Milano ottimista
Milano ottimista Milano ottimista (Segue dalla l'pagina) .comperato 1 palazzi di via Manzoni. E difatti, in certe strade, durante il giorno, si vedono passare soltanto uomini tristi In tenuta da business, 11 cappotto di cashemlre scura la cravatta impeccabile, al massimo qualche cedimento che quasi sempre colvolge la calzatura, i Ma nelle vie del centro restano anche saldamente ancorate le vecchie famiglie, mentre gli emergenti fanno carte false per approdarvi. Interi palazzi vengono ristrutturati e notorietà e censo sono denunciati dalle pulsantiere del portoni, dove 11 cognome è sostituito da numeri o sigle misteriose. Ma se 11 terziario Avanzato dilaga Inesorabile nel punti strategici, la città reagisce risanando vecchio- , me e bassifondi. v Partendo dal centro l'ortinlvora sete di spazio conferisce status a un quartiere dopo l'altro. E' successo pelle vie più equivoche di Bret ra, famose un tempo per lt case chiuse, per 1 Navigli, per 11 Ticinese. L'ultima preda è il quartiere cinese, la prossima sarà risola, zona al confine di porta Volta, tagliata In due dalla .stazione Garibaldi. — ' Quello che accade per le case, succede per 1 negozi: lo chic dilaga dal prestigio? so triangolo Montenapoleone-Splga-Matteottl, meta obbligata per lo shopping del Vip di ogni paese, alle botteghe esclusive di Solferino e via Madonnina, ai quartieri risanati o residenziali della cintura. A eccezione del maghi della couture, non c'è catena anche di lusso che non abbia ormai piazzato capisaldi nelle vie del grande traffico. Corso Vercelli o Buenos Alres£ Su Milano pesa però un grosso handicap: U dirne; che In alcune giornate Invernali chiude la città sotto una cappa giallastra e tra^ sforma In camere a gas le ■vie di maggior traffica Se» con do un recente studiò dell'Economici. Milano e pio sovraffcllata di veicoli ■di-, New York, Toronto ,i Londra. I detti su Milano sono tantissimi. Il più meneghino è «Mllan l'è un gran Mt lan.. Il più singolare è forse iquelio trovato dal triestini jche negli Anni Cinquanta 'vi emigrarono «A Milano arrivi con un manico di scopa, e cresce un albero». 9 Valerla Sacchi t sfoglie del Sud
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