Murphy e Hussein vertice segreto accordo sullo conferenza di pace di Ennio Caretto

L'inviato di Reagan ieri ha incontrato anche il premier israeliano Peres L'inviato di Reagan ieri ha incontrato anche il premier israeliano Peres Murphy e Hussein, vertice segreto accordo sullo: conferenza éi pace? Gli Usa vogliono coinvolgere nelle trattative anche-Mosea -Svelato dal New York" un piano della Cia per rapire i terroristi Abbas e Abu Nidal - Il Presidente è contrario WASHINGTON — Gii Steri Uniti rilanciano i negoziati di pace ih Medio Oriente, per risolvere i problemi che tono alla radice del terrorismo, ma discutono un progetto per rapire gli autori degli attentati più clamorosi. Mentre il direttore degli Affari internazionali del Dipartimento di Stato, Richard Murphy, incontra segretamente in Europa il re giordano Hussein e il premier israeliano Perez, la Cia mette a punto un quadro per il sequestro degli assassini degli ostaggi americani negli ultimi anni, compresi il leader del Fronte della liberazione della Palestina Abbas, il dirottatore dell'Achille Lauro, e Abu Nidal, l'uomo considerato il mandante dei massacri di Roma e di Vienna. Il presidente Reagan ha finora rifiutato di approvare il progetto, giudicandolo illegale, ma l'avvocato del Dipartimento di Stato, Abraham Sofaer, ha asserito che in taluni casi •sarebbe giustificato, come lo fu U rapimento dell'ex criminale di guerra nazista Eichinann, nel '60, ad opera degli Israeliani». e la Cina). Stati Uniti non si illudono Che la loro iniziativa metta fine alla piaga del terrorismo internazionale: temono anzi una sua recrudescenza a mano a mano che si rafforzeranno le prospettive di pace in Medio Oriente. Ma contano di isolare in questo modo gli Stati arabi estremisti, e di ottenere un appoggio più concreto da quelli moderati e dall'Europa alla propria strategia. Nella convinzione che la battaglia contro il terrorismo sìa a lungo termine, la impostano sul terreno politico, pur non escludendo rappresaglie armate a singoli attentati. Parlando a De Mita, Shultz ha fatto capire, due giorni fa, che per il momento la superpotenza ha abbandonato il disegno di un attacco contro la Libia, e che in nessun caso compirebbe un intervento militare senza essersi prima consultata con gli alleati europei e, in particolare, con l'Italia. Il confronto, ha aggiunto Shultz, sarà globale ma si esplicherà con mezzi e su un terreno meno pericolosi. Considerazioni di questo genere — la necessità di non alienare l'opinione pubblica araba ed europea, e di non scatenare un conflitto — sono alla base del no opposto finora da Reagan al piano per rapire i terroristi. Ma il Presidente ha già messo sulla testa di alcuni leaders dei vari movimenti dell'Olp una ingente taglia: quella su .Abbas, ad esempio, è di 250 mila dollari, oltre 400 milioni di lire. Il suo non è quindi un no definitivo. Ieri il New York Times ha scritto che la Cia ioniempla «un piano di emergenza per il sequestro di vari terroristi*. L'avvocato Sofaer ha detto di non essere contrario in linea di principio a un certo tipo di rapimenti, purché avesserobuone possibilità di successo, non nuocessero «a persone innocenti» e «1 nostri commandos non corressero pericoli eccessivi». «Noi non accettiamo che degU americani vengano assassinati — ha sostenuto — e ohe gli assassini continuino a vivere come se non fosse successo nulla». Murphy è partito venerdì da Washington per londra, dove sabato ha avuto un colloquio segreto con re Hussein, e ieri si è recato all'Aia, per tenerne un altro con Perez, là impegnato nell'incontro con il premier spagnolo Gonzàlez. Sul loro esito non è trapelato nulla: ma non è escluso che Murphy prosegua per l'Egitto e per la .Siria, gli altri due Paesi, oltre a Israele e alla Giordania, che potrebbero avere un ruolo importante nei negoziati sui palestinesi. Sondaggi sono stati compiuti da Washington presso Damasco, ha indicato nelle settimane scorse il Segretario di Stato Shulte, e l'atmosfera fra le due capitali è migliorata. L'obiettivo immediato degli Stati Uniti è la convocazione di una Conferenza internazionale sul Medio Oriente, con la partecipazione di almeno queste nazioni arabe e dei membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell'Orni, compresa l'Urss (i membri permanenti sono: gli Usa, l'Urss, l'Inghilterra la Francia L'idea è stata di re Hussein, il quale ha visto nella Conferenza una garanzia internazionale per gli eventuali accordi che maturerebbero successivamente fra una delegazione mista giordano-palestinese e una israeliana. Oli Usa l'hanno accettata Quando Peres ha fatto sapere che non obietterebbe alla presenza dei sovietici, se essi riallacciassero i rapporti diplomatici con il suo Paese e permettessero la ripresa dell'emigrazione in massa degli ebrei dalla Russia. Il Cremlino ha già compiuto cauti passi in questo senso. Non solo, due settimane fa, ha proposto la propria mediazione ad Arafat per riunificare le varie fazioni dell'Olp e riavvicinarle alla Siria, in ciste dei negoziati israelo-giordani. L'ostacolo più grave alla convocazione di questi ultimi è la formazione della delegazione mista giordano-palestinese: Israele rifiuta di accettare {Inclusione in essa di esponenti delVOlp, perché, ha detto, si tratterebbe di terroristi. Oli Ennio Caretto