENICO ha sei anni e mezzo, occhi chiari e vivaci, un ciuffo sbarazzino. E' già In grado di risolvere problemi geometrici complessi e semplici equazioni: a dodici anni potrebbe laurearsi in matematica. Gaia è una bimba di quattro anni: parla perfettamente italiano e inglese, a due anni riusciva a distinguere le lettere dell'alfabeto, a tre sapeva leggere e scrivere. Suona violino e clavicembalo, -v Anche Enrico * stato mei- ( to W&cóc'e: a noverateci mesi gl& stava diritto, ha camminato a un anno, dopo altri sei mesi era impossibile tenérlo. E' entrato In crisi all'asilo comunale, si annoiava, non riusciva a trovare interessante quel che la maestra Insegnava, perché sapeva già fare tutto. Ora Enrico, all'età di cinque anni, nella nuova scuola ha finalmente trovato 11 modo di esprimere tutte le sue capacita. Domenico, Gala e Enrico sono tre allievi di una scuola molto speciale, nata da poco a Milano per bambini «super-dotati»: unica in Italia, accoglie da settembre una quarantina di bambini fra 1 due e i sette anni. Federica Mormando, 37 anni, laurea in medicina e specializzazione in psicologia, è la direttrice e ldeatrice di questa piccola palestra d'Ingegni, Scuola Emilio Trabucchi: pochi locali al primo plano di via Spiga 34, una delle vie milanesi più eleganti. Educazione logico-matematica, botanica, inglese, SOLTANTO cinque anni fa, gli specialisti in informatica nel diversi settori erano 200 mila. Oggi sono un esercito ormal di quasi 400 mila persone, mentre le stime più prudenti danno un ulteriore incremento per 1 prossimi 10 anni di circa 200 mila nuove unità. E se 10 anni fa gli elaboratori elettronici in Italia erano poco più di 5 mila, oggi hanno superato le 500 mila unità. La velocità del cambiamento In un settore come l'informatica rende persino difficile cimentarsi in previsloril attendibili sugli effetti nell'occupazione. Sono passati poco più di 40 anni dalla nascita di Bessle, un calcolatore capace di 200 operazioni al minuto e meno di 40 dalla nascita della prima generazione di computer senza parti meccaniche. Sono passati appena 14 anni dalla nascita del primo microprocessore, che ha dato avvio alla quarta generazione del computer; mentre siamo già immersi nell'era del computer intelligenti della quinta generazione, capaci di un milione di operazioni al secondo. Si calcola che oggi, anche senza esserne necessaria-1 h Uniti sono sorte numerose scuole per loro e la moda del «geni in miniatura* è esplosa con risultati a volte assai dubbi. L'alfiere di queste tendenze è uno specialista del cervello, Olen Domann, 65 anni, fondatore del Better baby Instltute di Flaldelfla. Le sue teorie sull'apprendimento precoce della lettura e della matematica hanno fatto 11 giro, del mondo, ma sono state anche molto criticate. I metodi iJLporrjaan, ^afattl, si basaHfeu oMol. petltlvi da liSwcarìp bl per diverse: ore al giorno, prima della scuola materna, che trasformano tutti 1 genitori in Inflessibili istitutori. I risultati sono stupefacenti: a di ciotto mesi 1 suol allievi già parlano correttameli te, a due anni scrivono, a tre usano il computer e le tastiere musicali. Li hanno chiamati 1 «bambini del Rinascimento», ma a volte 1 superbebè si trasformano, con 11 passare degli anni, In ansiose e lnstcure vittime del sistema sociale al quale non sanno dare risposte critiche. La «via italiana» propugnata da Federica Mormando' — anche attraverso ^metodo Mpntessoi ^IRoriflbBldera t' «imi come «spugne, che assorbono tutto, non vuole creare del geni o costringere 1 genitori a diventare mae- giudicati da persone competenti. Per I bambini fino a sei anni è però possibile ricostruire un pro-memoria per comprendere la dotazione