Cuomo for president, tuona l'America

Cuomo for presidente tuona l'America La stampa d'opinione incoraggia il governatore e difende la comunità italiana Cuomo for presidente tuona l'America E alle sue spalle sta nascendo il «partito dei kennedyani» - Fortissime le chances in almeno dieci Stati importanti DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — L'America è pronta a mandare un Italiano alla Casa Bianca. Diciamo meglio: un Italo-americano della first generation, della prima generazione, nato In questa terra da genitori appena immigrati. In passato, non lo era mal stata: l'Italianità, nella politica nazionale, non ha mal rappresentato un buon biglietto da visita, Lo testimonia 11 fatto che In oltre due secoli di storia solo quattro ltalo-amerlcanl sono assurti al rango di ministro, tutti negli ultimi 25 anni, e che non uno figura nell'amministrazione Reagan. Quello italiano, va ricordato, è 11 gruppo etnico più numeroso d'America. Il merito di questo cambiamento è di Mario Cuomo, 63 anni, governatore dello Stato di New York, l'erede delle •nuove frontiere» kennedlane dopo 11 gran rifiuto di Ted di presentarsi candidato alla presidenza nell'88. Cuomo ha protestato per l'ondata di articoli contrari «a un cattolico italiano del Nord-Est», taluni apparsi sul giornali del suo stesso partito democratico: uno ha persino scritto che «sembro uscito dal romanzo 'Il padrino', ma se c'è qualcosa che può spingermi a competere per la Casa Bianca è proprio la discriminazione contro gli italiani'. La protesta, e senza dubbio ci ha giocato la sua coscienza sporca, ha indotto la maggior parte dell'America a schierarsi con gli italo-americani. Mario Cuomo, ^candidato,Informale alla presidenza, e spinto a furor di popolo a ufficializzarsi: «Certo, il bigottismo antt-itallano resta*, ha tuonato 11 New York Times. • Cuomo lo sa per esperienza personale, e può essere capito per la denuncia dell'uso che eiene fatto della parola mafia: «Afa questo bigottismo — ha aggiunto 11 giornale — è molto diminuito... l'italianità può persino essere un vantaggio in una decina di Stati importanti'. Qualcosa di simile ha scritto U Washington Post. «Ci sarà Qualcuno che pensa che la maggioranza degli italoamericani sia coinvolta nella criminalità organizzata», ha osservato. «Afa gli elettori, e crediamo molti politici, hanno un minimo di buon senso. Questa è la nazione — ha concluso 11 giornale riferendosi al Watergate — in cui il massimo scandalo politico della storia fu scoperto, tra gli altri, da un giudice di nome Slrica e un deputato di nome Rodino». Analogo giudizio ha espresso il quotidiano conservatore Washington Times: 'L'handicap di Cuomo è uno solo: è un uomo di sinistra». Nel formare quadrato Intorno a Cuomo, gli americani sono caduti addirittura nella retorica: hanno ricordato che Hollywood è 11 regno degli Italiani e di De Nlro, e di Stallone, che da 64 settimane 11 best-seller nelle librerie è l'autobiografia di Lee Iacocca, presidente dell'azienda automobilistica Chrysler, che ; gli yupples mangiano e vestono come gli Italiani alla moda di Milano o Roma. Ancora 11 New York Times ha messo In evidenza che nelle ultime elezioni ben 34 tra deputati e senatori ltalo-amerlcanl sono entrati al Congresso. .In verità — ha terminato 11 giornale — Questa potrebbe essere chiamata l'era italiana In America». Ma fino a che punto hanno ragione 1 nuovi itallanoflli? Oeraldlne Ferrare ex candidato democratico alla vlcepresldenza, ammette che le cose sono cambiate e stanno cambiando. Il discorso più serio lo ha fatto l'anziano politologo James Reston. «Con un noteuole anticipo sulle elezioni del 'SO — ci ha rammentato Re¬ ston — Kennedy sviscerò il problema della religione nella politica. Cuomo ne ha seguito l'esemplo per l'etnia: ha provocato nell'elettorato una presa di coscienza che gli gioverà aile urne». Reston non dubita che 11 governatore dello Stato di New York rivendicherà la candidatura alla Casa Bianca nelle primarie del partito democratico: .Sarà una bella lotta contro Hart». e. c. All'ospedale di Boston