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Condannato a morte in Thailandia il Robin Hood dei ribelli comunisti Nel 1979 assaltò un treno per dare il bottino al partito Condannato a morte in Thailandia il Robin Hood dei ribelli comunisti NOSTRO SERVIZIO BANGKOK — SI è concluso 11 processo contro 11 militante del partito comunista thailandese Surachal Saedarn: l'uomo, accusato dell'assassinio di un poliziotto, è stato condannato a morte da un tribunale militare. Ex radiotecnico, ribelle da sempre, buon oratore, Surachal non aveva una carica ben definita nel partito, ma certo ne era uno degli esponenti più noti e popolari. Prima di entrare nel partito comunista della Thailandia (clandestino), nel 1976, aveva guidato parecchie manifestazioni di protesta contro gli abusi del potere centrale. La fama di «Robin Hood» gli derivava dall'assalto a un treno nella regione meridionale di Surat ThanI, nel 1979: un colpo che aveva fruttato al comunisti oltre un milione di bath, 60 milioni di lire. Fiero di questa Impresa, che amava rievocare con i giornalisti che andavano a trovarlo nel suo campo fortifica¬ to, Surachal aveva però sempre negato di essere responsabile della morte del poliziotto, avvenuta proprio durante l'attacco. Nell'81,11 governatore della provincia di SurtThanl lo invito a partecipare a negoziati, teoricamente destinati a porre fine agli anni di guerriglia tra forze governative e comunisti. Le trattative pro¬ cedettero correttamente, finché, un bel giorno, 1 militari arrestarono Surachal Insieme con due compagni, nonostante le garanzie d'immunità. Per tre anni, dal 1976, 11 partito comunista ebbe un esercito di oltre diecimila uomini armati, attivi soprattutto nelle province del Nord, del Nord-Est e del Sud; poi si sfasciò, vittima allo stesso tempo della sua posizione filocinese, del dissensi Interni, del rifiuto di adeguarsi alle trasformazioni della società thailandese e della nuova politica governativa. Il generale Prem Tinsulanond è passato dalla lotta armata alla seduzione: gli appelli e le promesse d'amnistia fatti dal governo hanno avuto successo, provocando defezioni di massa. Secondo le autorità, oggi soltanto poche centinaia eli Irriducibili continuano una lotta armata che ogni giorno sembra più disperata, j. b. Copyright «Times Newspapers» c per l'ilalla <<I.a Stampa»