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Cinema / Bilancio sw successi delle festività Cinema / Bilancio sw successi delle festività E9 tempo di conformismo Le curiosità verranno poi Perché non dare pi I risultati della battaglia di Natale e Capodanno non sono stati davvero negativi per il cinema: un aumento consistente nelle presenze e forte negl'incassi, il lancio in contemporanea di grossi successi sia nelle metropoli sia in provincia, lo scoppio sempre proficuo di polemiche e malintesi (fantastico il caso dei tagli alle prodezze di Celentano). Nessuno oserebbe riprendere le' litanie delle stagioni scorse con il cinema in sala condannato a morte e il cinema a domicilio destinato a trionfare. Tuttavia, se si esaminano nel dettaglio le cifre e le reazioni del borderò, sorge qualche dubbio e soprattutto si avverte la sensazione — da parte di distribuzione ed esercizio — di avere ragionato con una mentalità vecchia, neanche il cinema avesse compiuto proprio alla fine dell'85 i novecento e non soltanto i novant'annt Insomma c'è un film come Rombo II che rastrella i più disparati gruppi di spettatori e totalizza 25 miliardi d'incassi nel territorio nazionale; c'è un vetusto disegno animato, sia pure firmato Walt Disney e piacevole come La carica dei 101, che oggi stesso tocca il mezzo milione di biglietti; ci sono titoli italiani giùnti spossati alla prima da una campagna di stampa e di pubblicità superiore alle loro possibilità. Alcuni prodotti spettacolari, tenuti nella naftalina secondo una malaccorta prudenza, avrebbero tratto profitto di tali contraddizioni occupando il posto riservato dai 'grandi giochi' a banalità colossali. In primo luogo il mercato trascura i giovanissimi. Se è vero che,, accanto a Walt Disney, non sono funzionati male nè I Goonies nè il Santa ciaus, perchè non intuire che i ragazzi avrebbero segnalato con entusiasmo almeno un altro titolo di loro pertinenza? Esce soltanto adesso, a differenza di Francia e Inghilterra, il fantasioso Explorers della Paramount, che raggruppa con garbo alcuni luoghi comuni dello spettacolo giovanile affidandoli alla consueta superba scelta nei tipi e nei volti nuovi. Explorers dimostra con faccia tosta che ognuno di noi, provando e riprovando, riuscirà a costruire la sua stazione spaziale, manderà in orbita la propria navicella magari arricchendola ironicamente di vetri e valvole recuperati da televisori in disuso, farà persino la conoscenza con certi monelli spaziali che tardano troppo nel rientrare a casa (e qui le cose si complicano poiché viaggiamo nell'ordine degli annlluce). In Explorers si coglie rapidamente da una parte la satira dei ragazzoni Imbevuti di violenza ma in sostanza vuoti e dall'altra la polemica con quanti tra gli adulti, come uno sciocco ispettore degli elicotteri della polizia, credono unicamente nell'ordine e nella gerarchia. Il regista Joe Dante, che nell'84 fu strepitoso nei Qrenilins, lancia ora un trio di minorenni che ci ritroveremo sul grande schermo non in questa sola occasione: sono Ethan Hawke dalla mentalità di esploratore, River Phoenix dalla predisposizione alla scienza e Jason Presson svelto di mani e di riflessi. Altro settore trascurato quello che, per intenderci, si chiama impegnato senza che ciò escluda l'interesse. Non dicono nulla le 60 mila presenze In poche città capozona di Ballando con uno sconosciuto di Nevell? O il pervicace mantenersi a galla del belìissi mo La messa è finita di Moretti spesso re. legato nei proseguimenti? Oppure ancora gl'indici d'ascolto del film di Akira Kurosa- PUNTO FISSO: corso regolare di acrobazia. Inf. e iscr. tel. 582.209. TEATRO STABILE TORINO: A Teatro con... Puskln, Shakespeare, Svevo, Machiavelli. Abbonamento al 4 spettacoli (Il festino In tempo di pesto, Romso e Giulietta, La rigenerazione, La Clizia) L, 36.000. Vendita abbonamenti: biglia». T.S.T., via Roma 49. Tel. 557.6246 - 544.562. TEATRO STABILE: Stagione In abbonamento 1985-86. Vendita abbonamenti c/o Biglietteria T.S.T. - Via Roma 49 - Telefonare 54.45.62 557.62.46. ù spazio ai giovani con «Explorers»? wa in tv, quando da sei mesi risulta pronto il suo fiati? Non parliamo del western, che sembrava morto e seppellito. Uscirà tra poco Silverado di Laurence Kasdan e sarà un successo. Kevin Costner, Scott Olenn, Kevin Kline e Danny Olover rappresentano i magnifici quattro di questa acrobatica sintesi dei motivi dominanti del genere: l'amicizia virile, lo sprezzo del pericolo, le difficoltà amorose, il senso della comunità, l'incombere del perìcolo dalle 'ombre rosse' ai 'maledetti rinnegati', la difesa della famiglia è della proprietà. Quando uno rischia il capestro per dare un bacio a una bella ragazza, contemporaneamente si mettono in movimento certi meccanismi reconditi dello spettatore che lo pongono Immediatamente dalla sua parte, e dalla-parte di regista e produttore. Anche da parte italiana qualche recriminazione: II camorrista con Ben Gazzara, Speriamo che sia femmina con Liv TJ1lmann, Troppo bello con Carlo Verdone. Quest'ultimo — la delusione d'un bullo di periferia che vivacchia ai margini dello spettacolo imitando alla buona il divo Stallone — sarebbe proficuamente e beffardamente entrato In concorrenza con l'autentico Rambo. Intelligente invece il comportamento della distribuzione di Rocky IV, trattenuto finché il pubblico popolare non completi lo sfruttamento dell'altro titolo di Stallone. Subito dopo, con la perfetta scelta di tempo del campione di pugilato, scenderà in campo l'ultimo Rocky per dare un ulteriore scossone al mercato. Incasso da fantascienza per un comportamento da manuale., . Fièro Veroni»-