Processo a Viola: ma si farà? di Giorgio Viglino

Processo a Viola: mm si farà? SCANDALO ROMA-DUNDEE La Corte federale oggi deve pronunciarsi sullo scottante caso Processo a Viola: mm si farà? Il presidente giallorosso, presunto corruttore dell'arbitro Vautrot, sostiene che il reato è caduto in prescrizione - La tesi ha molte probabilità di essere accolta - Sul banco degli imputati anche il figlio Riccardo, Landini e Previdi • Il meno colpevole, Bergamo, è quello che rischia di più ROMA — La corte federale della Federcalclo si riunisce questa mattina per emettere 11 proprio verdetto, Inappellabile, sul «caso Viola» o più propriamente sul «caso Dundee United». Imputato è Infatti 11 presidente della Roma nella sua qualità di dirigente federale (consigliere di Lega) ma non solo lui. La Corte ha avocato a sé 11 giudizio sugli altri tesserati coinvolti nel tentativo di corruzione dell'arbitro Vautrot: Spartaco Landini, Nardino Previdi, Riccardo Viola, la Roma come società. Inoltre su Giampaolo Oomlnato, che tesserato non è, si chiede l'inibizióne ad un possibile tesseramento futuro. Scorporato rimane 11 giudizio nel confronti dell'arbitro Paolo Bergamo, che verrà giudicato dall'organo di settore. Il deferimento attuato da De Biase si basa sulla supposta continuità del reato, che come tale risulterebbe prescritto per la legislazione sportiva. Dopo lo scandalo delle scommesse la Federcalclo aveva Infatti fissato In sei mesi dopo il termine della stagione calcistica la prescrizione del reati commessi nella stagione stessa. Questo tentativo un po' goffo di corruzione è caduto In prescrizione con 11 31 dicembre '84. De Biase ha ritenuto che esistesse una continuità di reato, in quanto Viola parlò dell'argomento con l'arbitro Bergamo nella stagione successiva. La tesi del capo della commissione Inchieste ha poche probabilità di essere accolta In assoluto, ma sicura¬ mente non ne ha per 1 coimputati che nulla hanno a che vedere con il successivo Incontro ViolaBergamo. Anche nel caso di Viola l'artifizio adottato da De Biase non sembra debba essere accolto dalla corte, che è presieduta dal professor Paolo Barile, Insigne giurista, e che non può certamente prescindere dalla normativa In atto. De Biase, fiutando una «sconfitta» personale, aveva messo avanti un attacco Influenzale, In modo da giustificare l'assenza In aula. Pressioni della presidenza stessa della Flgc sembrano averlo fatto recedere ed è probabile che questa mattina In Federcalclo ci sia pure lui. Viola ha presentato alla corte, che già l'ha esaminata, una memoria di ben 52 pagi¬ ne, contestando all'Inquisitore una scorretta conduzione dell'Inchiesta: prima contestazione fra tante 11 mancato Interrogatorio formale dello stesso presidente romanista. Viola ha riproposto paradossalmente che per analogia al proprio vengano riaperti altri casi archiviati In precedenza. Nell'attacco alle tesi di De Biase, Viola sostiene di aver pagato prima della partita 1 100 milioni richiesti, non perché fosse convinto che 11 danaro sarebbe andato a segno, ma per evitare che un rifiuto finisse per procurare danni alla Roma da parte di chi muoveva le fila di tutta la faccenda. Viola ha un appoggio alla propria tesi nella deposizione di Previdi che si autoscaglona dicendo: «Il presidente mi disse che non c'era nessun illecito da denunciare in quanto sapeva benissimo che il denaro non sarebbe finito a VautroU. Viola sostiene peraltro di non aver Inoltrato lui stesso una denuncia a De Biase perché profondamente deluso dal tentativi fatti. Cita In proposito date e testimonianze, cosi come cita circostanze molto precise per sostenere che 1 vertici federali erano al corrente di tutta l'operazione. Il riferimento sembra diretto allo stesso presidente Bordino, all'allora segretario In piena funzione Borgogno, al presidente della Lega Matarrese. Avrebbero potuto essi stessi dare 11 via alla procedura di denuncia. La prescrizione del reato segnerebbe la sconfitta di De Biase, sacrificato al fine di ndrtghmdèfrttahpsdpscfna non entrare In questi scornodissimi «particolari». Resterebbe cosi a far le spense di tutto l'Incolpevole Paolo Bergamo, che nella vicenda non ha avuto nessun ruolo attivo, ma che è «reo» di ritardata denuncia, al momento In cui è venuto a conoscenza del fatto. Il regolamento è severissimo e prevede per l'arbitro una sospensione che potrebbe arrivare fino a due anni. La Corte federale che ha voluto avocare 11 giudizio per dare uniformità allo stesso, In realtà ha Innescato una discriminazione In quanto probabilmente l'unico punito sarà anche l'unico tesserato che non ha mal avuto a che fare con la tentata corruzione, ma della stessa è stato addirittura l'esca. Giorgio Viglino Il presidente romanista Viola

Luoghi citati: Bergamo, Roma