Intellettuale del figli; ecco alcune domande, preparate dalla psicoterapeuta: • ha buona memoria? • è curioso? • si veste da solo? • parla con proprietà di linguaggio? • è coordinato nel movimenti? • riesce a concentrarsi per molto tempo su qualche cosa? Quando le risposte sono in gran parte positive, ci sono buone possibilità che 11 bambino sia da considerarsi «molto dotato». Altre indicazioni si possono trarre dalle tappe «normali» dello sviluppo Intellettivo e psicomotorio. A tre anni 11 ragazzino deve saper Indicare le parti del corpo, nominare oggetti normali, descrivere illustrazioni, ripetere una frase di 6 o 7 parole. A quattro anni le capacità devono aumentare: deve, distinguere figure geometriche, slmili, Individuare la più corta ili due linee parallele (rispettivamente di 45 e 60 millimetri), copiare un quadrato e capire domande facili (come per esemplo: «quando hai fame, che devi fare?.). Molte volte i ragazzi lperdotatl si trovano male nella ■ scuola normale, mentre in famiglia sono incompresi da genitori che non accettano di sentirsi superati, per cosi dire. Negli Stati fisica, musica, pittura, psicomotricità e persino psicologia: sono le materie di studio che nell'arco della giornata 1 ragazzini, divisi per «gruppi di livello» anziché per età, affrontano durante una Intensa giornata di gioco e di studio, dalle 9 del mattino alle 4 del pomeriggio (retta mensile sulle 400 mila lire). Federica Mormando ha avviato da pochi mesi le classi elementari della sua .scuola, nata un anno fa come nido sperimentale con "'una decina di allievi, e si è subito trovata al centro di una accesa polemica. E' giusto Infatti selezionare le intelligenze, alutare lo sviluppo del talenti individuali, incoraggiare l'apprendimento precoce? La psicologa.milanese, da ragazzina anch'essa talento precoce, è convinta di si e da anni si batte per sostenere le sue tesi. Non tutti sono ammessi nelle stanze colorate della Trabucchi: per entrare nella scuola è necessario superare un test condotto dalla équipe. Non è basato sul tradizionali (e discussi) indici di intelligenza «lq>, bensì su un esame psico-motorio, sulla disponibilità verso 11 nuovo, sulle capacita di memoria e di apprendimento del bambl. no, oltre che su prove d'ansia per stabilirne l'equilibrio mentale. Non è facile capire te un bambino sia un novello Molari o un precoce Pico della Mirandola. Specie per I più piccoli, avvertono gli esperti, I test sono puramente indicativi e vanno sempre oi t' «imi modo quasi o^ Gigl Padovani Ma c'è il pericolo di farne dei piccoli prigionieri mente specialisti, siano circa 2 milioni le persone che lavorano facendo uso dei nuovi strumenti informatici, dalle banche all'Industria; senza contare ovviamente coloro che 11 usano a casa la sera per gioco, sdrammatizzando le più fosche previsioni dello scrittore inglese Eric Arthur Blair, più noto con 11 nome d'arte di Oeorge Orwell. Insomma, è quasi inutile ripetercelo. Slamo entrati nell'era dell'homo informatlcus: un'era caotica, tumultuosa, affascinante, contraddittoria e paradossale, al punto da far dubitare a volte che abbia mantenuto qualche legame con l'era dell'homo sapiens. In mézzo agli Indubbi effetti positivi dell'Informatica cominciano .Infatti a emergere anche i primi segnali negativi, dovuti in gran parte all'enfasi attribuitale e al brusco ridimensionamento cui sono soggette prima, o poi le troppo rapide mode. Il paradosso forse più ricorrente è 11 sentir fare ancoiu oggi e indifferentemente due affermazioni antitetiche. La prima: con. l'informatica si creeranno

Persone citate: Eric Arthur Blair, Federica Mormando, Orwell, Scuola Emilio Trabucchi, Trabucchi

Luoghi citati: Italia, Milano