Le donne si raccontano nel cinema

Le donne si raccontane nel cinema La rassegna a Torino per il terzo anno consecutivo (4 febbraio-6 marzo) Le donne si raccontane nel cinema TORINO — Il cinema delle donne, ovvero 11 cinema che rappresenta 11 mondo «con un filtro diverso, che parte dalla nostra sensibilità e dai nostri valori; torna a Torino per il terzo anno consecutivo. Il Gruppo comunicazione visiva (due omonimi collettivi che operano contemporaneamente a Torino e Genova) ha presentato ieri la rassegna che, realizzata In collaborazione con gli assessorati alla Cultura, a Turismo e Tempo Libero e alla Gioventù, si svolgerà al cinema Ambra' dal 4 febbraio al 6 marzo. Il ciclo comprende undici, film di 9 Paesi, nove di produzione recente e due opere «storiche*: Le donne di Rjaean girato nel 1927 dalla sovietica Olga Preobrazjeskaja, storia di oppressione patriarcale contadina in un paesino russo all'inizio della prima guerra mondiale, e Ragazze in uniforme, del 1931, autrice Leontine Sagan, la vita In un collegio femminile di Porsdam per figlie di ufficiali e lo scandalo provocato dalla dichiarazione d'amore di un'allieva per l'istltutrlce. L'Italia è rappresentata da Occhio nere occhio biondo occhio felino, produzione Raldue, regia di Muzzl Loffredo, nato prima come spettacolo teatrale (protagonista la stessa Loffredo) e poi diventato film: storia di una bambina siciliana, Maria, attraverso il rapporto di sfida con la madre, la vita, l'amore. Ma italiana e anche la protagonista de /I sonno della ra¬ gione della tedesca Ula stockl: Ida DI Benedetto è Dea, ginecologa e ricercatrice che, in seguito alle scoperte sugli effetti collaterali della pillola anticoncezionale, sta preparando una campagna contro una potente casa farmaceutica, di cui è dirigente il marito. La tensione (e 11 matrimonio) si rompe In violente fantasie omicide. Con 11 valore di cinema verità che non. rinuncia alia poetica, arriva Leila e i lupi, di Heiny Srour, la storia del popolo libanese e in particolare delle donne dagli Anni 20 in Palestina alla guerra civile in Libano, dove il film è stato girato spesso in condizioni pericolose. «Continuiamo a considerare indispensabile la divulgazione di film di donne che sarebbero penalizzati dalla distribuzione e non avrebbero la possibilità di far apprezzare l'alto livello professionale di molte registe — dicono le promotrici della rassegna — Ma è anche affascinante scoprire il tortuoso, coraggioso, originale percorso alla ricerca di un linguaggio proprio, nato dalla coscienza della propria diversità». E per comunicare con questo linguaggio 'Sfrondato dagli influssi del simbolico maschile» saranno presenti alle proiezioni e parteciperanno ad alcuni dibattiti Ida DI Benedetto, le roglste Valle Export, Muzzl Loffredo, Doris DOrrie, Marta Meszaros, ma Stock], ^ Una scena del film «Specchi frantumati» dell'olandese Spiegete

Persone citate: Doris Dorrie, Loffredo, Marta Meszaros, Olga Preobrazjeskaja, Sagan

Luoghi citati: Genova, Italia, Libano, Palestina, Torino