Negoziato sulle truppe in Europa E' il 13° anno, poche le speranze

Negoziato sulle truppe in Europa E* il 13° anno, poche le speranze A Vienna, la Nato presenta nuove proposte al Patto di Varsavia Negoziato sulle truppe in Europa E* il 13° anno, poche le speranze NOSTRO SERVIZIO VIENNA — Est e Ovest sono di nuovo a confronto, a Vienna, nel negoziati tra Paesi della Nato e del Patto di Varsavia per la riduzione delle forze convenzionali In Europa centrale (Mbfr), In un'impasse ormai da tredici anni. Alla ripresa delle trattative, giunte alla 38' sessione — Ieri, nella Redoutensaal del palazzo di Hofburg, si è svolta la 414' infruttuosa seduta —, il cauto ottimismo della vigilia ha lasciato 11 posto a una prudenza che non sembra dare adito a molte speranze, almeno a breve termine. -L'accordo è possibile, ma non vicino», hanno dichiarato al termine della seduta sia l'ambasciatore belga Jan Hein L. Van De Mortel, sia il delegato sovietico Valerlan Mikhailov, riconfermando l'impressione che l'offerta presentata dagli occidentali il 5 dicembre scorso sia stata già «negativamente» superata. In quell'occasione la Nato, accanto agli impegni di tutti 1 Paesi a non accrescere 11 livello delle forze nell'area, aveva proposto che 11 ritiro Iniziale delle truppe sovietiche e americane non fosse condizionato a un preventivo accordo sui dati delle forze In campo. In attesa di una risposta del sovietici, che peraltro hanno già definito «di contenuto ambiguo- l'offerta di dicembre, gli occidentali hanno presentato Ieri un documento di 28 pagine che Indica le procedure per l'eventuale prima fase di una riduzione delle truppe. Tra queste, al momento del ritiro di 5 mila soldati americani e 11.500 sovietici dal Centro Europa, entrerà In vigore un accordo per lo scambio d'informazlonl tra 1 due blocchi, e verranno Introdotte misure speciali di controllo. Ma è proprio su queste verifiche che l'Est non è d'accordo: lo stesso ambasciatore Mikhailov ha detto a suo tempo che sono eccessivamente -gonfiate- e che «non tengono conto delle realtà esistenti-. Se lo «spirito costruttivodel vertice di Ginevra tra 1 capi delle due superpotenze non aveva fatto la sua comparsa, come tutti auspicavano, all'ultima tornata di dicembre del negoziati viennesi, ieri entrambe le parti non hanno potuto fare a meno di riandare alle recenti parole distensive del capo del Cremlino Gorbaclov, 11 quale 11 15 gennaio scorso aveva annunciato la disponibilità sovietica al controlli sulle misure di riduzione. E' ancora presto tuttavia per affermare che l'ostacolo del controlli dovrebbe essere superato, anche perché 11 documento presentato Ieri dagli occidentali prende in esame una serie di modalità di Ispezione che paiono destinate a priori ad essere rifiutate dalla controparte. Tra queste, l'allargamento delle Ispezioni a territori al di fuori dell'area Interessata, l'elevato numero dei controlli (circa trenta l'anno), la preventiva comunicazione delle manovre e del luogo In cut queste si svolgeranno — e degli eventuali stati d'allarme — oltre all'Immunità diplomatica per gli osservatori. Lo scetticismo quindi è d'obbligo, non soltanto tra 1 rappresentanti delle due superpotenze, ma anche tra gli altri partecipanti al negoziati, r. pa.

Persone citate: Hein, Mikhailov

Luoghi citati: Europa, Ginevra, Mbfr, Vienna, Vienna ? Est