Toni Negri assolto a Padova di Giuliano Marchesini
Toni Negri assolte a Padova Toni Negri assolte a Padova (Segue dalla 1* pagina) Calogero l'ha tenuto sotto accusa a Padova, andando avanti nell'accanito intento di dimostrare la fondatezza di quel suo «teorema», con il quale indicava nel movimento dell'ultrasinistra un'organizzazione terroristica che sarebbe sorta dopo la spaccatura di Potere operalo e si sarebbe nascosta dietro la facciata di Autonomia operala. Negri e 1 suoi più stretti collaboratori, secondo 11 magistrato, sarebbero stati gli •animatori» di una banda armata che avrebbe agito sotto diverse sigle. Condannato a Roma, Toni Negri è stato «ripescato» da Calogero per questo processo padovano, per via delle armi trovate In un appartamento. E con il leader sono ricomparsi altri componenti 11 gruppo di vertice. Calogero, Insomma, riportava In aula 11 «teorema». Ma, evidentemente, con la serie di assoluzioni i giudici della corte d'assise hanno In sostanza affermato che né Potere operalo né l'Autonomia sorta sulla spaccatura di quel movimento si possono considerare organizzazioni votate ad attività sov¬ versive, alia banda armata. Ci sono, dall'altra parte, le condanne inflitte a un gruppo piuttosto folto di imputati. La corte, dunque, ha ravvisato un'attività illegale nel comportamento di autonomi, probabilmente all'interno dei «collettivi politici» dai quali sarebbe eorto 11 «Fronte comunista combattente». Come dire che Potere operalo e Autonomia In sé non sono condannabili, ma certi autonomi si. L'imputazione di banda armata, in certi casi, è stata derubricata in quella di associazione soversiva. Alla lettura della sentenza, gli imputati in fila sulla scalinata dell'aula-bunker intonano r«lnternazlonale», poi vanno incontro a una fiumana di parenti e amici. Emilio Vesce dice: •Questa è la prima sentenza fuori dall'emergenza». E uno del difensori, l'avvocato Beniamino Del Mercato, commenta: «/ giudici non hanno accettato generalizzazioni, e soprattutto non hanno accettato l'impostazione di fondo di Calogero, che voleva l'Istituto di Scienze politiche cervello dell'eversione padovana». Giuliano Marchesini
Persone citate: Beniamino Del Mercato, Emilio Vesce, Negri, Toni Negri
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