A sciare sopra e sotto il Bianco di Gigi Mattana

A sciare sopra e sotto il Bianco A sciare sopra e sotto il Bianco L'estrema validità delle piste di Courmayeur (i primi grossi lavori estivi di lnerbimento e di rimodellamento del terreno, poi diventati abituali ovunque, sono stati compiuti qui) e l'Importanza degli investimenti fatti appaiono ancora più rilevanti quando si pensa che non si arriva In paese con gli sci, ma a causa di quella maledetta Dora che segna la vallata, occorrono impianti di arroccamento in salita e in discesa. Le piste, ovviamente, sono per tutti 1 gusti. Dalla lunghissima Internazionale che dalla Cresta Youla scende per oltre mille metri di dlsllvello fino alla Zerotta, a tracciati impegnativi come la Diretta o la Competizione nei lariceti della Val Veny; dallo stadio di slalom dello Chécroult ai tanti campi scuola, a quel •solarium» per sciatori debuttanti che è Fra Neyron agli splendidi fuorlplsta primaverili dell'Arp Vietile, o della Balme con discesa su LaTbulle.. 1 Pochi chilometri dopo Courmayeur, ad Entrèves, partono le funivie del Monte Bianco che a un eccezionale valore paesaggistico (sono state definite «L'otta¬ Tour Ronde, del Mont Blano du Tacul, del Dente del Gigante e dèlie Grandes Jorasses dovete andarvelo a scoprire. DOVE'. Courmayeur è In provincia di Aosta, a 1224 metri di quota, secondo l'ultimo censimento ha 2765 abitanti, come la sua rivale Cortina è un centro vitale tutto Tanno. Ha circa 15 mila posti letto nelle seconde residenze e poco più di 2 mila negli alberghi. L'attrezzatura sciistica invernale comprende 7 funivie, due telecablne, 6 seggiovie, 17 sciovie al servizio di cento chilometri di piste; le piste di fondo ammontano a 35 chilometri, Sci estivo sul Colle del Gigante con tre sklllfts, scuola di sci con cento maestri e celeberrima società delle guide con 50 aderenti. LO SCI. La crescita di Courmayeur come stazione sciistica moderna risale soltanto a una dozzina di anni fa. Ancora nel 1970 le presenze estive surclassavano quelle invernali. Il comprensorio dello Chécroult e della Val Veny non è amplissimo, ma a parte eccezionali qualità paesaggistiche ha quasi mille metri di dlsllvello e una felice alternanza di esposizioni che assicurano neve abbondante e sole almeno su parte del. •domaine sklable». va meraviglia del mondo») uniscono anche d'inverno validità sciistica con una discesa fuorlplsta di altissima classe e notevole difficoltà come quella del ghiaccialo del Toula. Courmayeur non sta a dormire sugli allori (l'anno scorso, a fronte di un discreto Incremento del turismo Italiano si è registrato un sensibile calo degli stranieri) ma ha un forte programma di investimenti. E' di questi giorni l'inaugirazlone della nuova telecablna da Pian a Col Chécroult costruita dall'Agudlo che con le sue vetturette a sei posti su 550 metri di dlsllvello e una portata oraria di 2250 persone è l'Impianto più potente d'Italia. Nel prossimi anni (11 programma si chiama «Orizzonte 1990») si dovrà rifare la funivia dello Youla, passando dall'attuale funivia con cabine a 25 posti a una con cabine da almeno 100 persone; una nuova, potentissima seggiovia triposto Zerotta-Ool Chécroult per evitare l'imbottigliamento sul fondo della Val Veny; 11 collegamento fra 1 comprensori di Courmayeur e di La Thuile con un metrò alpino in galleria slmile a quelli svizzeri di Zermatt o di Saas Fee. Poi, ma sarà già operante il prossimo inverno, l'acquedotto dalla Dora fino su a Pian Chécroult per garantire l'Innevamento artificiale per le gare di dicembre della Coppa del Mondo. GLI UOMINI. La fama di Courmayeur è dovuta in gran parte agli uomini che l'hanno fatta diventare grande, a partire dalle celebri famiglie di guide. Alpinisti di eccezionali capacità si sono stabiliti qui: da Walter Bonetti a Toni Gobbi, da Cosimo Zappelll a quell'uomo grande e tormentato che era Giorgio Bertone. Poi i grandi «managers», dal conte Lora Totino, maestro dell'arte funiviaria, propugnatore del Traforo del Bianco, a Titta Gilbert,, mecenate dei ghiacciai, a Piero Savoretti, «l'uomo di Togllattlgrad» e di tanti altri -affari del secolo», senza il quale Courmayeur sarebbe ancora 11 villaggio di vent'anni fa. I PREZZI. L'abbonamento giornaliero a tutti gli Impianti delle. Funivie Val Veny costa 27 mila lire; sette giorni sono venduti a 133 mila lire In bassa stagione e a 156 mila in alta. L'abbonamento stagionale (con altre agevolazioni assicurative e di servizi) costa vezzosamente 699 mila-lire. Gli alberghi offrono le settimane bianche in pensione completa (esclusi gli impianti di risalita) da prezzi intorno alle 300 mila lire (esercizi a due stelle, bassa stagione) a quasi 800 mila lire (il meglio del 4 stelle, alta stagione). Inutile dire che un slmile «paesone» ha ogni possibile offerta di negozi e ristoranti celebri come La maison de Filippo a Entrèves (vedi servizio in quarta pagina). Leo Garin è presidente dell'Azienda di soggiorno, era rallyman, bravo sciatore, amico di tutti 1 vip, ha sfamato Per tini e Hiro Hlto; si può uscire, senza salassi al portafogli, ultraabboffatl e felici. Gigi Mattana

Persone citate: Cosimo Zappelll, Giorgio Bertone, Hiro Hlto, Leo Garin, Lora, Mont, Piero Savoretti, Titta Gilbert, Totino, Walter Bonetti