Avvelenate cartoline di Napoli per la rabbia della Wertmüller di Stefano Reggiani
Avvelenate cartoline di Napoli per la rabbia della PRIME FILM: «Un complicato intrigo»..» con Angela Molina e «Dopo la prova» con Josephson e la Thulin Avvelenate cartoline di Napoli per la rabbia della UN COMPLICATO INTRIGO DI DONNE, VICOLI E DELITTI di Lina Wertmtiller con Angela Molina, Harvey Keitel, Isa Danieli, Paolo Bonacelli, Francisco i Babai, Daniel Esrolow. Fotografia di Giuseppe Lanci. Scene di Enrico Job. Produzione Italiana a colori. Drammatico. Cinema Ambrosio e Gioiello di Torino. Cinema Barberini di Roma. Una complicata voglia di autrice nel vicoli della propria Immaginazione verso i delitti del proprio sdegno, In cerca di una rabbia .che pretende nuovi mezzi espressivi. La Wertmuller ci ha abituato a una concitazione e insieme a un'effusione che le servono da schermo, 1 titoli lunghi per non scegliere subito la parola giusta (la realta è confusa come un feuilleton), 11 sarcasmo e la caricatura per nascondere la propria • natura sentimentale. I suoi titoli più noti, da Mimi a Pasqualino, sono Impiantati saldamente sul grottesco pietoso; i suol titoli meno favoriti dal successo, da Fatto di sangue a Scherzo e Sotto sotto, esibiscono una mescolanza di Storia e sentimento incontrollata »«Jfe8M?csU^ Jfen^ro film, UT Compltcato^nmgo, sta nella seconda categoria, ma con un'ambizione nuova, con un nuovo scossone agli equilibri narrativi: la denuncia sociale, l'invettiva, la bestemmia laica contro l'Imbecillità criminale del nostro tempo, in particolare contro la droga. L'intrigo comincia come un giallo, senza averne veramente voglia; si conclude con un appello corale, atteso e pregustato,. trattenuto per tutto il film, e tiene 11 resto, per dirla con Ceronettl, come una serie di cartoline dall'Italia piti terribile, dalla Napoli appestata. Anche il sottofInalo è una cartolina, ma nell'accezione più nobile, la riproduzione di un quadro, metti il quarto' stato di Pellizza da Volpedo, in cui 11 proletariato In marcia è sostituito dalle madri in corteo di rivolta contro la droga. Vengono giù compatte per le strade di Napoli, belle facce Indurite dall'Ira per 1 figli iniziati vilmente alla droga; ma l'emozione s'è come dispersa in precedenza per 1 vicoli. Può darsi che il ricatto di Napoli sia troppo forte, l'impareggiabile e talvolta insopportabile citta, intesa come capitale del mondo intossicato, piega anche gli sguardi coraggiosi-.a. un'intima e ,, nil»i,r^Wi.w,.i„,i» ii,«».fo,,ifc»>iiMM«, i MS sfuggente misura di sceneggiata. Figurarsi l'anima at¬ tptsdrlrcborcaèv tuale della Wertmuller, cosi postmodernamente fratturata, cioè spezzata per impressioni successive, per quadri del sogno. La macchina da presa lavora molto dall'alto, si mangia la città con una certa furia topografica e il primo delitto lo scopre quasi in sospensione.- Il boss camorrista Babà Rocco, mentre cerca di violentare l'ex prostituta Angela Molina, tenutaria di pensione in arretrato con gli affitti, viene ucciso a rivoltellate da un misterioso assassino che gli infila per spregio e simbolo un ago di siringa nei testi¬ coli. Possibile che la Molina In questione sia semplicemente svenuta e non abbia visto nulla? E la siringa allude proprio alla droga? Indaga 11 capitano di polizia Elvio Porta (collaboratore al dialoghi e troppo affezionato di Agatha Ohrlstle), in'dkga anche Francisco Rabal, padre dell'ucciso e sostenitore di una camorra arcaica nemica della droga, trema Harvey Keitel, amante della Molina e trafficante In ascesa, trema Paolo Bonacelli, nuovo capo della fainlglla Rocco e barri cato in casa come In un harem. Isa Danieli canta una nenia allusiva, 11 jingle di tutta la storia, 11 ballerino Daniel Ezrolow danza sulle terrazze la sua malinconia. E come se ognuno avesse diritto a un suo siparietto, anche l'assassino, che infatti esegue 11 suo monologo in nome col lettlvo. Alcune cartoline, nei panorama avvelenato, sono degne di memoria: la fuga e la caduta In Galleria di Keitel, l'indolenza di Bonacelli tra le sue donne (la vecchia vena grottesca della Wertmuller), certi abbracci della Molina. Anche in un personaggio parzialmente pretestuoso la Molina mette quell'indipendenza carnale e rancorosa, che la rende Insieme temibile e desiderabile. Stefano Reggiani Al Mli l dll d i ità itit Angela Molina nell'ultimo film della WertmUllcr: il dramma della droga in una città intossicata
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