Perché scelgo questo romanzo di Luciano Genta

Perché scelgo Perché scelgo questo romanzo Dall'Olanda per Chiara Sono olandese e da qualche anno studio un po' italiano. Adesso sono capace di parlare con gli amici italiani e leggere un libro nella lingua italiana. Per restare un po' intorniata, compro ogni settimana ad Amsterdam La Stampa di sabato con il supplemento Tuttolibri. Non ho letto ancora tanti libri in italiano ma nondimeno ho voglia partecipare al concorso . Ho scelto: Piero Chiara, La stanza di Vescovo. Ho letto questo libro quando ero in vacanza a Torino e sono stata con gli amici torinesi al Lago Maggiore. Il libro mi ha piaciuto tanto perché ho visto quasi tutte le città nominate dall'autore. Per me il libro è scritto chiaro e in modo divertente. Alie Bolding pensionata. Amsterdam L'inferno di Manganelli Dall'inferno, di Giorgio Manganelli. E' la storia di un uomo che muore o che suppone di morire; l'aldilà risulta ai suoi occhi un luogo poco raccomandabile, pieno di personaggi che non si fanno mai gli affari loro e sono affetti da forme piuttosto acute di logorrea e di coprolalia. Sono quegli stessi che si danno convegno nelle sale d'aspetto delle stazioni dei centri rurali, ma incontrarli anche all'Inferno fa certamente più impressione. Lo stile è di sorvegliatissima dismisura: l'autore si fa scrupolo di non arretrare dinanzi a niente. D'altronde, egli parla di un luogo che. se non è proprio l'Inferno (viene concesso il beneficio del dubbio), è certo qualcosa di simile. Claudio Morandini Insegnante. Aosta Le fiamme di Festa Campanile Per amore, solo per amore di Pasquale Festa Campanile. Il libro è un grandioso simbolo di una vita perenne, che sempre rinasce e si rinnova. Una vita che è fuoco e fiamma che arde. E' una fioritura di immagini colorate e delicate che si dipanano e si proiettano con una liricità armoniosa d'amore, soffusa di dolcezza e di vita, negli abissi del cuore. Ogni pagina, è un rapporto unitario tra vita ed amore, attraverso modulazioni coloristiche ' di espressioni e di sensazioni, dove luci ed ombre hanno sempre un loro significato, che esaltano il senso del creato e del divino. Ambra Ricci universitaria. Cesena La favola di Kundera Il libro del riso e dell'oblio di Kundera. 'Quando l'uomo pensa, Dio ride' ricordava Milan Kundera ad un recente convegno di scrittori: il riso provocato dalle piccole miserie dei 'Pensatori, deputati (intellettuali, uomini mondani e politici), ed il riso idiota dei mistici ^ispirato da Dio?) sono i temi principali di questo perfetto .roman philosophique.. Ma c'è pure l'oblio, quello imposto dai regimi totalitari e quello assoluto dell'infanzia e della morte. E il libro, naturalmente, poteva anche dirsi .della tragedia e della memoria., perché le antitesi vi giocano lo stesso ruolo. Non si pensi però ad un libro triste: anche le storie più tragiche sono rivolte in favola. Bruna Soravla universitaria, Roma Le spie di Le Carré L'onorevole scolaro di John Le Carré. E' stato il mio primo, fulminante Incontro con Le Carré e lo spionaggio. In seguito ho. letto altri suoi romanzi ma tutto è cominciato 11, in quell'addentrarsi faticoso ma inesorabile nel mondo delle spie. Ho apprezzato la densità dell'intreccio e la cura dello stile, l'esagerazione e la misura dei personaggi, la verosimiglianza, mai invadente, dei fatti, l'immagine di un'Asia torbida e perduta, vicina e lontanissima. Lucina Fadabini operatore sociale. Colombare (Bs) gore nell'88 la legge che impone a tutti i librai registri di magazzino analitici. «Questi problemi pratici ed economici sono come sempre ancor più gravi per i librai del Sud — osserva Mario Guida —. Il mercato è più ristretto, vendiamo di meno, ma dobbiamo essere più riforniti, tenere tutto, compresi i testi scolastici, un'ancora di salvezza. Scontiamo difficoltà e ritardi nei rifornimenti, cosi ci addossiamo prenotazioni più alte. Anticipiamo più denaro e diventiamo i banchieri degli editori». A maggior ragione, osserva Renato Montroni, non basta affidarsi all'inventario di fine anno, operazione che per altro egli giudica «di grande semplicità: dipende da come lo si fa, da quali obiettivi ci si. pone e quali risultati si vogliono controllare. E' inutile accorgersi a fine dicembre che qualcosa non ha funzionato in primavera. Occorre una verifica continua». Di qui si misura la professionalità di un libraio, che non si limita ad andare a naso. Anche l'inventario diventa la spia di un bisogno di formazione manageriale: non a caso sarà il primo argomento del corso di lezioni alla .Scuola per librai Umberto ed Elisabetta Mauri., che inizierà il suo terzo anno a Venezia lunedì 20 gennaio. Luciano Genta

Luoghi citati: Asia, Cesena, Olanda, Roma, Torino, Venezia