La Stampa - Consultazione Archivio

M@ ai fagli di Alfom'm lo $€iopengenerale ha bloccato l'Argentina M@ ai fagli di Alfom'm lo $€iopengenerale ha bloccato l'Argentina BUENOS AIRES — Ferrovie paralizzate, ospedali funzionanti solo per le emergenze, chiusi negozi, bar cinema e ristoranti. Sospesi i voli aerei e anche i servizi di navigazione con l'Uruguay che in questa epoca estiva sono molto utilizzati. L'Argentina ieri è rimasta paralizzata dallo sciopero generale di 24 ore Indetto dalla confederazione generale del lavoro (cgt), come protesta per le misure economiche adottate dal governo. La paralisi delle attività era completa specialmente nelle aree industriali della grande Buenos Aires, a Cordoba e Santa Fe, con adesioni di diverso grado nelle altre parti del Paese. Lo sciopero — il quarto di questo genere da quando poco più di due anni fa sali al potere il presidente Raul Alfonsi» — ha provocato la paralisi dei servizi ferroviari, mentre i trasporti pubblici su strada funzionano in forma molto ridotta. Nella maggior parte dei casi gli autobus sono guidati dal proprietari. La centrale operala argentina con questa protesta chiede non soltanto un cambiamento della politica economico-sociale da parte del governo, ma anche una moratoria nel pagamento del debito estero. Allo sciopero di ieri, ha annunciato un portavoce della cgt, farà inoltre seguito un «plano di lotta'. La confederazione generale del lavoro ha dichiarato che non tornerà a negoziare con il governo sino a quando quest'ultimo non cambierà la sua politica economica, Il governo ha criticato severamente l'atteggiamento della cgt. Lo stesso presidente Raul Alfonsln in un discorso la settimana scorsa a Villa Regina (provincia di Rio Negro), nel Sud del Paese, ha avvertito che lo sciopero è contrarlo agli interessi del lavoratori ed ha esortato a rldeflnire il ruolo del sindacalismo nell'attuale congiuntura. Lo sciopero ha contato praticamente sull'appoggio di tutti i partiti dell'opposizione.