Giovanni Paolo II in India dopo sei anni di trattative

Dieci giorni nel sub-continente fra interrogativi e tensioni Dieci giorni nel sub-continente fra interrogativi e tensioni Giovanni Paolo II in India dopo sei anni di trattative La partenza venerdì Mahatma Gandhi per CITTÀ' DEL VATICANO — Fra pochi giorni Giovanni Paolo n parte per l'india, 11 primo viaggio Intercontinentale deil'86, un viaggio che si presenta carico di attese, tensioni e interrogativi. Il primo Papa a recarsi nel sub- continente fu Paolo VI, nel 1964: una visita breve, limitata a Bombay. Giovanni Paolo n invece toccherà, in dieci giorni di viaggio, 14 punti d'interesse, spostandosi da un capo all'altro del triangolo stretto fra l'Himalaya, l'oceano Indiano e il golfo del Bengala. Sei anni sono durati 1 contatti fra Vaticano e governo indiano per mettere a punto la visita, fortemente desiderata dalla Chiesa del Paese, una Chiesa piccola (dodici milioni e mezzo di fedeli, l'l,7% della popolazione), ma estremamente vitale e vivace. L'uccisione di Indirà Gandhi bloccò per qualche tempo le trattative; ma nella fase attuale di pacificazione interna Rajiv Gandhi vede nella visita di Giovanni Paolo II un mezzo efficace per rinforzare l'immagine positiva del Paese all'estero. Nonostante le reazioni polemiche, e in certi casi apertamente minacciose, di alcuni settori più o meno Integralisti della religione indù che mal sopportano le «con versioni» operate dalla Chiesa cattolica, e il proselitismo dei missionari (in larghissima maggioranza indiani), venerdì sera 11 «Jumbo» AHtalla noleggiato per l'occasione lascera Roma diretto a Delhi. Il Papa ieri ha definito l'India «nobile nazione»; sempre di più, in discorsi recenti, ha citato, a proposito della pace, 11 Mahtma Gandhi. E la sua visita incomincerà, non casualmente, proprio per porla sotto 11 segno della pace, con una visita al monumento funerario del protagonista dell'indipendenza indiana, il «fachiro seminudo», come lo definì Wlnston Churchill. Sarà questa l'occasione per pronunciare un discorso sulla pace, dopo aver fatto visita al presidente della repubblica e al primo ministrò RaJlv Gandhi! Poi, lasciata'Nuova Delhi, 11 Papa e 11 suo seguito si tufferanno nelle realtà del subcontinente 1 cui popoli «sono diversi fra di loro come i siciliani dai danesi; come ci ha detto nei giorni scorsi un prelato indiano residente a Roma; un continente in cui oltre all'hindi e all'Inglese sono riconosciute ufficialmente quindici lingue nazionali. Per tacere del dialetti e delle sottolingue. La prima tappa sarà fra i più antichi abitanti del Paese, gli aborigeni del Nord Est, spinti sul monti dalle invasioni ariane. A Ranchi, fra Delhi e Calcutta, la presenza della Chiesa è relativamente recente, ma esplosiva. Le conversioni fra queste tribù anlmlste si contano a centinaia di migliaia. Poi Calcutta: madre Teresa guiderà 11 papa alla sua casa per i poverissimi della città, il Ninnai Hrlday. Il giorno successivo, cambia lo scenario: fuori dalla città più povera del mondo, il gruppo pontificio si sposta nelle colline dell'Assam, «Area sensibile» al confine con la Cina, la Birmania e 11 Bangladesh,1 dove normalmente non è permesso arrivare agli stranieri, e in particolare al capi di Sta-' to. E' un altro punto di crescita della Chiesa cattolica, anche se, come scrive Lucio Brunelli su «Trenta Giorni», sul numero del neo convertiti «si preferisce mantenere un certo rsdcdtcnsdftdqd ì sera - Prima tappa er un discorso sulla pa riserbo per non urtare la suscettibilità del mondo ortodosso induista*. Viene poi 11 momento della costa orientale, a Madras, e dell'Incontro con 1 rappresentanti delle altre religioni non cristiane: Induisti, mussulmani, slkh, buddisti. A Madras sono conservate le reliquie dell'apostolo Tommaso, che fondò la prima comunità cattolica indiana, nel 50 dopo disto, e fu martirizzato In quella terra vent'anni più tardi. Il Papa gli renderà omaggio, cosi come renderà omaggio — su un altro mare, l'oceano Indiano — a Goa, al sepolcro di San Francesco Saverlo, l'evangelizzatore dell'India nel XVI secolo. Ormai il viaggio si avvia alla fine. Due giornate sono riservate al Kerala, lo Stato nell'e¬ Dronero, le parol Nuova Delhi e la visita alce -1 cattolici sono l'I,7% stremo Sud del Paese a maggiore densità cattolica, ma diviso In tre riti: latino, malabarese, e malankarcse. Con con- ' filiti che durano da decenni, da secoli, e ancora adesso trovano modo di acquistare nuovo vigore. Due santi slro-malabaresl saranno elevati all'onore degli altari in quell'occasione. Infine l'ultima tappa a Bombay e a Pune: il papa parlerà di acculturazione e di vita religiosa, nell'incontro con 1 membri dei vari ordini (in netta prevalenza gesuiti). E' rimasta esclusa dal percorso della visita Bangalore, «la città del giardini»: il suo vescovo è stato costretto ad abbandonarla In seguito a lacerazioni e conflitti nati fra il clero e i fedeli per motivi etnlco-linguistlcl. Marco Tosatti ole di un sacerdote al monumento del della popolazione Minacce al Papa «GII spareremo» NEW DELHI — Una lettera con minacce all'indirizzo del Papa — in riferimento alla sua visita In India — è pervenuta un mese fa ad un sacerdote di una chiesa cattolica di Madras. Ne dà notizia l'agenzia «Uni»,, aggiungendo che la missiva, spedita da Calcutta, recava la seguente frase:. •Attenzione, avvertite Papa Giovanni Paolo II che non entri, altrimenti gli spareremo». La notizia non trova conferma presso la polizia. hanno tracciato u