Peres ottimista con Murphy Amman s'avvicina a Israele

■PemsaWimisia con Murphy Amman s'avvicina a Israele L'inviato di Reagan ha già lasciato Londra: trattative senza Olp? ■PemsaWimisia con Murphy Amman s'avvicina a Israele LONDRA — Il primo ministro israeliano Shimon Peres ha dichiarato ieri, alla fine di una serie di Incontri con il segretario di Stato aggiunto Usa per 1 problemi del Medio Oriente Richard Murphy, che -importanti progressisono stati compiuti nei contatti indiretti tra il suo governo e re Hussein di Giordania. Peres ha poi anticipato che il monarca ascemita tenterà di portare al tavolo delle trattative, oltre all'Olp, anche la Siria. -Penso che abbia intenzione dt tentare un ultimo contatto con le due parli con cui ha dovuto dialogare. Questo dovrebbe avvenire net prossimi giorni- sono state le sue parole. Il primo ministro ha poi fatto intendere che il suo governo si attende una risposta negativa da Arafat, cui Amman ha posto un ultimatum per accettare le condizioni In virtù delle quali la Giordania Inalerebbe 1 negoziati: la rinuncia da parte dell'Olp alla violenza e l'accettazione delle risoluzioni numero 242 e 338 Onu. Passando poi a parlare più specificamente del contenuto dei colloqui con Murphy, Peres ha precisato: -Il concetto fondamentale è che le due parti lasceranno aperta la porta al negoziato, e che questo non dipenderà più dal fatto elle qualcuno dica dt si o dt no», un accenno al fatto che si stanno compiendo pressioni su Amman affinché sia disposta a proseguire le trattative anche da sola. L'inviato di Reagan, ha proseguito il primo ministro, si è reso conto che -qualsiasi cosa debba essere fatta, bisogna farla molto in fretta-. Murphy, intanto, ha già lasciato Londra. Toccando uno del punti più contrastati delle iniziative diplomatiche di questi ultimi tempi, Peres ha notato: -Non vi sono indizi che lascino pensare ad una eventuale partecipazione dell'Untone Sovietica-. Il moderato ottimismo del premier è trasparito quando ha ricordato -importanti progressi: alcune delle posizioni fondamentali delle parti si sono avvicinate. Ma le rimanenti questioni sono molto complesse: Il negoziato, secondo Peres, dovrebbe svolgersi in «assise Internazionali' e una -attiva partecipazione americana- è indispensabile. -Queste assise — ha aggiunto — non saranno autorizzate a imporre soluzioni o a mettere il veto ad accordi raggiunti tra le parti direttamente interessate-. cioè fra Israele da un lato, Giordania e palestinesi cìall' altro. . Sul ruolo dell'Olp, «oppi i Paesi che sostengono questa organizzazione dicono che non deve essere esclusa dalle trattative, ma non pretendono piti che sia l'esclusiva rappresentante del palestinesi-, -Io credo — ha sottolineato Peres — che se l palestinesi dovranno scegliere tra Arafat senza una soluzione, e una soluzione senza Arafat, accetteranno questa soluzione-.