Così la Sicilia non sarà più un'isola di Maria Grazia Bruzzone

Così la Sicilia non sarà più un'isola Così la Sicilia non sarà più un'isola ScemlzistlnipfsIfmptTbcppl SARA' molto probabilmente un ponte sospeso lungo 3300 metri 11 collegamento autostradale e ferroviario che nel Duemila potrebbe unire la Sicilia al continente. Il condì-, zlonale è ancora d'obbligo, il ponte emerge come ipotesi favorita dagli studi di fattibilità appena ultimati dalla Società. Stretto di Messina (51 per cento gruppo Iri) incaricata. dell'operai, ciclopica. Ma la scelta definitiva fra le varie tipologie proposte (subalvee, alvee, aeree, In pratica: gallerie sotto 11 fondale marino, gallerie Immerse in acqua, oltre al ponte sospeso) spetta ora al tecnici del ministeri dei Trasporti e dei Lavori Pubblici. Il 27 dicembre scorso la j «Stretto dt Messina» ha consegnato ai ministri 1 sei ponderosi volumi del rapporto di sintesi sulla fattibilità. La decisione delle autorità prevista entro il prossimo giugno farà scattare la nuova fase di elaborazione del progetto di massima (due anni) che dovrà essere j approvato dal Parlamento' con un'apposita legge finanziarla. Il progetto esecutivo sarà redatto l'anno seguente, durante 11 quale verrebbero già iniziati i la-. vorl fondazlonall. Solo allora partirà la costruzione vera e propria. Se tutto va bene. Scienza ed economia, tecnologia e. politica 'si Intrecciano In un'impresa che richiederà 5 mila miliardi e impiegherà in 8 anni 6 mila persone. L'enorme cantiere è previsto nella piana di Oiota Tauro, affacciato sul nuovo porto. Le Infrastrutture comprendono l'acquisto e la preparazione del terreni, le rampe, 1 raccordi stradali e ferroviari, la provvisoria ristrutturazione dei traghetti. Un insieme di opere di sicuro beneficio per lo sviluppo del Mezzogiorno e dai costi gestionali comunque inferiori, secondo' 1 calcoli fatti, a qùélli:attùàll.' ' Tutto questo e molto altro ancora è stato oggetto di analisi puntuali durante gli studi fattibilità durati quattro anni. Un lavoro che ha coinvolto schiere di do-; centi universitari Italiani e' stranieri, esperti e tecnici di ogni genere e fa apparire il collegamento calabro-slculo un'impresa monumentale per le sue implicazioni multldiscpllnarl più ancora forse che per la sua mole d'eccezione. Trenta gruppi di verifica hanno esaminato l'ambiente atmosferico, marino, SE il ponte sospeso sul mare è la soluzione favorita dagli studi di fattibilità, quali sono le tipologie scartate, quali le meno probabili? Alcune ipotesi sono già state scartate nel concorso del 1969 perché giudicate impossibili per la sicurezza o per valenze ambientali negative. E' il caso del ponti galleggianti, che Impedirebbero la navigazione nello mmmmmmm Quando Inghilterra e Sicilia saranno collegate al continente sarà possibile andare in auto o in treno da Londra a Palermo. In alto: come dovrebbe presentarsi il ponte sullo Stretto di. Messina secondo uno dei progetti oggi ritenuti più probabili; ldrodlnamlco, geoslsmlco, tettonico, geochimico, vulcanologico; hanno studiato l'idrobiologia animale, analizzato (per la prima volta) 11 flusso della navigazione nello stretto, valutato le conseguenze economiche e sociali del collegamento stabile e l'impatto sul territorio e l'ecosistema di ogni soluzione, costruito scenari d| rischio;prolettatirinJSOi 400. 2000 anni. ! E' avviata la costruzione di quattro stazioni permanenti di rilevamento. L'osservatorio meteocUmatlco è già In funzione e controlla l'andamento del venti e delie piogge acide. Quello dei ' fenomeni precursori del sismi, studiato in collaborazione con la Protezione Civile, sarà il più avanzato del genere in Europa. Un'altro assicurerà 11 monitoraggio delle correnti e del moti ondosi, mentre la stazione per la sicurezza della navigazione vigilerà sul passaggio marittimo, contribuendo a evitare disastri ecologici come quello della petroliera Patmos. E' già pronto un simulatore tridimensionale col quale ci si può addestrare a pilotare le navi tra le correnti dello stretto rappresentate sullo schermo del computer. Quale 11 senso di tanto lavoro? Lo spiega il professor Gianfranco Guardini, amministratore delegato della società Stretto di Messina, impegnato da una vita, nelle, grandi oriere mgegrieristlche, da un ventennio nella sfida messinese. «I sei progetti vincitori del concorso del 1969 aveva-. no sgombrato 11 campo dal-' le Idee più fantasiose e indi-. cavano alcune tipologie di base. Dovevamo verificarne la fattibilità