Un viaggio sereno chiamato malattia

Vn viaggio sereno chiamato malattia Vn viaggio sereno chiamato malattia appena usciti Mimi Zorzi: «La vita a metà» La Cina al femminile — Racconti di tre scrittrici cinesi, protagoniste del rinnovamento culturale e dell'emancipazione femminile in quel paese: .Tre donne cinesi», scritti di Ding Ling, Huang Luyln, Bing Xin (Guida, pp. 210, L. 18.000). Filosofia — Gli atti di un convegno su Dilthey, organizzato dall'Università di Napoli nell'83, affrontano i temi principali della riflessione del celebre filosofo: il rapporto con la metafisica, il concetto di scienza e il relativismo, la teoria della storicità: .Wilhelm Dilthey. Critica della metafisica e ragione storica» a cura di Giuseppe Cacciatore e Giuseppe Cantìllo (li Mulino, pp. 430, L. 30.000). Un pensatore controrivoluzionario — £' Louis de Ronald cui si deve il polemico saggio .La costituzione come esistenza» scritto in risposta alle considerazioni di M.me de Staél sulla rivoluzione francese (Edizioni Settimo Sigillo, Roma, pp. 86, L. 9000). A cura di Theodoro Klitsche de la Grange. Sul pensiero politico — Ristampa ampliata della .Storia delle dottrine politiche in Italia» di Ettore A. Albertoni negli Oscar Studio Mondadori (pp. 412, L. 20.000). Origini, fondamenti e protagonisti della filosofia politica dal Medioevo al Novecento da Machiavelli a Croce. Scienze umane — Le più recenti riflessioni di Arnaldo Momigliano sul concetto di storia antica e sulla tradizione storicistica italiana, nel libro in gran parte inedito: .Tra storia e storicismo» (Nistri Liscili, pp. 264, L. 25.000). TUTTOL1BR1 /Vuoivi strie Anno XII • N. 486 . Il numero di oggi 18 gennaio 1986 è uscito in 545.387 copie Narrativa giapponese — «Ricordi di mia madre» è il titolo del Ubro di Yasushi Inoue, uno dei maggiori scrittori giapponesi del nostro secolo (Spirali, pp. 190, L. 12.000). La protagonista del tre racconti del volume è la madre, vista come figura reale e come simbolo della maternità e della senilità. Fantasia eroica — Un'antologia di racconti .Fantasy» inedita in Italia: 22 storie ambientate in luoghi fantastici che spaziano dall'epica eroica all'horror surreale. A cura di Sandro Pergamena (Nord, pp. 691, L. 28.000). Classici francesi — Due titoli francesi nella collana .La memoria» di Sellerio, il racconto sconosciuto (non è compreso nemmeno nelle edizioni della Plèiade); -L'uccello bianco» di Denis Diderot (pp. 100, L. 5000), contemporaneo ai .Gioielli indiscreti»; .Adelaide» scritto nel 1869 da Joseph-Arthur de Qobtneau (pp. 60, L. 4000). Il barocco in Francia — Il saggio di critica letteraria del docente Jean Rousset .Letteratura dell'età barocca in Francia» (Mulino, pp. 354, L. 30.000) privilegia la ricerca dei .segni» del barocco nel panorama estetico europeo e dà quindi ampio spazio all'arte, alle forme plastiche, al teatro. Critica letteraria — Uno stùdio sulla cultura e la letteratura americane, in particolare sul genere letterario del fantastico e del sublime: .Agone» del docente Harold Bloom (Spirali, pp. 345, L. 22.000). Il capitolo conclusivo 6 dedicato alle prospettive culturali.della comunità ebraica americana. Racconti teologici — Aldo Bodrato scrive 12 racconti teologici che ricostruiscono il cammino della fede biblico-cristiana dai patriarchi ai giorni nòstri, da Giacobbe a Bonhoeffer (.Le opere della notte», Claudiana, pp. W. L. 14.000). ESISTONO, ci sono, accadimenti traumatici e però naturali che mettono in moto reazioni di varie specie, ma proporzionate sempre all'intensità del fenomeno. Uno degli accadimenti di più frequente rappresentazione è, proprio per la sua frequenza e per la sua consistenza, la malattia. La malattia, presa in tutte le sue fasi, acute mortali convaiescenziali è uno dei temi centrali della narrativa (e della poesia) anche per un elevatissimo tasso di metaforicltà, per 11 facile trasferimento delle sue qualità dal corpo aila psiche. Tra le malattie, poi, ci sono le distinzioni (ancora per via dt qualità metaforiche) per virtù più o meno letterarie. Ci fu la peste, c'è stata la tisi, c'è 11 cancro, mail che si arricchiscono di funzioni simboliche, fino a allegorizzarsi. * * Accade a volte che 11 narratore sia anche il testimone, lo sperimentatore, e allora l'autobiografico racconto si carica di un nuovo pathos, quello che provle. ne dalla coscienza, nel lettore, d'essere di fronte a un'esperienza vera, dove la patologia non ha bisogno di travestirsi in metafora. LI tutto è reale, le apprensioni e le paure, ancorché attutite dalla felice soluzione, dall'atmosfera dello scampato pericolo, dalla sopravvivenza (semmai 11 pericolo è dell'idillio, addirittura). Non c'è, o non ci sarebbe, bisogno di sovraccarichi simbolici ulteriori. Cosi non ha pensato Mimi Zorzi, ormai al suo quarto romanzo, La vita a metà. La Zorzi ha invece preferito procedere a rovescio e rendere più letteraria la sua storia: la «malattia» lei l'ha avuta sul serio, è stata In ospedale, ne è uscita, ha trepidato. E ora ha trasfigurato tutto dò nell'allegorìa di un viaggio su una carrozza ferroviaria, con tanto di capotreno e controllori, con lieta conclusiva discesa alla stazione buona. La decodifica è comunque facilissima e senza misteri (superfluo l'espediente?), se il lettore trasferisce tutto l'apparato nella sua naturale sede ospedaliera: il racconto di una grave malattia come il cancro. * * E1111 libro diventa bello perché vero, i trasallmenti, le solidarietà contigue, le memorie risorgenti, le apprensioni, gli affetti ridimensionati o ridistribuiti o • riassapporatl. Non è un consiglio di lettura, questo, ma la condizione In cui si viene a trovare il lettore nel seguire quella che non è l'asettica e oggettiva cronaca di un «viaggio», ma 11 sentimentale accompagnamento del protagonista all'intèrno del suo male. Il suo rapporto con 1'«intruso». Folco Portinari Mimi Zorzi: «La vita a metà». Rusconi, 193 pagine, 18.000 lire.

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