Lancia, la vittoria più bella

Lancia, la vittoria più bella RALLYE MONTECARLO Toivonen-Cresto con la «Delta S4» hanno battuto nell'ultima notte la Peugeot «205 T 16» di Salonen Lancia, la vittoria più bella E' l'ottava nella storia della gara - Il finlandese ha ripetuto, venfanni dopo, l'impresa del padre - Il successo, tra mille difficoltà, conferma il valore della vettura, laboratorio d'avanguardia tecnologica del Gruppo Fiat • Il commento di Ghidella DAL NOSTRO INVIATO MONTECARLO — Per l'ottava volta la Lancia ha vinto 11 rally più famoso del mondo, battendo tutti 1 record. Ma mai come in questa occasione 11 successo è stato nello stesso tempo meritato e sofferto. La «Delta 84> ha superato di forza le migliori vetture dell'industria europea: la tedesca Audi (terza e quarta con Mlkkola e Rohrl), l'inglese Austin (due Metro ritirate), le francesi Peugeot (seconda con Salonen) e Citroen (finite ko). L'affermazione è maturata la scorsa notte, fra timori e tensioni, nell'entroterra del Principato, su quelle montagne, su quelle strade che costituiscono il banco di prova più severo per macchine e piloti. Ha vinto Henri Tolvonen, campione figlio d'arte (vent'annl fa si era Imposto suo padre Paull), che insieme con 11 navigatore Sergio eresio ha sconfitto 1 rivali e la sfortuna che sembrava accompagnarlo. A corsa finita, dopo aver dominato 17 prove speciali su 36 disputate, la Lancia può essere sicura: la «Delta S4> è una vettura competitiva, il successo nel Rally d'Inghilterra In novembre non è stato un colpo di fortuna o 11 «regalo» di fine stagione di avversari ormai stanchi Questa di Montecarlo si 6 rivelata una vittoria tecnica In tutti i sensi: perché tutto è stato studiato bene, perché si sono fuse insieme esperienza preparazione, ricerche d'avanguardia In campo automobilistico. I tifosi italiani — aveva detto l'altra notte lo speaker della televisione monegasca nella diretta dal Turlnl — possono arrossire di piacere: Tolvonen con la Delta S4 ha fatto segnare II miglior tempo-. Era l'Inizio, o meglio la fine, della fantastica cavalcata che aveva portato 11 finlandese ad annullare 1 tentativi di riscossa degli avversari e in particolare di Timo Salonen, campione del mondo, In quel preciso momento l'unico rivale In grado di impensierire ancora il leader del Rallye. Poi, l'affondo decisivo: sul Colle della Coulllole, Henri Tolvonen spegneva le speranze del connazionale. Par¬ tito due minuti dopo lo raggiungeva al termine della prova speciale, provando forse l'unica vera paura dell'ultima tappa. Saltando da un dosso cieco, In pieno atterraggio, 11 co-pllota gli urlava nell'interfono: .Eccolo!.. Il finlandese — lo ha raccontato dopo — si sentiva rizzare 1 capelli. Pensava ancora a quegli sconsiderati che poco prima avevano gettato contro la sua vettura sassi e palle di neve, per puro vandalismo (rivolto verso tutti 1 concorrenti senza distinzione), facendogli rischiare oltre 11 dovuto per non finire fuori strada. Invece 11 grido di Crosto era rivolto alla Peugeot di Salonen che si trovava a un centinaio di metri ormai raggiunta e battuta. .Abbiamo dovuto rischiare — ha poi raccontato 11 responsabile della squadra, Cesare Florio —. Per l'ultima notte è stata aumentata la pressione del turbo. E proprio in quella prova dove l nostri rivali sono saliti con le gomme chiodate a causa del ghiaccio, noi abbiamo avuto l'arma vincente usando l pneumatici intermedi, quel "Montecarlo" con cui anche la Pirelli ci ha messo In positrone di superiorità. Tolvonen vedeva le scintille che facevano i chiodi nelle frenate di Salonen e si rendeva conto di esser piU veloce e di poter staccare più vicino alle curve senea troppi problemi.. In precedenza la Casa italiana aveva sofferto non poco. Prima 11 forzato abbandono di Alen per un inconveniente al motore (con tutta probabilità un problema di impianto elettrico) che lo aveva rallentato sin dal primi chilometri. Poi la doccia fredda del ritiro di Blaslon, finito su un muretto quando stava per cominciare la sest'ultlma prova. Il veneto, sino a quel momento terzo ed In grado anche di attaccare Salonen per 11 secondo posto, rimaneva bloccato ad una assistenza con 11 motore muto. Quando finalmente la vettura poteva partire era già sei minuti In ritardo rispetto all'orarlo previsto. Cosi Blaslon schiacciava a fondo l'acceleratore e sbandava rovinosamente su una lastra di ghiaccio. Alla fine grande festa per tutti. A Piero Fusaro, vice direttore generale della Fiat Auto (aveva seguito la corsa nelle ultime due notti), si era aggiunto Vittorio Ghidella. L'amministratore delegato della Casa Italiana ha sintetizzato cosi commento e felicità per 11 successo: .A chi poteva pensare che la doppietta in Inghilterra fosse un fatto isolato abbiamo dato la più bella risposta. Questa è una vittoria stupenda. Ma è ancora più bella perché é stata veramente voluta. Quando Fiat o Lancia presentano una nuova vettura, bisogna convincersi che è sempre ai massimi livelli.. Cristiano Chiavegato Montecarlo. Per Crcsto e Toivoncn e il momento del trionfo dopo la vittoria nel Rallvc con la Lancia

Luoghi citati: Inghilterra, Montecarlo