In quei vecchi testi la ricerca dell'eterna giovinezza

Le sorprese dell'antiquario Le sorprese dell'antiquario In quei vecchi testi la ricerca dell'eterna giovinezza Che gli orang-utong tasserò ghiotti di gorgonzola non ebbe a sospettarlo neanche il nostro più fantasioso inventore d'avventure, il Salgari, che pure, con quegli antropoidi, sembrava avere non poca familiarità. A rivelare per primo questa loro singolare predilezione fu invece un autore che, nella'memoria dei meno giovani, è ricordato soprattutto per i suoi accesi quanto eccessivi commenti radiofonici contro la •perfida Albione, nel corso dell'ulama guerra: l'aretino Appelius, viaggiatore per vocazione e scrittore assai garbato. L'AppeUus, nel suo libro Asia Gialla (ed. Alpes, Milano 1926), raccolse le confidenze sulle speciali abitudini degli •uomini dei boschi, da un genovese di Pegli, cacciatore e allevatore nel Borneo di quelle scimmie dal pelo rossiccio. Batonga Luigi, al secolo Luigi Sicario, sapeva infatti tutto sugli oranghi Da quel buon ligure che era, aveva fiutato subito l'affare, allorché si diffuse nel mondo l'interesse per il dottor Voronoff, inventore dell'.idea bellissima, dell'eterna giovinezza.' L'eccellente medico sembrava davvero riuscito a ridare vigore (e virilità) a non pochi uomini, infiacchiti dagli strapazzi o indeboliti dagli anni, operando innesti con quelle ghiandole che , pudicamente si chiamavano interstiziali. Detti organi venivano prelevati da ignari primati, stimando che tra essi meglio si prestassero allo scopo i fulvi scimmioni del Borneo. Nato a Voronezh, in Ucraina, nel 1866, Serghe) Voronov era emigrato in Francia all'età di trentun anni, francesizzando il proprio nome in Serge Voronoff. Esercitò la professione medica, dedicandosi, tra l'altro, a insoliti esperimenti di trapiani su animali, di cui diede notizia in relazioni pubblicate negli anni 1912-14, senza destare tuttavia grande impressione. Allo scoppio del primo confetto mondiale. Paesi, soprattutto negli Usa, dóve si arrivò a pagare (nel 1924) l'intervento di un suo allievo ben 25.000 dollari. Per quanto riguardava le tariffe, Voronoff, se non fu proprio all'altezza dei suoi epigoni americani, non era neppure totalmente sprovvisto del senso degli affari. Guadagnò, infatti, ingenti fortune, giudiziosamente investite nel ramo. Intorno agli Anni 30 aprì una clinica a Grimaldi, in Riviera, con gabbie di cemento, camuffate che sembravano tronchi d'albero per non impressionare gli scimmioni che vi venivano rinchiusi. Quando, allo scoppio della guerra, Voronoff, con la giovane moglie Gertrude (73 anni lui, 23 lei), ti ritirò in Svizzera, a Losanna, la famosa villa del chàteau Grimaldi, che fu miraggio di astenici, impotenti, vegliardi, frusti e consumati viveurs, cominciò a subire le implacabili ingiurie del tempo. Oggi le stanze della .Torre Saracena., in cui si operavano i magici ringiovanimenti, sono banalmente ripartite in alloggi condominiali, mentre le vuote prigioni delle scimmie confondono i loro finti alberi con invadenti e meno finte sterpaglie. Serge Voronoff morì all'età di 85 anni, nel 1951. Di lui (e dei suoi interventi), ormai, non si parlava più da oltre un decennio. Le mode passano. Comincia a profilarsi il transilvanico •gerovital.; per i fiacchi 6 quasi pronto l'ormonico •vitaviron.. Dell'eminente chirurgo restano tuttavia alcuni libri fondamentali, divenuti rari con il tempo. Abbiamo rintracciato una preziosa copia del citato Quarantetrois greffes e un'altra deUEtude de la vietllesse et ina méthode de rajeunissement (1926), rispettivamente a 35.000 e 30.000 lire presso la libreria Peyrot di Torino (piazza Savoia 8). L'Asia Gialla . di Mario Appelius si può trovare da Vittorio a Firenze (via Verdi 33 r) per non più di 10.000 lire. Serge Voronoff il dottor Voronoff prestò servizio, come capo chirurgo, nell'ospedale da campo per soldati russi. Finita la guerra, prosegui nelle sue ricerche.e, dopo appena un paio d'anni, annunciò ufficialmente la sua scoperta, pubblicando Quarantetrois greffes du singe à l'homme (ed. Doin, Paris 1921). Insomma, l'uomo poteva riacquistare la giovinezza perduta. Sembrava una storia tutta da ridere. E ci risero in parecchi. Lo chiamarono .chirurgo degli zebedei.. Ma c'era anche chi ci credeva. Ci fu anche chi seguiva con fiducia i suoi insegnamenti. Ebbe discepoli in molti Rolando Jotti

Persone citate: Appelius, Grimaldi, Mario Appelius, Peyrot, Rolando Jotti, Salgari, Serge Voronoff, Torre Saracena

Luoghi citati: Asia, Firenze, Francia, Losanna, Milano, Svizzera, Torino, Ucraina, Usa