Avellino troppo ingenuo, il Milan si salva

Gli irpini, subito in vantaggio» sbagliano il gol del ko e i rossoneri pareggiano a pochi minuti dalla fine Gli irpini, subito in vantaggio» sbagliano il gol del ko e i rossoneri pareggiano a pochi minuti dalla fine Avellino troppo ingenuo, ìlMUan si salva Reti di Colomba (rigore al 5 ') e Wilkins (83') - Palo di Di Bartolomei su calcio Avellino-MHa AVELLINO (all. Ivlc): Coccia 7; Ferronl 6,5, Amodio 6,5; De Napoli 8, Garuti 6, Zandona 6,5; Agostinelli G, Benedetti 6,5, Diaz 6,5, Colomba 6 (77' Alessio 5), Bertoni 6. MILAN (all. Lledholm): Terraneo 7; Tassottl 6, Maldlnl 5,5; Baresi 6, Di Bartolomei 6, Galli 6; Evani 6,5, Wilkins 6,5, Hateley 5,5, Rossi 5,5, Vlrdis 5,5. Arbitro: Longhl 5. Reti: 5' Colomba rigore, 83' Wilkins. dal nostro Inviato AVELLINO — Un Milan dignitoso e ricco di orgoglio scende in campo con l'ammirevole e unico obiettivo di ignorare le vicende extra-calcistlsche che si abbattono sulla società. Ed ottiene un pareggio tanto prezioso quanto meritato. L'impegno e la professionalità consentono ai rossoneri di ovviare innanzitutto ad evidenti lacune dinamiche e, di conseguenza, di rimettere in piedi un risultato che si volge loro subito contro. L'Avellino, fors'anche galvanizzato dal risultato ottenuto sette giorni fa con l'Inter, si accende subito e le fiammate bruciano l'avversario nel giro di cinque minuti. Sembra un fuoco d'artificio, poiché sulla riflessività e sul disegni nitidi del Milan si avventa l'Avellino, cui l'astuto Ivic ha conferito senso realistico accoppiato ad aggressività. Si è questa virth. che mette a disagio la squadra di Liedholm che, oltretutto, non intuisce che Bertoni è una finta punta, la quale si ritrae per dare spoeto al dirompente Benedetti. Il biondo centrocampista approfitta di un errore di Maldini per presentarsi, già al secondo minuto, davanti a Terraneo, con un pallone che il portiere respinge molto bene. Ma il secondo campanello d'allarme squilla al 5', ancora con Benedetti che approfitta di un profondo suggerimento di Colomba, supera Terraneo, dal quale è «abbattuto» in maniera decisiva anche se non volontaria. Il rigore è trasformato da Colomba con finta e sinistro imprendibile. Le difficoltà, enormi dato il fondo del campo che non consente leziosismi a chi vi si sente portato, aumentano per il Milan tanto che la corsa al recupero diventa per lui mol¬ o di punizione - In grande evidenza Bene an Bartolomei si conclude sul montante sinistro di Coccia, e anche se Paolo Rossi (W) è trattenuto in area da Ferroni, mentre tenta di sfruttare un assist di Hateley. Fiammate che non bruciano, però. Inutile ribadire che gli uomini di Liedholm, da Wilkins a Di Bartolomei, da Virdis a Tassottl, sono portati più all'elaborazione dello schema orizsontale che alla profondità. Liedholm utilizza al meglio le risorse, ma contro quell'Avellino che aggredisce è difficile andare a fondo campo (Evani a sinistra, Tassottl e Paolo Rossi a destra) per dare contributi alle attese «aeree» di Hateley e di Virdis, cui fra l'altro Amodio e Garuti fanno ottima guardia. E quando l'azione rossonera 1-1 ANGELO CAROLI to ardua. Benedetti e un cavallo che trova degno partner nell'eccezionale De Napoli, mentre Bertoni dà loro continuo sostegno con l'appoggio più razionale l di Colomba. Tutti si muovono con rapidità e la loro è un'aggressione che toglie respiro ai rossoneri. Il Milan infatti è a disagio, anche se all'S^una punizione da 30 metri battuta da Di m detti e De Napoli si esaurisce fisiologicamente al limite dei 16 metri avellinesi, vuoi per l'attento sbarramento di Ivic, vuoi per le complicazioni che derivano dal terreno allentato, De Napoli e Benedetti danno scossoni violenti per far tirare la squadra e per tener desta la difesa avversaria. Si ha però la sensazione che il palleggio che parte da Maldini o.da Baresi, che passa da Di Bartolomei o da Wilkins prima di trovare sbocco su Tassotti o Evani possa, a lungo andare, creare appannamento alla freschezza degli irpini. E sta qui la chiave della partita. L'Avellino, forse Inconsapevolmente, cerca il colpo del k.o. e quasi lo trova con Bertoni al 61', quando dopo uno slalom il numero 11 conclude con debolezza su Terraneo, e pel con Diaz (64% il cui intervento a deviare un ottimo assist di Agostinelli si conclude di poco a lato. Sono energie gettate al vento, ma come si può comandare al cuore? Il Milan non si disorienta, mantiene i nervi saldi e le idee lucide, e negli ultimi 20' domina il gioco. E se Paolo Rossi non colpisse cosi male da posizione molto favorevole (71') quel bel pallone offertogli da Evani, potrebbe pareggiare i conti molto prima. Tre minuti dopo l'ottimo Coccia si esibisce in un volo acrobatico su rovesciata di Wilkins e con pallone che colpisce la traversa. La sorte non assiste il Milan, per ora. Ma la fortuna paga i debiti all'83', quando Alessio, appena entrato al posto di Colomba, non sa trascinare la palla lontano dall'area. Rossi è sollecito a rimettere al centro, dove Oaruti respinge come può di testa. Sulla traiettoria si avventa Wilkins e, di sinistro, toglie il Milan dall'incubo. Risultato molto giusto, tutti contenti, dopo 90' che si lasciano alle spalle sei ammoniti (Galli, Virdis, Tassotti e Wilkins da una parte, Benedetti e De Nàpoli dall'altra). Longhl in questa chiave è molto attento, meno nel segnalare le infrazioni in area di rigore.

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