operativa, ma come? Abbiamo scelto l'unica strada in grado di offrire una sicurezza scientifica, quella dell'analisi sistematica di fattibilità. «In sostanza — continua Gilardlnl — si è trattato di definire una serie di parametri tecnici, ambientali, economici, per arrivare a quelli che chiamiamo postulati di progetto, oltre alle richieste dell'utenza. Una sorta di griglia attraverso la quale filtrare le possibili proposte». E' cosi che è emersa come preferibile la soluzione che appariva come la più elegante ma anche come la più ardita: il ponte sospeso a una sola campata, lanciato sul mare pei- oltre tre chilometri. Il tìlù lungo del genere mal costruito al mondo, che permetta anche 11 transito del treni. L'ipotesi è passata con sucesso al vaglio delle simulazioni condotte nella galleria del vento della Fiat e delle sperimentazioni sul ponte ferroviario sul Po, vicino a Piacenza. «Cunei di progettazione» questi — come 11 chiamano 1 tecnici— che è statò necessario inserire nelle analisi strutturali e aeroelastlche preliminari guidate da Giorgio Diana, Alberto Castellani, Leo Pinzi, Michele Yamiolkowski e Franco Di Malo, docenti al Politecnico di Milano e Torino. . Le sfide poste dall'ipotesi aerea erano sostanzialmente tre: • 1) La stabilità del piloni in risposta a fenomeni sismici eccezionali, In una zona a rischio come quella dello Stretto; • 2) la possibilità di collocare binari ferroviari necessariaménte rigidi su ' uria struttura per definizione flessibile; • 3) la capacità di un ponte lungo 3300 metri di resistere alle sollecitazioni del vento e alle vibrazioni del traffico, soprattutto ferroviario. Oggi queste Incognite possono dirsi superate. «Il rischio sismico zero non esiste, ma il terremoto più violento negli ultimi duemila anni è risultato quello di Messina del 1908. Abbiamo ipotizzato un caso' ancora più grave. Quando anche tutte le case crollassero, la nostra struttura sa- spettare la pendenza delle ferrovie, limitata a un massimo del 13.5 per mille; 2) la' durata dei lavori e i costi doppi o tripli. Più economica di quella aerea è la tipologia alvea, proposta Infatti tra le possibilità concrete. In compenso, grande è la sua alcatorietà e sconosciute sono le tecniche di costruzione; tunnel sospesi nell'acqua non ne esistono al mondo. logiche, natura del suolo): le radici si dirigono verso 11 basso e 11 fusto verso l'alto, in modo, da mantenere il Ibaricentro nel corpo vegetale in condizioni di stabilità. A provocare il fenomeno provvedono alcune sostanze di carattere ormonale sensibili alla gravità. Nello spazio le piante sviluppano radici, fusto e foglie con andamento a caso. Il fenomeno è già stato sperimentato e si sono già avute varie risposte. Alcune di 0 rebbe sempre In piedi», spiegano gli ingegneri torinesi e milanesi. Contro l'ondeggiamento (flutter) e lo svirgolamelo (buffetlng) a cui sono soggetti 1 ponti sospesi, sono previsti vari accorgimenti, fra 1 quali lunghi alettoni stabilizzanti. Il modello è stato sottoposto a venti di '360 chilometri orari senza conseguenze negative. Ma :nonéf bratta solo di interi;sita. Il ponte sul Takoma nello Stato di Washington, cadde 45 anni fa mentre soffiava un vento di sole 35 migliti all'ora. •, L'importante, spiegano ancora gli Ingegneri, è che le frequenze sollecitate siano fra loro distanti. La chiave è la struttura complessiva. Un problema analogo suscitano le vibrazioni: bisogna evitare che le frequenze si sommino. In modo empirico lo sapevano già gli antichi romani che sul ponti imponevano agli squadroni di soldati di rompere 11 passo. «H progetto che verrà fuori sarà una novità assoluta, pur avendo delle convergenze con l'impresa che 1 giapponesi stanno realizzando sull'Asakl. E sarà una conquista della scienza italiana», dichiara Guardini con una certa fierezza. «Quello che conta sono 1 concetti scientifici che hanno risolto 1 problemi. Le Maria Grazia Bruzzone Continua a pagina 2 in settima colonna s ni 3 3. queste, molto importanti, {mancano ancora. Si potrebbe procedere a nuovi esperimenti con organismi di vario tipo e di varie dimensioni, In modo da ottenere 1 risultati che ancora mancano. Come si vede, 1 problemi aperti sono moltissimi, ma altrettante sono le possibilità di individuare esperimenti adatti a rispondere ai vari interrogativi Non c'è che mettersi al lavoro. Giancarlo Maslni

Persone citate: Alberto Castellani, Franco Di Malo, Giancarlo Maslni, Gianfranco Guardini, Giorgio Diana, Guardini, Ingegneri, Leo Pinzi, Michele Yamiolkowski