Reder in Austria ritratta le «scuse» per i crimini compiuti a Marzabotto

Uno scritto del «boia» nazista al settimanale viennese Die ganze Woche Uno scritto del «boia» nazista al settimanale viennese Die ganze Woche Reder in Austria ritratta le «s€use» per i crimini compiuti a Marzabotto Il capo delle SS, fiducia» - Lavora ! : tornato in patria Fanno scorso, si rifà vivo: «Non credo di dover mendicare come traduttore presso l'azienda di un amico deputato del partito popolare VIENNA — Nel primo anniversario del suo rientro in patria, Reder avrebbe ritrattato le scuse per gli avvenimenti di Marzabotto. «Durante i miei quarant'anni di prigionia, ostilità e calunnie sono state all'ordine del giorno. Continuano anche ora, dopo il mio rilascio, e non si esita a usare contro di me una mossa del mio avvocato italiano, pubblicata ora con gravi errori di traduzione. Da parte mia, non penso di dare ulteriori spiegazioni o di dovermi "ripulire" e mendicare fiducia. Voglio avere la mia tranquillità, vivere alcuni anni in pace e soprattutto ritrovare la salute*. Queste parole sono tratte da una nota datuioscrlun consegnata al settimanale. austriaco Die ■— Oanze Woche da Reder. Il settimanale, l'unico In Austria a ricordare l'anntversarlo del ritorno In patria del criminale nazista, ha pubblicato la nota, datata 1985 (ma 11 giorno e il mese sono cancellati), nel suo ultimo numero. Il settimanale pubblica anche una breve Intervista al criminale nazista, nella quale Reder esprime 11 desiderio di non essere seccato e rifiuta di parlare di «cose politiche*. Lo stesso Reder, però, ha smentito di aver concesso l'intervista, confermando invece di aver consegnato ad un giornalista del Die Oanze Woche la nota dattiloscritta. Da un anno Reder è corteggiato da giornalisti di vari Paesi, che gli hanno offerto anche somme cospicue di de¬ p2 — . ' " ■'■ — , >-•> • " ' naro per fargli dire qualcosa al microfono di un registratore. C'è chi si accontenterebbe di due parole dette al telefono. Ma finora ogni offerta era caduta nel nulla. Ma dov'è Reder, 11 cui rientro In patria ha causato l'anno scorso una mezza crisi di governo? Pare «he continui a vivere tra Vienna, presso l'anziana eia Olga Ruth, al n. 19 della Hartaeckerstrasse, e Strassburg, un paesino della Carlnzla. LI l'amico Oorton, deputato del partito popolare e proprietario di una segheria, già da tempo, gli avrebbe offerto di fare il traduttore d'Italiano, dati 1 rapporti commerciali della ditta con il nostro Paese e data la perfetta ''• conoscenza 'della lingua italiana da pattwdl'Reder.'E 2 — , >-•> • " ' lui alla fine avrebbe accettato. Per 11 resto, si sa ben poco. I canali per farsi vivo se li sceglie lui. Il prediletto è la Kameradschaft, 11 periodico della 'Kameradschaft IV*. che è l'organizzazione delle ex Waffen-SS. A questo giornale Reder mandò, in occasione delle feste natalizie, una lettera indirizzata al suoi «cari amic(«. 'Dal mio ritorno in patria — scrive — ringrazio quotidianametite il destino che mi ha dato e continua a darmi molto. In questi giorni i miei ringraziamenti vanno al miei amici. Senza fare il nome di nessuno, vorrei esprimere, in queste righe, la mia profonda gratitudine anche alle personalità della mia patria per il loro silenzioso e discréto aiutò*; Perché Reder ha taciuto cosi a lungo? *Lo stress del trasferimento, unito a uno stato di salute non buono, mi ha costretto, dalla tarda estate, a una lunga pausa, durante la quale sono di tanto in tanto anche uscito dalla mia patria. Nel futuro, vorrei tenere i miei amici al corrente delle mie condizioni nuovamente con una lettera circolare, che verrà pubblicata nel prossimo autunno e sarà inoltrata dal miei ornici «tessi». Segue la firma. Questo nel numero di dicembre 1985 del foglio periodico nel quale si riconoscono i 'Veterani della Seconda guerra mondiale*. Il numero di gennaio del Kamerad. l'organo del *Kameradschaftbund* austriaco, tra le altre cose, dà la sua commossa partecipazione alla vita di Reder, informando che «é stato versato su un libretto di risparmi destinato a Reder un obolo, raccolto nel corso di molti anni*. Naturalmente Reder ringrazia per l'offerta. Questa .Lega del cameratismo* austriaca è un'associazione con molti iscritti. Stando al dati offerti dall'associazione stessa, nel 19751 membri erano 300 mila, di cui 50 mila sotto 1 trent'annl. Il loro compito è principalmente quello di prendersi cura dei camerati. Non deve stupire che in due mesi due giornali di due associazioni si siano occupati di Reder. I gruppi organizzati per 11 nazionalsocialismo sono, in Austria, una cinquantina, di cui 23 a Vienna e, di essi, volendo, si potrebbero elencare le sigle e i nomi del rispettivi capi. Inoltre, esistono anche alcuni circoli, riuniti sotto 11 nome di ..Associazioni per alutare Reder*, come, del resto ce n'è uno per Rudolf Hess. Nonostante le diverse sfumature che distinguono sensibilmente un gruppo dall'altra ciò che unisce queste associazioni, oltre all'ideologia militarista, al razzismo e alla politica volta a rifondare una 'nazione tedesca* che vede Austria e Oermanla unite, è un'lnslstlta azione di discolpa e di revisione del passato. Nei lager tedeschi non 'ci sono mai state le camere a gas; questa storia è un'enorme menzogna Inventata per neutralizzare 11 popolo tedesco, si legge In una brossura intitolata »La bugia di Auschwitz*. E, tra 1 reduci dal campi di concentramento, c'è qualcuno disposto a testimoniarlo. Luisa Bicaldone

Luoghi citati: Austria, Marzabotto, Vienna